Difficoltà da ansia di prestazione

Gentilissimi medici chiedo gentilmente un vostro consulto e per avere una risposta esauriente vi ilustro brevemente la mia "storia clinica": sposato,ho due figli, operato ad un varicocele,fin da ragazzo ho sempre avuto qualche difficoltà a mantenere l'erezione,mentre non ne ho quasi mai avute ad ottenerle.Non vi nascondo che ho quella che in gergo medico viene definita dismorfofobia peniena,ossia non sono particolarmente orgoglioso delle mie dimensioni che so però rientrare in un range di normalità(circa 14 cm in erezione),tuttavia questo con la mia compagna non ha mai rappresentato un problema,però lo è stato ogni qualvolta mi è capitato un rapporto extra coniugale.Ultimamente mi sono rivolto ad un andrologo per segnalare la mia difficoltà a tenere l'erezione,se non per pochi secondi(capita infatti che,nel momento in cui vado a cambiare posizione nel rapporto,se passa un po di tempo la perdo,e poi la riacquisto se stimolato oralmente)e lo specialista mi ha prescritto levitra .Devo dire che col farmaco l'erezione tiene per lungo tempo,anche con dosi minime(bastano 5 mg)però il mio problema è un altro;In questo periodo ho una relazione con una ragazza,ebbene con lei ho assunto una compressa di Levitra da 20 mg,però non sono riuscito lo stesso ad avere un rapporto,l'erezione l'ho avuta,ma svaniva subito.Quello che volevo chiedere è se esiste qualche farmaco in grado di farmi rilassare mentalmente(tipo uprima,che se non sbaglio non è più in commercio),o/e se c'è un altro modo per superare questa mia difficoltà.Sinceramente vorrei evitare il consulto psicosessuologico,considerato che con mia moglie non mi si presenta questo tipo di difficoltà(anche se so a priori che tale disagio è provocato in parte dalla scarsa considerazione che ho delle dimensioni del mio pene),ringrazio anticipatamente tutti i medici che vorranno fornirmi i loro preziosi consulti
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
la dismorfofobia è di per sè imperativa per psicoterapia, ma spesso le persone che ne sono affette sono resistenti ad andare come lei. Detto questo chiarisca innanzitutto col suo andrologo se il problema è di origine psicogena od aroganica, non ce lo ha detto. Poi valuti lei, non sempre i farmaci come quello da lei assunti sono continuamente efficaci quando c' è di mezzo la testa.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dott. Cavallini,innanzitutto la ringrazio per la gentile e celere risposta.L'andrologo a cui mi sono rivolto mi ha detto di provare con il Levitra,di far sapere come andava e poi mi ha prescritto vari esami ormonali(testosterone ecc.),dicendomi che eventuamente mi avrebbe fatto fare un ecocolor doppler penieno dinamico,io però non ho fatto nessuno di questi esami e non ci sono più andato perchè, ad essere sincero, quello che mi interessava maggiormente era superare le difficoltà con la ragazza che ho conosciuto.Non voglio automedicalizzarmi,però credo di non avere niente a livello fisico,ed avendo una partner fissa ho sempre convissuto tranquillamente con la mia "poca capacità" di tenere l'erezione per lunghi tempi.Il problema che mi premerebbe risolvere è con "l'altra",lo so che forse la mia richiesta non è tanto lecita,ma potrebbe/ste aiutarmi?C'è attualmente un farmaco tipo Uprima che aiuta a rilassarsi in situazioni del genere?(non vi chiedo il nome del farmaco,ma solo se esiste)
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
detta fuori dai denti, la sua è una scelta sbagliata.
Di qua non faccio diagnosi nè terapia, che hanno margine di errore del 40%, per la quale sono penalmente perseguibile per negligenza a termini di legge. Nè tantomeno comunico possibilità terapeutiche che lei potrebbe capire dritto per rovescio. La informo che il deficit erettile è causato da fenomeni psicologici, metabolici, ormonali, circolatori a volte sovrapposti. Pertanto non mi è possibile darle indicazioni di alcun tipo tranne quella di tornare dal collega.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto,e capisco che lei,così come altri medici, non potete effettuare diagnosi a distanza,non ho capito,in verità, a cosa alludeva riguardo la scelta sbagliata.................
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Quella di non tormare da collega.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
grazie ancora dott Cavallini,,detto in tutta franchezza non sono ritornato dall'andrologo perchè non ha una parcella facilmente accessibile,non a me almeno,però ascolterò il suo consiglio e mi recherò da lui il prima possibile,sperando che non mi "rateizzi" troppo le visite e la cura.La ringrazio nuovamente,saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Allora, ne parli col suo medico di base e si faccia prescrivere esami richiesti attraverso il sisema sanitario nazionale, mi raccomando esegua ecocolordoppler dinamico (con puntura) del pene, poi con tutto l' armamentario o si prenota visita da chi l' ha già visitata oppure va al servizio pubblico.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
mi complimento con questo sito e con tutto lo staff di medicitalia per l'ottimo servizio che rendeagli utenti a titolo gratuito,ma in modo particolare voglio complimentarmi con lei Dott.Cavallini,dai suoi consulti traspaiono una professionalità ed un senso di umanità non comuni.........peccato che siamo cosi distanti...saluti!!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
La ringrazio dei complimenti e faccia sapere come vanno le cose se vuole.
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