Diagnosi losanga cutanea

Buon pomeriggio Egr. Dott.

Come la maggior parte dei paziente, vi confermo la mia preoccupazione che mi lascia poco sereno.
Vi riassumo in breve la mia storia clinica.
Il 07 febbraio dopo una visita dermatologica (che mi era stata consigliata da un Cardiologo) il Dermatologo mi consiglia di andare al Pascale di Napoli
per approfondire.
Al Pascale mi viene diagnosticata un lesione melanocitica atipica scapolare sx.
dopo circa un mese mi viene eseguita l'asportazione chirurgica della lesione.
Oggi sono riuscito ad avere l'esame istologico che recita quanto segue:
Materiale inviato:
CUTE REGIONE SCAPOLARE SINISTRA
Descrizione macroscopica:
Losanga cutanea di 3 cm x 1 centrato da lesione pigmentata chiara a bordi netti di cm 1 di diametro massimo.
Diagnosi:
Proliferazione melanocitaria atipica intra-epidermica se nevo melanocitico giunzionale displastico, con associati estesi fenomeni di regressione dermica sublesionale; lesione escissa.
Non essendo io un Dottore, vorrei capire in parole "semplici" la gravità del referto istologico, e cosa mi devo aspettare, o meglio cosa dovrei fare.
Spero in un chiarimento.
Grazie anticipatamente

[#1]
Dr. Attilio Leotta Anatomopatologo, Oncologo 354 15
se non sono presenti altre lesioni pigmentate sospette, se il numero dei nevi presenti non è eccessivo, se l'anamnesi personale e familiare non mostra storia di melanomi,ulteriori trattamenti non sono necessari.
Qualora fosse presente una storia precedente di melanoma è opportuno che il paziente venga seguito.
I nevi displastici non dovrebbero essere considerati come precursori ad alto rischio di melanoma ma piuttosto come marcatori che permettono di identificare individui con un aumentato rischio di melanoma

Dr. ATTILIO LEOTTA

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dott. Leotta, è sempre rasserenante avere diagnosi positiva, ma devo aggiungere che ieri sono stato chiamato dal Pascale di Napoli dove mi hanno prenotato per un ampliamento, la motivazione è stata che dall'istologico viene riportato " con associati estesi fenomeni di regressione dermica sublesionale" premetto che non mi è chiaro tale passaggio dell'esame istologico, vorrei nel limite del possibile capire, e soprattutto è necessario l'ampliamento o è un eccesso di prudenza. Da premettere che in famiglia non ci sono mai stati casi di melanoma, ma mia mamma è finita con questo male al seno e mio fratello è stato esciso un testicolo.
Grazie anticipatamente per il Vs. interessamento.
[#3]
Dr. Attilio Leotta Anatomopatologo, Oncologo 354 15
l'allargamento chirurgico viene effettuato a scopo precauzionale trattandosi di un nevo displastico cosi da essere sicuri che i margini di escissione siano adeguatamente indenni.
Per regressione si intende un processo infiammatorio,di probabile natura immunologica, che conduce ad una spontanea involuzione dei nevi ma anche del melanoma.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottore, posso ritenere che il tutto è dovuto più al "protocollo" che al problema, o meglio, posso pensare che il tutto è stato preso nei tempi giusti e che dopo l'allargamento essendo un paziente a rischio melanoma devo effettuare visite periodiche di controllo o devo preoccuparmi che la cosa possa essere grave?
Grazie
[#5]
Dr. Attilio Leotta Anatomopatologo, Oncologo 354 15
L'escissione allargata dev'essere fatta per i motivi che prima le ho detto e poi sottoporsi a periodici controlli secondo le modalità che le consiglierà il suo Dermatologo e,soprattutto, con tranquillità.
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