Stenosi aortica sottovalvolare lieve
Salve,
qualche anno fa ho fatto un controllo ecocardiografico per cominciare a fare attività agonistica e mi è stato trovato il ventricolo sinistro leggermente ipertrofico con la possibilità che avessi una Cardiomiopatia Ipertrofica. Al che ho fatto molti esami per avere la certezza tra cui risonanza magnetica ed eco transesofageo. Questi ultimi 2 esami hanno rilevato, a differenza della prima diagnosi, uno "sperone" (definito così dal cardiologo) sottovalvolare con un gradiente di circa 30mmHg. Mi ha subito tranquillizzato dicendo che è molto lontano dalla valvola, non c'è pericolo che subisca traumi e che quindi l'ipertrofia era dovuta a questo sperone ed in parte agli allenamenti preparatori all'attività agonistica. Qualche mese fa ho fatto il controllo periodico per tenere sotto controllo il tutto e la situazione era sempre la stessa, anzi, l'ipertrofia era diminuita poichè avevo smesso con gli allenamenti estenuanti. Il cardiologo mi ha consigliato tra l'altro di fare una scelta: o prendere un farmaco beta-bloccante per far rilassare il cuore o di fare l'intervento in caso volessi fare l'attività agonistica e dare un taglio a tutto. Naturalmente mi sono preso del tempo per decidere e nel frattempo mi ha somministrato Cardicor da 2,5 mg (1 al giorno). Mi aveva anche parlato del fatto che questi tipi di interventi tra un pò verranno fatti con i cateteri. Quindi volevo gentilmente sapere se per questo tipo di patologia ci sia un intervento non invasivo, anche perchè la valvola non ha subito traumi, un intervento non invasivo che possa modellare questo "sperone". Nel caso si potesse fare solo in modo invasivo vorrei delle delucidazioni sul tipo di intervento.
Grazie anticipatamente per la lettura e le eventuali risposte.
qualche anno fa ho fatto un controllo ecocardiografico per cominciare a fare attività agonistica e mi è stato trovato il ventricolo sinistro leggermente ipertrofico con la possibilità che avessi una Cardiomiopatia Ipertrofica. Al che ho fatto molti esami per avere la certezza tra cui risonanza magnetica ed eco transesofageo. Questi ultimi 2 esami hanno rilevato, a differenza della prima diagnosi, uno "sperone" (definito così dal cardiologo) sottovalvolare con un gradiente di circa 30mmHg. Mi ha subito tranquillizzato dicendo che è molto lontano dalla valvola, non c'è pericolo che subisca traumi e che quindi l'ipertrofia era dovuta a questo sperone ed in parte agli allenamenti preparatori all'attività agonistica. Qualche mese fa ho fatto il controllo periodico per tenere sotto controllo il tutto e la situazione era sempre la stessa, anzi, l'ipertrofia era diminuita poichè avevo smesso con gli allenamenti estenuanti. Il cardiologo mi ha consigliato tra l'altro di fare una scelta: o prendere un farmaco beta-bloccante per far rilassare il cuore o di fare l'intervento in caso volessi fare l'attività agonistica e dare un taglio a tutto. Naturalmente mi sono preso del tempo per decidere e nel frattempo mi ha somministrato Cardicor da 2,5 mg (1 al giorno). Mi aveva anche parlato del fatto che questi tipi di interventi tra un pò verranno fatti con i cateteri. Quindi volevo gentilmente sapere se per questo tipo di patologia ci sia un intervento non invasivo, anche perchè la valvola non ha subito traumi, un intervento non invasivo che possa modellare questo "sperone". Nel caso si potesse fare solo in modo invasivo vorrei delle delucidazioni sul tipo di intervento.
Grazie anticipatamente per la lettura e le eventuali risposte.
[#1]
Guardi il problema è vedere se lei sia affetto da una mio cardiopatia ipertrofica ostruttiva oppure la sua ipertrofia derivi in parte dall eccessivo allenamento.
Il rischio della mio cardiopatia ostruttiva non è tanto e non solo la sincope da sforzo, quanto le aritmie, rischio che non verrebbe ridotto da un eventuale intervento di alesaggio del cono di efflusso Dell aorta.
L impiego dei beta bloccanti è assolutamente raccomandabile, ed a dosaggio pieno così come l esenzione dallo sport.
Cordialmente
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Il rischio della mio cardiopatia ostruttiva non è tanto e non solo la sincope da sforzo, quanto le aritmie, rischio che non verrebbe ridotto da un eventuale intervento di alesaggio del cono di efflusso Dell aorta.
L impiego dei beta bloccanti è assolutamente raccomandabile, ed a dosaggio pieno così come l esenzione dallo sport.
Cordialmente
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
Ma la diagnosi finale esclude totalmente la miocardiopatia ipertrofica ostruttiva poichè quest'ipertrofia è dovuta sia dalla stenosi che dagli eccessivi allenamenti. Aggiungo che l'ipertrofia si è notevolmente ridotta quando il cardiologo mi ha fatto star a riposo 3 mesi per un'ulteriore conferma del fatto che non si tratta di miocardiopatia ipertrofica. Mi chiedevo quale sarebbe il tipo di intervento da effettuare per correggere la stenosi sottovalvolare aortica ed effettuare la resezione di questa membrana che genera il lieve gradiente.
[#3]
distinguiamo due cose:
1- la stenosi sottovalvolare aortica (o stenosi aortica discreta) che NON e' muscolare, da quella muscolare sottovalvoilare. La diagnosi differenziale tra una miocardiopatia ipertrofica con componente ostruttiva ed una "semplice" ipertrofia da sovrallenamento puo' non essere facile e spesso e' necessaria una biopsia endomiocardica.
Tale diagnosi risulta fondamentale pero' ai fini della sicurezza del paziente.
Ovviamente sto parlando di un caso che non conosco e del quale non conosco neppure i valori dello spessore del setto, ma e' estremamente importante distinguere le diverse forme.
Arrivederci
cecchini
www.cecchinicuore.org
1- la stenosi sottovalvolare aortica (o stenosi aortica discreta) che NON e' muscolare, da quella muscolare sottovalvoilare. La diagnosi differenziale tra una miocardiopatia ipertrofica con componente ostruttiva ed una "semplice" ipertrofia da sovrallenamento puo' non essere facile e spesso e' necessaria una biopsia endomiocardica.
Tale diagnosi risulta fondamentale pero' ai fini della sicurezza del paziente.
Ovviamente sto parlando di un caso che non conosco e del quale non conosco neppure i valori dello spessore del setto, ma e' estremamente importante distinguere le diverse forme.
Arrivederci
cecchini
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 06/05/2012.
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