Intolleraze alimentari o stress?
Gentilissimi medici,
sono un ragazzo di 24 anni che ha problemi di defecazioni incomplete, pancia gonfia e spesso infiammazioni urinarie ossia senso di mancato svuotamento ed eiaculazioni con getto lento (sono già stato dall’ urologo e fatto i dovuti accertamenti, risultati negativi). Sono stato anche dal gastroenterologo il quale mi ha consigliato gli esami delle feci per la ricerca dei parassiti (risultato negativo) e il prelievo del sangue per verificare una sospetta celiachia con esito negativo:
Alfa gliadina-anticorpi di classe IgG;
Anti-transglutaminasi anticorpi di classe IgA;
Anti-transglutaminasi anticorpi di classe IgM;
solo il valore degli Alfa gliadina-anticorpi di classe IgA non rientrava nei valori di riferimento (valore 12,1 ng/ml non compreso tra [0,0 -5,9] ). Mi sono rivolto anche da un naturopata il quale mi ha spedito una lettera con una alimentazione da seguire in base al proprio gruppo sanguigno. Mi ha spiegato che i problemi sopraelencati segnalano lo stato infiammatorio del colon e di evitare il più possibile dolci e zuccheri con farina, la frutta a pasto e latte e derivati. Mi ha consigliato di limitare il consumo di pane, pasta e zuccheri e aumentare l’apporto di proteine e verdure. I miglioramenti ci sono stati ma se diminuisco drasticamente pane e pasta perdo peso ma se continuo a introdurli anche diminuendo l’apporto ho sempre problemi di pancia gonfia e defecazioni incomplete. Ma sono totalmente escluso da una possibile celiachia? C’è da fidarsi da questi test per le intolleranze alimentari che sono in circolazione o sono una truffa? Sarà colpa dello stress o cosa? Grazie vi prego chiaritemi le idee…cordiali saluti…
sono un ragazzo di 24 anni che ha problemi di defecazioni incomplete, pancia gonfia e spesso infiammazioni urinarie ossia senso di mancato svuotamento ed eiaculazioni con getto lento (sono già stato dall’ urologo e fatto i dovuti accertamenti, risultati negativi). Sono stato anche dal gastroenterologo il quale mi ha consigliato gli esami delle feci per la ricerca dei parassiti (risultato negativo) e il prelievo del sangue per verificare una sospetta celiachia con esito negativo:
Alfa gliadina-anticorpi di classe IgG;
Anti-transglutaminasi anticorpi di classe IgA;
Anti-transglutaminasi anticorpi di classe IgM;
solo il valore degli Alfa gliadina-anticorpi di classe IgA non rientrava nei valori di riferimento (valore 12,1 ng/ml non compreso tra [0,0 -5,9] ). Mi sono rivolto anche da un naturopata il quale mi ha spedito una lettera con una alimentazione da seguire in base al proprio gruppo sanguigno. Mi ha spiegato che i problemi sopraelencati segnalano lo stato infiammatorio del colon e di evitare il più possibile dolci e zuccheri con farina, la frutta a pasto e latte e derivati. Mi ha consigliato di limitare il consumo di pane, pasta e zuccheri e aumentare l’apporto di proteine e verdure. I miglioramenti ci sono stati ma se diminuisco drasticamente pane e pasta perdo peso ma se continuo a introdurli anche diminuendo l’apporto ho sempre problemi di pancia gonfia e defecazioni incomplete. Ma sono totalmente escluso da una possibile celiachia? C’è da fidarsi da questi test per le intolleranze alimentari che sono in circolazione o sono una truffa? Sarà colpa dello stress o cosa? Grazie vi prego chiaritemi le idee…cordiali saluti…
I criteri dell'intolleranza sono ben definiti dall'eccesso di consumo di determinati alimenti.
L'esclusione di pasta e pane da automaticamente una riduzione dei sintomi, questo non vuol dire un adeguato criterio nutrizionale.
Escludere lieviti, latte e suoi derivati, pasta, pane zucchero bianco, funghi tutto luogo comune nel linguaggio dei più.
Chissa perchè l'eclusione di questi elementi sono sempre presenti nelle diete naturopatiche, siamo forse identici nutrizionalmente?
La chiave di lettura si trove sempre nell'eccesso di consumo di determnati alimenti, la parola dieta nasconde uno dei criteri più importamnte nella nutrizione, quello di variazione dell'elemento nutrizionale, mangiare la stessa cosa dopo molti giorni.
Intolleranza significa che l'organismo non ne può più di quel determinato elemento, deve riposarsi, questo porta alla saturazione quindi a risposte chiamate disturbo.
Ci sono dei supporti che aiutano e ostacolano l'assorbimento di elementi.
Molti criteri nutrizionali che un professionista conosce possono essere alla base del suo disturbo.
Si rivolga al suo emdico si faccia fare un visita dietologica, anche mutualistica, vedrà che potrà averne solo benefici, la invito ad avere accuratezza nelle precrizioni telematiche e segua il criterio dietetico.
L'esclusione di pasta e pane da automaticamente una riduzione dei sintomi, questo non vuol dire un adeguato criterio nutrizionale.
Escludere lieviti, latte e suoi derivati, pasta, pane zucchero bianco, funghi tutto luogo comune nel linguaggio dei più.
Chissa perchè l'eclusione di questi elementi sono sempre presenti nelle diete naturopatiche, siamo forse identici nutrizionalmente?
La chiave di lettura si trove sempre nell'eccesso di consumo di determnati alimenti, la parola dieta nasconde uno dei criteri più importamnte nella nutrizione, quello di variazione dell'elemento nutrizionale, mangiare la stessa cosa dopo molti giorni.
Intolleranza significa che l'organismo non ne può più di quel determinato elemento, deve riposarsi, questo porta alla saturazione quindi a risposte chiamate disturbo.
Ci sono dei supporti che aiutano e ostacolano l'assorbimento di elementi.
Molti criteri nutrizionali che un professionista conosce possono essere alla base del suo disturbo.
Si rivolga al suo emdico si faccia fare un visita dietologica, anche mutualistica, vedrà che potrà averne solo benefici, la invito ad avere accuratezza nelle precrizioni telematiche e segua il criterio dietetico.
Dr. Samorindo Peci
Endocrinologo, Immunologo, Internista
Utente
Una curiosità...la celiachia non c'entra nulla allora?
Grazie
Mi scuso per il ritardo, svolgo compito di volontariato all'estero, certe volte sono impossibilitato a rispondere.
La celiachia è una patologia ben definita, da non confondere con un intolleranza o allergia, rispettivamente per abuso di un determionato alimento o per reazione immunologica ad un determinato alimento.
Saluti
Mi scuso per il ritardo, svolgo compito di volontariato all'estero, certe volte sono impossibilitato a rispondere.
La celiachia è una patologia ben definita, da non confondere con un intolleranza o allergia, rispettivamente per abuso di un determionato alimento o per reazione immunologica ad un determinato alimento.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.2k visite dal 19/05/2009.
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