Però purtroppo da quel giorno vivo male, non per la malattia in se stessa, ma per i molti sintomi

Gentili dottori,
sono una donna di 41 anni e da quasi 3 anni soffro di insufficienza renale cronica.
Ho accettato mio malgrado la malattia anche se, essendo comparsa dopo una gravidanza, ho sempre sperato che rientrasse.
Però purtroppo da quel giorno vivo male, non per la malattia in se stessa, ma per i molti sintomi di vario genere, che ogni giorno penso di avere.
Dolori al petto e subito penso all'infarto ed invece è una gastroesofagite.
Dolori al braccio sinistro e idem come sopra.
Capogiri e anche in questo caso penso all'infarto.
Faccio le analisi di routine per l'insufficienza ogni 3 mesi.
Ma adesso mi spavento per nulla e soprattutto che mi possa venire un infarto.
Non sò se considerarmi ipocondriaca o depressa.
E in più sto attraversando un periodo di forte ansia e agitazione.
Non so se ho detto tutto ciò che serve, ma vi ringrazio per l'attenzione prestatami.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

che possa trattarsi di ansia o depressione (una conseguenza dell'altra?) è indispensabile una diagnosi.
Meglio se si rivolge allo psichiatra per una valutazione o a uno psicologo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora, le preoccupazioni per la salute, quando sono invasive riispetto alla serenita' e non sono suffragate da reali riscontri di patologie organiche spesso sono dovute a ipocondria.
Ma, questi timori hanno avuto origine da poco? Sono temporalmente correlati alla diagnosi di insufficienza renale?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per la celerità.

Dottoressa Esposito, 10 anni fa ho sofferto di attacchi di panico che si scatenavano soprattutto di notte e se ero da sola in casa per paura di stare male e non avere nessuno che mi potesse soccorrere, tanto che per stare meglio uscivo di casa anche nel pieno della notte e stavo subito meglio.
Mi sono curata con DAVIDOF (se non ricordo male) e XANAX e nel giro di 6 mesi ne sono uscita. Ma mi è rimasta un pò di paura di stare male.
E' da circa due anni che questi timori sono aumentati e anche di parecchio.
E facendo un salto indietro, si, risalgono alla scoperta della insufficienza renale.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Quando Le è stata diagnosticata l'insufficienza renale cronica immagino non si sia rivolta a uno psicologo per poter elaborare i suoi timori e la Sua comprensibile ansia.

La paura di stare male tuttavia potrebbe anche essere sganciata da questa diagnosi; ciò che va capito è il significato che Lei ha attribuito al malessere.

Talvolta i sintomi d'ansia non permettono di avere una giusta lettura delle attivazioni somatiche, quindi la tachicardia è letta come sintomo d'infarto.

Legga questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Saluti,
[#5]
dopo
Utente
Utente
No, non mi sono rivolta a nessuno. A fine mese avrò la visita di controllo, non so se parlarne con il mio nefrologo.
Intanto, grazie dottoressa per l'articolo, lo leggerò subito.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi rendo conto signora! La sensazione di essere più' vulnerabile ha riattivato le angosce che aveva superato.
Non c'e' da disperarsi pero'. Se nel passato periodo e' riuscita a fronteggiare questi episodi di panico riuscira' a farlo anche adesso.
Chieda al medico che la tiene in cura per l'insufficienza renale se, eventualmente ne avesse bisogno, puo' assumere i farmaci che Le sono stati di giovamento in passato.
Contemporaneamente se puo' sarebbe bene contattare uno psicologo psicoterapeuta per cercare di capire l'origine inconscia di questi attacchi di panico in modo da poterli eliminare o minimizzare senza ricorrere a farmaci.
Ci faccia sapere, signora! I migliori auguri.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Sognora,
Le patologie organiche prevedono un adattamento di psiche e soma alla nuova condizione.
Solitamente si mettono in atto, nel tempo, strategie di coping, cioe' di adattamento alla malattia, queste a volte non sono funzionali ed andrebbero investigate con l' aiuto di uno Psicologo Psicoterapeuta.
Per qanto riguarada l' eventuale assunzione di terapia farmacologica, dovrebbe valutarla con lo psichiatra e con il nefrologo, che la segue, per essere certa che non interferisca con l' attuale condizione clinica.
Inoltre, da quanto leggo, sembra che il passato caratterizzato da disturbi d' ansia, non fosse proprio del tutto risolto, ma forse temporaneamente messo a tacere e l' attuale condizione clinica, di vulnerabilita' fisica e psichica, lo abbia slatentizzato.
Valuti l' ipotesi di una consulenza psicologica, per fare il punto della situazione e poi discutere il da farsi
Saluti
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