Ho già subito a diciotto anni anestesia generale per appendicite senza alcun problema ma allora
Cari dottori devo fare una laparoscopia per rimuovere una cisti ovarica fluida . Ho paura folle di sottopormi ad anestesia generale . So che è possibile morire per complicazioni. Aiutatemi, ditemi qualcosa . Ho sentito parlare di depressione respiratoria come conseguenza all'anestetico ed ho paura folle. Ho già subito a diciotto anni anestesia generale per appendicite senza alcun problema ma allora ero più incosciente. Ora , a trent'anni, ho tanta paura e sono nel panico totale. Aspetto risposte e grazie
[#1]
Gentile Utente,
se è già stata sottoposta ad anestesia generale senza complicanze è quasi certo che non avrà complicanze nemmeno stavolta.
Per quanto riguarda la miorisoluzione che qualcuno Le ha descritto come depressione respiratoria, non si tratta di una conseguenza bensì di un effetto voluto, controllato e necessario allo svolgimento dell'intervento. Anche quando è stata operata per l'appendicite, durante l'intervento è stato l'anestesista a farla respirare, e a controllare tutti i suoi parameteri vitali.
A volte conoscere i dettagli tecnici di procedure mediche fa aumentare l'ansia, è il prezzo che si paga per il consenso informato.
Chieda un colloquio con l'anestesista per tranquillizzarsi.
La fiducia nel rapporto medico - paziente è la "conditio sine qua non" per la riuscita di qualunque percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Dr. G.L. Natali
se è già stata sottoposta ad anestesia generale senza complicanze è quasi certo che non avrà complicanze nemmeno stavolta.
Per quanto riguarda la miorisoluzione che qualcuno Le ha descritto come depressione respiratoria, non si tratta di una conseguenza bensì di un effetto voluto, controllato e necessario allo svolgimento dell'intervento. Anche quando è stata operata per l'appendicite, durante l'intervento è stato l'anestesista a farla respirare, e a controllare tutti i suoi parameteri vitali.
A volte conoscere i dettagli tecnici di procedure mediche fa aumentare l'ansia, è il prezzo che si paga per il consenso informato.
Chieda un colloquio con l'anestesista per tranquillizzarsi.
La fiducia nel rapporto medico - paziente è la "conditio sine qua non" per la riuscita di qualunque percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Dr. G.L. Natali
Dr. G.L. Natali
[#2]
Gentile utente,
i rischi operatori che paventa alla Sua età sono statisticamente
inferiori a quelli che si corrono.... nell'attraversamento di una strada sulle strisce pedonali.
Ma anche non tenendo conto dell'età, che se è avanzata (NON LA SUA !) ovviamente è un fattore di rischio , l'evento tanto temuto è pur sempre rarissimo.
Tre decessi negli Ospedali Siciliani nel mese di settembre 2005 in seguito a interventi chirurgici di chirurgia minore hanno gettato nel panico l'opinione pubblica ingigantendo a dismisura il rischio reale.
Tragica fatalità o si tratta di eventi che rivelano un rischio maggiore delle stime diffuse finora ? La risposta , per quanto possa sembrare strano, è più difficile di quanto si possa pensare.
Ma semplicemente perché in Italia studi in tal merito ne esistono pochi.
Esistono però dati internazionali pubblicati dal British Journal of Anaestethesia raccolti dall’Università di Nottingham in Inghilterra.Ne emerge un quadro poco chiaro perché discordante da Paese a Paese in cui l’indagine è stata condotta.Per quanto riguarda i dati di mortalità in Francia i decessi attribuibili alla anestesia sono di uno ogni 8.000 interventi, in Olanda addirittura uno ogni 124.000 interventi.Ancora diversi sono i dati della mortalità emersi da un colossale studio giapponese che ha indagato su due milioni e mezzo di interventi con una mortalità di uno ogni 48.000 interventi.
Ripeto alla Sua età il tasso di mortalità, a seguito di un intervento di chirurgia minore, è da considerare ancora molto inferiore ai dati che Le ho trascritto.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
i rischi operatori che paventa alla Sua età sono statisticamente
inferiori a quelli che si corrono.... nell'attraversamento di una strada sulle strisce pedonali.
