Eiaculazione anorgasmica post-cistoscopia: possibili cause e soluzioni?
Buongiorno dottori, sono un ragazzo di 26 anni, due anni fa mi è stata fatta una cistoscopia transuretrale, purtroppo da quel momento quando eiaculo non sento più piacere, spero che qualcuno di voi possa aiutarmi a risolvere questo problema.
Gentile lettore,
la perdita del piacere all'eiaculazione dopo una cistoscopia transuretrale è una complicanza non comune anche se, in rari casi, è stata segnalata.
La procedura prevede infatti l'inserimento di un endoscopio attraverso l'uretra, che può potenzialmente irritare o danneggiare i nervi o le ghiandole che contribuiscono alla sensazione di piacere durante l'eiaculazione, come le ghiandole di Cowper o i recettori nervosi della prostata o dell'uretra.
Le cause specifiche possono variare ed essere riconducibili, oltre che al danno diretto a livello dei recettori nervosi, anche ad una possibile infiammazione legata alla procedura.
Detto questo poi mai dimenticare le possibili problematiche psicologiche sempre secondarie all'esperienza, a volte traumatica, di una indagine endoscopica che interessa i propri genitali.
È ora importante consultare un esperto andrologo per una valutazione clinica completa e mirata.
Una diagnosi precisa è fondamentale per stabilire poi la terapia più appropriata.
Un cordiale saluto.
la perdita del piacere all'eiaculazione dopo una cistoscopia transuretrale è una complicanza non comune anche se, in rari casi, è stata segnalata.
La procedura prevede infatti l'inserimento di un endoscopio attraverso l'uretra, che può potenzialmente irritare o danneggiare i nervi o le ghiandole che contribuiscono alla sensazione di piacere durante l'eiaculazione, come le ghiandole di Cowper o i recettori nervosi della prostata o dell'uretra.
Le cause specifiche possono variare ed essere riconducibili, oltre che al danno diretto a livello dei recettori nervosi, anche ad una possibile infiammazione legata alla procedura.
Detto questo poi mai dimenticare le possibili problematiche psicologiche sempre secondarie all'esperienza, a volte traumatica, di una indagine endoscopica che interessa i propri genitali.
È ora importante consultare un esperto andrologo per una valutazione clinica completa e mirata.
Una diagnosi precisa è fondamentale per stabilire poi la terapia più appropriata.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 261 visite dal 15/10/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Altri consulti in andrologia
- Alfuzosina e PSA: posso fare l'esame?
- masturbazione interrotta: effetti sulla prostata e psa?
- Miczione frequente e disfunzione erettile: cause e soluzioni?
- Calo libido e difficoltà erettili: cause e soluzioni con analisi perfette?
- Ipersensibilità post-circoncisione: cosa fare?
- Scosse al basso ventre, testicolo e gamba: cosa fare?