La cura farmacologica non è possibile visto che il paziente è molto sensibile ai farmaci
Buongiorno, sono a chiedere il presente consulto visto la situazione di mio padre ormai perdurante e sembra senza rimedio.
da già 5 anni mio padre soffre di fibrillazione atriale, curata in un primo momento solo con la cardioversione, eseguita direttamente in pronto soccorso ( careggi , Firenze) alla 5° manovra effettuata abbiamo deciso di rivolgerci a un noto professore di Milano che ci ha consigliato l'ablazione.
Così nel 2008 abbiamo effettuato questo nuovo intervento presso l'ospedale di Milano. Dopo nemmeno 5 mesi lo abbiamo dovuto rifare ( nel frattempo sono stati effettuate altre cardioversioni). A novembre del 2009 si è resa necessaria un ulteriore ablazione visto che la situazione non rimaneva stabile.
Ma anche questo intervento è andato male, visto che a maggio abbiamo dovuto effettuare una quarta Ablazione.
Oggi 21 giugno mio padre è nuovamente in fibrillazione atriale (sicuramente meno forte delle precedenti) i medici consigliano nuova Cardioversione...
cosa ne pensate??
non c'è un altra strada??
la cura farmacologica non è possibile visto che il paziente è molto sensibile ai farmaci e questi provocano numerosi effetti collaterali.
Ringrazio per l'attensione ,
saluti
Irene
da già 5 anni mio padre soffre di fibrillazione atriale, curata in un primo momento solo con la cardioversione, eseguita direttamente in pronto soccorso ( careggi , Firenze) alla 5° manovra effettuata abbiamo deciso di rivolgerci a un noto professore di Milano che ci ha consigliato l'ablazione.
Così nel 2008 abbiamo effettuato questo nuovo intervento presso l'ospedale di Milano. Dopo nemmeno 5 mesi lo abbiamo dovuto rifare ( nel frattempo sono stati effettuate altre cardioversioni). A novembre del 2009 si è resa necessaria un ulteriore ablazione visto che la situazione non rimaneva stabile.
Ma anche questo intervento è andato male, visto che a maggio abbiamo dovuto effettuare una quarta Ablazione.
Oggi 21 giugno mio padre è nuovamente in fibrillazione atriale (sicuramente meno forte delle precedenti) i medici consigliano nuova Cardioversione...
cosa ne pensate??
non c'è un altra strada??
la cura farmacologica non è possibile visto che il paziente è molto sensibile ai farmaci e questi provocano numerosi effetti collaterali.
Ringrazio per l'attensione ,
saluti
Irene
Gentile utente:
Nella fibrillazione atriale le opzioni terapeutiche sono sostanzialmente di due tipi:
Farla passare (mediate cardioversioni elettriche, farmacologiche o mediante ablazione) e mi sembra che sia le ablazioni che le cardioversioni elettriche non abbiano dato buon risultato.
Mantenere il paziente in fibrillazione atriale controllandone la frequenza mediante terapia farmacologica e somministrare una terapia anticoagulante per evitare la formazione di coaguli ematici negli atri che potrebbero determinare delle ischemie periferiche.
Se mi dice le cure farmacologiche non sono attuabili (ed è difficile crederlo poichè ormai esistoni molti farmaci che possono essere utilizzati nella fibrillazione atriale).
Un terzo tipo di trattamento (da utilizzare solo in casi"disperati) è quello di posizionare un pace maker in modo da poter trattare il paziente con i farmaci che tra gli effetti piu' comuni hanno una internsa bradicardizzazione che a quel punto sarebbe contrastata dal PM).
Occorre tuttavia che le opzioni terapeutiche vengano prese in considerazione dal cardiologo che ha in cura suo padre e non da chi , come me, ha potuto solo eseguire un consulto telematico.
A disposizione per ulteriori consulti
Nella fibrillazione atriale le opzioni terapeutiche sono sostanzialmente di due tipi:
Farla passare (mediate cardioversioni elettriche, farmacologiche o mediante ablazione) e mi sembra che sia le ablazioni che le cardioversioni elettriche non abbiano dato buon risultato.
Mantenere il paziente in fibrillazione atriale controllandone la frequenza mediante terapia farmacologica e somministrare una terapia anticoagulante per evitare la formazione di coaguli ematici negli atri che potrebbero determinare delle ischemie periferiche.
Se mi dice le cure farmacologiche non sono attuabili (ed è difficile crederlo poichè ormai esistoni molti farmaci che possono essere utilizzati nella fibrillazione atriale).
Un terzo tipo di trattamento (da utilizzare solo in casi"disperati) è quello di posizionare un pace maker in modo da poter trattare il paziente con i farmaci che tra gli effetti piu' comuni hanno una internsa bradicardizzazione che a quel punto sarebbe contrastata dal PM).
Occorre tuttavia che le opzioni terapeutiche vengano prese in considerazione dal cardiologo che ha in cura suo padre e non da chi , come me, ha potuto solo eseguire un consulto telematico.
A disposizione per ulteriori consulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
Ex utente
Buona sera, la ringrazio veramente per la sua risposta così tempestiva.
Concordo con lei che sicuramente le opzioni terapeutiche è sempre bene prenderle con il medico che segue mio padre, ma quello che ho riscontrato in questi ultimi anni che talvolta è sempre meglio chiedere chiedere un parere in più che in meno, considerando il fatto che non è proprio il mio mestiere.
L'ultima mia domanda che vorrei porle, è se tutte queste cardioversioni possono in qualche modo recare danno al muscolo cardiaco o se ( come mi è stato detto più volte) non ci sono effetti collaterali ( anche in questa cosa ho avuto pareri discordanti)
La ringrazio nuovamente.
saluti
Irene
Concordo con lei che sicuramente le opzioni terapeutiche è sempre bene prenderle con il medico che segue mio padre, ma quello che ho riscontrato in questi ultimi anni che talvolta è sempre meglio chiedere chiedere un parere in più che in meno, considerando il fatto che non è proprio il mio mestiere.
L'ultima mia domanda che vorrei porle, è se tutte queste cardioversioni possono in qualche modo recare danno al muscolo cardiaco o se ( come mi è stato detto più volte) non ci sono effetti collaterali ( anche in questa cosa ho avuto pareri discordanti)
La ringrazio nuovamente.
saluti
Irene
Gentile utente:
Generalmente le cardioversioni non determinano problemi, ma si tratta sempre di valutarne i benefici che debbono essere superiori rispetto agli eventuali effetti collaterali.
Visti i ripetuti tentativi, che solo temporaneamente hanno portato al ripristino del ritmo normale, è probabile che non ci siano piu' indicazioni ad eseguire altri tentativi di cardioversione elettrica.
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Generalmente le cardioversioni non determinano problemi, ma si tratta sempre di valutarne i benefici che debbono essere superiori rispetto agli eventuali effetti collaterali.
Visti i ripetuti tentativi, che solo temporaneamente hanno portato al ripristino del ritmo normale, è probabile che non ci siano piu' indicazioni ad eseguire altri tentativi di cardioversione elettrica.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 21/06/2010.
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