Ma anche non tenendo conto dell'età, che se è avanzata (NON LA SUA !) ovviamente è un fattore di rischio , l'evento tanto temuto è pur sempre rarissimo.
Tre decessi negli Ospedali Siciliani nel mese di settembre 2005 in seguito a interventi chirurgici di chirurgia minore hanno gettato nel panico l'opinione pubblica ingigantendo a dismisura il rischio reale.
Tragica fatalità o si tratta di eventi che rivelano un rischio maggiore delle stime diffuse finora ? La risposta , per quanto possa sembrare strano, è più difficile di quanto si possa pensare.
Ma semplicemente perché in Italia studi in tal merito ne esistono pochi.
Esistono però dati internazionali pubblicati dal British Journal of Anaestethesia raccolti dall’Università di Nottingham in Inghilterra.Ne emerge un quadro poco chiaro perché discordante da Paese a Paese in cui l’indagine è stata condotta.Per quanto riguarda i dati di mortalità in Francia i decessi attribuibili alla anestesia sono di uno ogni 8.000 interventi, in Olanda addirittura uno ogni 124.000 interventi.Ancora diversi sono i dati della mortalità emersi da un colossale studio giapponese che ha indagato su due milioni e mezzo di interventi con una mortalità di uno ogni 48.000 interventi.
Ripeto alla Sua età il tasso di mortalità, a seguito di un intervento di chirurgia minore, è da considerare ancora molto inferiore ai dati che Le ho trascritto.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Gentile Signora,
la quantificazione del rischio anestesiologico necessita di un esame fisico e della valutazione di alcuni esami preoperatori; per questo motivo ritengo sia corretto rinviarLa al medico anestesista che si occuperà del Suo caso. Tuttavia posso rassicurarLa anticipandoLe che, se le Sue condizioni generali sono buone, il rischio perioperatorio è sicuramente basso (provi a pensare all'incredibile numero d'interventi che quotidianamente vengono effettuati in tutti gli ospedali d'Italia, ed al fortuanatamente esiguo numero di complicanze mortali di cui viene notizia dai media, nonostante la costante ricerca da parte di questi ultimi, di episodi di presunta malasanità). Cerchi quindi di vivere serenamente l'esperienza...
Cordialmente
Domenico Minniti
la quantificazione del rischio anestesiologico necessita di un esame fisico e della valutazione di alcuni esami preoperatori; per questo motivo ritengo sia corretto rinviarLa al medico anestesista che si occuperà del Suo caso. Tuttavia posso rassicurarLa anticipandoLe che, se le Sue condizioni generali sono buone, il rischio perioperatorio è sicuramente basso (provi a pensare all'incredibile numero d'interventi che quotidianamente vengono effettuati in tutti gli ospedali d'Italia, ed al fortuanatamente esiguo numero di complicanze mortali di cui viene notizia dai media, nonostante la costante ricerca da parte di questi ultimi, di episodi di presunta malasanità). Cerchi quindi di vivere serenamente l'esperienza...
Cordialmente
Domenico Minniti
Dr. Domenico Minniti
U.O. Anestesia e terapia antalgica
Azienda Ospedaliera
Reggio Calabria
[#4]
Gentile Signora, vedo che i colleghi sono stati piuttosto esaustivi nelle risposte. Pertanto le posso solo ricordare che sotto anestesia generale il Pz, è monitorizzato con molta attenzione sia attraverso gli apparecchi di anestesia (dei veri computers,) sia dal personale medico e infermieristico, che vegliano costantemente su di esso...
le voglio inoltre indicare un link www.anestesiaonline.tk sul quale troverà molte informazioni utili a dirimere i suoi dubbi...
In bocca al lupo
e stia serena...
cordialmente
Michele Maletta
le voglio inoltre indicare un link www.anestesiaonline.tk sul quale troverà molte informazioni utili a dirimere i suoi dubbi...
In bocca al lupo
e stia serena...
cordialmente
Michele Maletta
dr. Michele Maletta
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.1k visite dal 19/11/2007.
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