Prolasso e arti marziali

Salve, sono un ragazzo di 22 anni, alto 1:67 peso 51 kg. Circa un anno fa dopo una serie di episodi di improvvisi attacchi di tachicardia e frequenti exstrasistole, mi è stato riscontrato un lieve prolasso della valvola mitrale, e mi è stata data cura farmacologica con Inderal 40Mg.
Con il passare del tempo ho abbandonato sport per paura di tornare a riavere quelle terribili tachicardie e cerco sempre di tenere d'occhio i miei battiti (ossessione compulsiva).
Ora vorrei provare a iscrivermi a un corso di arti marziali(Tai Chi), e, condiderando i notevoli sforzi e tensioni fisiche che comporta tale sport volevo sapere se posso praticare senza rischi questo sport o sarebbe meglio evitare. Grazie per la pazienza.
[#1]
Dr. Filippo M Quattrini Medico dello sport 8
Gentile utente
il prolasso della valvola mitrale è un vizio valvolare solitamente congenito di frequente riscontro nella popolazione generale. Poichè però in alcune occasioni il prolasso può essere associato ad aritmie è necessario, sopratutto in caso si voglia intraprendere un'attività sportiva, sottoporsi agli accertamenti suppletivi previsti dalle linee guida cardiologiche per la concessione dell'idoneità all'attività sportiva che sono: Ecocardiogramma Color Doppler per la valutazione dell'entità del prolasso e della eventuale insufficienza associata, elettrocardiogramma da sforzo ed ECG dinamico Holter delle 24 ore per la valutazione del profilo di rischio aritmico. Nella maggior parte dei casi il prolasso, qualora non sia associato ad aritmie complesse ed in assenza di reflusso emodinamicamente significativo con normali dimesioni e funzione cardiaca, non costitutisce motivo di preclusione dall'attività sportiva. Le ribadisco pertanto la necessità di sottoprsi a valutazione medico sportiva comprensiva dei suddetti accertamenti cardiologici prima di iniziare l'attività sportiva.
Cordialmente

Dr. Filippo M. Quattrini
Specialista in Medicina dello Sport
Dottore di Ricerca in Scienze dello Sport e Salute