Ipertrofia setto interventricolare e parziale ostruzione coronaria

Mio marito, 55 anni, non fumatore, in giugno 2020 ha iniziato con questi sintomi: affaticamento (mancanza di fiato), forte stretta (non dolore) al petto e alla gola, giramento di testa con annebbiamento della vista in occasione di camminata veloce, soprattutto se con zaino in spalla o quando sale le scale.
Fatto molte visite ed esami e riscontrato Coronaria sinistra: tronco comune regolarmente canalizzato.
Arteria discendente anteriore di buon calibro, interessata al tratto prossimale-medio da patologia mista fibrocalcifica a morfologia irregolare, determinante riduzione di calibro del lume del 60-65%.
Era programmata una coronarografia poi sospesa in quanto subito dopo è stata diagnosticata anche una cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (ereditaria) con ipertrofia del setto interventricolare (SIV 21-23 mm).
Gli holter dinamici 24 h davano varie irregolarità tra cui: episodi di sottoslivellamento significativo durante tachicardia da sforzo, episodi di significato ischemico e blocco atrio-ventricolare nelle ore notturne.
Effettuate RMN cardiaca e ECOCOLORD da sforzo che confermavano l’ostruzione del setto mediale, ostruzione che aumenta sotto sforzo.

Precedentemente eseguita RX Cervicale: Discopatia C3-C4 e C5-C6 e spondilo-unco-artrosi diffusa.

Ora in cura presso ambulatorio cardiomiopatie.
Farmaci assunti: Metoprololo 100mg, Cardioaspirin, Torvast 40mg, Ritmodan 100mg e Seacor 1000.
I sintomi persistono anche se le dislipidemie sono diminuite di intensità e di frequenza dopo aver iniziato il Ritmodan 100.
I sintomi inerenti il petto e la gola e la mancanza di fiato aumentano significativamente in presenza di stress lavorativo oltre che in occasione di camminate veloci e scale.

Eseguiti Spirometria e Test cardiopolmonare da sforzo mediante cyclette con ottimi risultati.
Il cardiologo tende a concentrarsi su questi risultati sottovalutando i sintomi che persistono in occasione di camminata veloce e quando sale le scale oltre che sotto stress da lavoro.
Temo che il Test CP da sfz non sia così attendibile in quanto la cyclette e in generale l’andare in bicicletta, non gli dànno alcun problema cosa che invece accade con camminate/scale.
Vi chiedo se i sintomi indicati sono compatibili esclusivamente con il quadro morfologico e clinico sopra esposto oppure può esserci altro di non cardiologico che sta sfuggendo ai controlli?
Se servono, posso mandare privatamente via email i referti utili.
Grazie per un Vs.
parere,
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
In realta' e' vero che la placca sulla discendente anteriore evidenziata alla TC sarebbe inferiore al 75% e pertanto non ancora da "aggredire" con angioplastica, ma e' altresi vero che avendo una ipertrofia cosi importante i sintomi riferiti sono da considerarsi anginosi.

La terapia a mio avviso andrebbe potenziata, sia nell'aumento del dosaggio del beta bloccante, ed eventualmente aggiungendo Ivabradina e/o ranolazina.
Se questo dovesse eòliminare l'angina bene, altrimenti una coronarografia sarebbe indicata.

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dottore, La ringrazio molto per la risposta.
I dosaggi che attualmente mio marito assume, per precisione, sono:
LOPRESOR 100mg   cmp 8:00 + cmp  20:00
RITMODAN 100mg  1 cmp 8:00 + 1 cmp 15:00
CARDIOASPIRIN 1 cmp 13:00
SEACOR 1000mg 1 cmp 13:00
Quali di questi secondo Lei potrebbero essere aumentati? Se permette Le chiedo una precisazione che lascia perplesso lo specialista che lo sta seguendo e che di conseguenza tende forse a sottovalutare i suoi sintomi.
Come mai il test cardiopolmonare da sforzo fatto su cyclette è risultato perfetto mentre se cammina a passo normale e se sale le scale ha questi sintomi anginosi?
In effetti andare in bicicletta non gli crea alcun problema a meno che non si metta a parlare mentre sta pedalando.
Altra situazione particolare: se sta guidando l’auto e si mette a parlare al telefono con vivavoce gli gira subito la testa e gli si stringe il petto .ovviamente non l'ha più fatto. Oltre alla questione dell'occlusione coronarica, da trattare eventualmente con angioplastica, Lei valuterebbe anche il trattamento chirurgico dell'ipertrofia del setto interventricolare? Lo specialista gli ha parlato di un'eventuale alcolizzazione, Lei crede sia un trattamento efficace a lungo termine e opportuno in questo caso? Oppure, una volta fatta l'angioplastica per l'occlusione si potrebbe tenere sotto controllo l'ipertrofia solo con i farmaci? Secondo Lei è uno scenario possibile?
Grazie ancora per un suo parere,
Saluti,
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
nel primo suo quesito lei aveva scritto metoprololo 100 mg mentre ora scrive 100 mg due volte al giorno , quindi una dose buona ma eventualmente innalzabile se la,pressione e la frequenza lo consentissero.
l aggiunta all attuale dosaggio di ivabradina potrebbe essere preziosa nel ridurre l angina e quindi il rischio di infarto così come le ho detto l,aggiunta di ranolazina potrebbe essere un aiuto notevole.

la alcolizzaziine del setto interventeicolare potrebbe dare vantaggi ma la riserverei nel caso di fallimento del trattamento farmacologico potenziato con imfarmaci che le ho indicato

arrivederci
[#4]
Utente
Utente
Buonasera Dottore, La ringrazio ancora e mi scuso nuovamente... Purtroppo nella mail precedente per un errore di digitazione non è stata riportata la parola "mezza" per la compressa del Lopresor e non era stato riportato il TORVAST (in aggiunta ai farmaci già indicati).
Quindi, recapitolando:

LOPRESOR 100 mg mezza cmp 8:00 + mezza cmp h.20:00
RITMODAN 100 mg  1 cmp 8:00 + 1 cmp 15:00
CARDIOASPIRIN 1 cmp 13:00
SEACOR 1000 mg 1 cmp 13:00
TORVAST 40 mg: mezza cmp ore 21

Al di là del mio errore della mail precedente sui dosaggi mi sembra comunque di aver capito che, se necessario, questi potrebbero anche essere un po' aumentati...
Grazie per l'indicazione dell' ivabradina e ranolazina di cui parleremo al cardiologo.
Lui sostiene che se si eseguisse prima l'angioplastica, successivamente nn sarebbe più possibile un'eventuale alcolizzazione, quindi le due cose andrebbero fatte insieme (forse perché una volta messo lo stent sarebbe difficile/rischioso intervenire sul setto?) Questo passaggio però non l'abbiamo capito molto bene e sicuramente chiederemo chiarimenti...Lei cosa ne pensa?
Ancora grazie molte e mi scusi,
Saluti
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Prima di parlare di stent e d alcolizzaziine potenzierei la,terapia medica

arrivederci
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