Paura d'infarto

Salve,sono una ragazza i 21 anni e soffro d'ansia da diversi mesi. Sono stata da uno psicoterapeuta ma non posso prendere medicinali in quanto soffro anche di prolattina alta con presenza di microadenoma di 7mm. Ed il mio pallino fisso è sempre l'infarto...diciamo che sono diventata veramente ipocondriaca per questa cosa. Non vivo più bene,non esco per paura che io possa sentirmi male e di non trovarmi a casa. Siccome questi stati d'ansa mi portano tachicardia,dolore in petto o al braccio (premetto di avere anche problem di postura) mi sono recata da un cardiologo di fiducia e m ha riferito che il mio cuore è sano. Soffro solo di ipotensione(pressione generalmente 110/60-55) ed ho n live prolasso della valvola mitrale. E sinceramente questa notizia non ha fatto altro che agitarmi i più. Volevo sapere se fosse possibile avere un infarto a 21 anni. E se questo prolasso della mitrale,definito dal cardiologo steso insignificante possa portarmi gravi conseguenze. La ringrazio tanto in anticipo. Cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Non vedo davvero motivo di preoccupazione, e non solo per la sua giovane età. Il lieve prolasso mitralico che lei riporta è conservata una variante della normalità.
Cordialmente
Cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile ragazza,

l'ansia è un'emozione sana che proviamo tutti in determinate circostanze. Ad esempio prima di un esame è giusto provare ansia perchè quella reazione fisiologica ci permette di essere più lucide e vigili.

Diventa un problema quando l'ansia è incogrua con la situazione che sto vivendo: ad esempio se sono a casa in una condizione di apparente tranquillità e comincio a sentire la tachicardia e tutti gli altri sintomi che hai elencato.

Allora qui diventa indispensabile l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta (che non prescrive farmaci, forse lo psicoterapeuta cui ti sei rivolta è uno psichiatra psicoterapeuta) per imparare a riconoscere gli stati ansiosi e poi per modulare queste emozioni.

L'attivazione somatica dell'ansia è in effetti forte e intensa perchè si attivano gli stessi meccanismi che si attiverebbero di fronte a un pericolo imminente: l'ansia serve per renderci pronti a fuggire dal pericolo o a farci affrontare tale pericolo e combattere. Quindi non possiamo restare rilassate se c'è un pericolo, ma sentiamo il cuore che batte più velocemente e che deve portare il sangue nei muscoli (pronti per la fuga o l'attacco).

Il problema principale di coloro che soffrono d'ansia è proprio la difficoltà a leggere le proprie emozioni, a riconoscere e a dare un nome e a riconoscere poi anche l'attivazione del corpo. Quindi l'equivoco nasce dal fatto che, in una situazione apparentemente serena e non dopo una corsa dove sarebbe normale sentire il battito cardiaco accelerato, c'è la tachicardia e tale "sintomo" è inspiegabile. Da qui la paura: ma non è che mi viene l'infarto?

In realtà è come se tu immaginassi di essere seduta e tranquilla e il tuo capo ti facesse delle rimostranze, magari ingiustamente. Sentiresti ugualmente il cuore che batte più velocemente e magari la necessità di agitarti, ma non puoi farlo; devi al contrario restare seduta educatamente e cercare di risolvere un problema che non hai neppure creato tu!

Ma se non sei capace (perchè non hai mai impararto, ad esempio) di riconoscere che quello che stai provando è rabbia per l'ingiustizia che ti pare di subire o ansia o un'altra emozione, il tuo pensiero velocemente etichetta quell'attivazione fisica come "sta arrivando l'infarto". Tieni presente che tutte le emozioni prevedono l'attivazione fisica (per esempio la tristezza, al contrario dell'ansia, ci rende lenti e immobili, rallentati).

Pertanto, visto che sei molto giovane e che nella vita è molto importante saper gestire l'ansia, potrebbe esserti utile contattare uno psicologo psicoterapeuta per la cura dell'ansia.

Se vuoi puoi leggere anche questo articolo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Buona giornata,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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