Fibrillazione atriale: quali i rischi?

Salve,
Circa 12 GIORNI FA SONO STATO RICOVERATO AL >PS in seguito ad una aritmia completamente irregolare con una frequenza di 185 battiti M. e livelli tensionali di 100/ 170.
Vi faccio presente che ho 24 anni sono alto 1.85 e peso 75 Km.
In seguito agli esami la diagnosi è una Fibrillazione Atriale con risposta ventricolare rapida .
Il Trattamento datomi il mio ritmo è ritornato normale dopo 3 giorni tramite Cardio versione chimica .
La mia domanda è la fibrillazione atriale può mettere una persona in pericolo di vita?
Può Essere psicosomatica?
La ringrazio in Anticipo

[#1]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiologo, Chirurgo toracico, Cardiochirurgo 555 19
La fibrillazione atriale può mettere in pericolo di vita chi ne è affetto in quanto può determinare la formazione di coaguli all'interno delle cevità cardiache e tornando al ritmo sinusale la successiva embolia dei medesimi con richio di occlusione di rami vascolari periferici (anche il cervello!!)
Per questo motivo chi è soggetto a questo tipo di aritmia viene generalmente "scoagulato" con appositi farmaci.
Se si tratta del primo episodio è fondamenrale un approfondimento diagnostico per capire se vi sono delle ragioni organiche alla base di questo episodio.
Le consiglio un consulto con un buono specialista.

cordialmente

Dr Actis Dato
Torino

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#2]
Dr. Alessandro Iadanza Cardiologo, Cardiologo interventista 48
La fibrillazione atriale può determinare sintomi clinici che vanno dalla astenia, alle vertigini, fino allo svenimento in rari casi. Il pericolo più significativo è la formazione di coaguli nelle camere atriali, soprattutto dopo le 72 ore dall'insorgenza, che possono embolizzare in vari distretti corporei.
E' pertanto necessario trattare tempestivamente questa aritmia. Le cause scatenanti sono numerose, tra le quali emozioni e situazioni stressanti che possono innescare questa aritmia in cuori predisposti. A volte può essere un episodio occasionale che non si manifesta più nel corso della vita. Solitamente dopo il primo episodio e in considerazione della sua giovane età non si esegue profilassi con farmaci. Utile il dosaggio degli ormoni tiroidei per escludere un ipertiroidismo.
Utile la visita e il parere di un cardiologo dopo averla visita.
Cordiali saluti
Dott. Alessandro IADANZA

Dr. Alessandro IADANZA

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