Coledocoduodenostomia

Gent.mi Medici, invio questa mia domanda per mio padre, 67 anni, diabetico da circa due anni. Il 12 giugno scorso, in seguito ad una forte colica, è stato ricoverato con la diagnosi di calcolosi delle vie biliari con ostruzione del coledoco e pricipio di pancreatite. Il 26 giugno scorso, dopo circa 14 giorni di terapia antibiotica ed antinfiammatoria, nonchè a completo digiuno, mio padre ha subito un intervento di coledocoduodenostomia; l'intervento laparoscopico e l' ERCP non sono stati possibili in quanto mio padre è gastroresecato dall'età di 17 anni causa ulcera. L'intervento è stato effettuato presso l'Ospedale di Cosenza, nel reparto di chirurgia Migliori, che ci era stato fortemente raccomandato ed, infatti, l'intervento è andato molto bene. La ferita originatasi dall'intervento, riportava ben 29 punti di sutura con graffe. Abbiamo portato mio padre al primo controllo , a Cosenza, lunedì 9 luglio scorso e il chirurgo gli ha tolto una parte dei punti, consigliandoci di far rimuovere i rimanenti dopo circa 5 gg anche in ambulatorio in quanto tutto procedeva bene. La ferita spurgava, a volte, liquido sieroso che, ci è stato detto, essere prassi normale con suddette ferite chirurgiche. Ieri abbiamo fatto rimuovere i restanti punti nell'ambulatorio chirurgico dell' ospedale(ormai purtroppo quasi chiuso) del nostro paese e il chirurgo che lo ha medicato, ha ripulito per bene la ferita facendola spurgare bene in quanto si era formata una sacca sottocutanea di siero. Anche in questo caso, il chirurgo ci ha rassicurati, dicendo che in questo tipo di ferite spesso accadono esiti simili. Stamane però, la ferita si è riaperta, lasciando intravedere il tessuto sottocutaneo(era ben visibile la fascia muscolare, ma non organi e/o peritoneo) per cui lo abbiamo riportato di corsa in pronto soccorso, dove lo stesso chirurgo che lo aveva medicato ieri mattina, ha nuovamente pulito per bene la ferita, ha fatto spurgare tutto il siero rimanente e lo ha medicato. Gli ha applicato delle fasce in cerotto per mantenere in asse e il più uniti possibile i lembi cutanei e ci ha consigliato di portarlo ogni giorno in ambulatorio per la medicazione quotidiana. Ci ha inoltre spiegato che questo tipo di inconvenienti è molto frequente negli interventi un pò "pesanti" come quello di mio padre e che la ferita si chiuderà da sola con il tempo(ci ha raccomandato di avere molta pazienza perchè occorreranno diverse settimane) e che, nel caso non dovesse chiudersi, sarà necessario incidere nuovamente la cute per ricreare una nuova cicatrice e rimettere dei punti di sutura nuovi. Mio padre indossa la pancera post-operatoria contenitiva per tutto il giorno ed anche la notte, come consigliatoci. A questo punto, vorrei, cortesemente, un Vs parere: è normale quanto accaduto? Stiamo procedendo nel modo adeguato o mi consiglia di fare altro? Sono un pò preoccupata.. Grazie di cuore per il Vs tempo e per la Vs disponibilità.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Ciò che è capitato è una suppurazione della ferita cutanea che non ha permesso la buona consolidazione della cute. Non vi è però motivo di allarme le medicazioni ripetute permetteranno la cicatrizzazione .

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Rossi, io Vi ringrazio infinitamente, non ho parole per la Vs immensa disponibilità e tempestività nella risposta. Continueremo allora con le medicazioni come indicato. Grazie ancora e buon lavoro!
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente ,non bisogna perdere di vista che suo padre è diabetico e pertanto il processo di cicatrizzazione può risentirne.E' fondamentale mantenere la glicemia nei valori normali ed effettuare una toilette accurata e giornaliera della ferita per evitare infezioni.Per quanto riguarda l'uso della pamciera,è utile in posizione eretta (per la spinta dei visceri sulla parete)ma eviterei di indossarla anche a letto.Infatti non svolge alcuna funzione ma anzi potrebbe fare insorgere problemi respiratori per l'innalzamento e la scarsa escursione del diaframma determinata dalla compressione esterna.Visto che l'apertura della ferita(da lei ben descritta"fino alla fasia muscolare)è profonda,i colleghi dovranno valutare se il solo accostamento cutaneo con cerotti sia sufficiente o meglio provvedere ad una nuova sintesi chirurgica con punti di sutura per rendere più rapida e stabile la chiusura.
Saluti

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

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Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pennetti, innanzitutto grazie per in Suo interessamento. Si, la ferita è abbastanza profonda, io stessa l'ho vista e, come ha detto Lei, il diabete è un ostacolo ulteriore.... Stamattina ci siamo recati nuovamente in ambulatorio per la medicazione e stavolta il chirurgo ha ritenuto opportuno applicare 3 punti di sutura in seta n. 1 equidistanti in modo da "avvicinare" i lembi cutanei e permettere al tessuto sottostante di formarsi in modo idoneo. Ci ha inoltre detto che, una volta "riempitosi" il solco di tessuto sottostante, intende procedere con l'incisione dei due lembi di cute, in modo da ricreare una nuova ferita e rimettere i punti di sutura così da farla cicatrizzare bene. Al momento stiamo effettuando medicazione con Rifocin e in ambulatorio chirurgico a giorni alterni. A Suo parere, è la procedura corretta? Nel fine settimana porterò mio padre a Cosenza in modo da far visionare al chirurgo che lo ha operato l'esito cicatriziale così da tranquillizzarci perchè non nego che ci siamo alquanto spaventati!! Dall'intervento mio padre soffre un pò di stipsi, cosa di cui non ha mai sofferto in passato. Secondo Lei, ha attinenza con l'intervento o si tratta di una semplice casualità? Grazie di cuore per la risposta e per il tempo dedicatomi.
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Certamente l'immobilità e la mancanza di una spinta adeguata per debolezza della parete addominale,sono elementi che possono favorire la stipsi.Dieta ed idratazione adeguata sono importanti.
Saluti
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Utente
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Gent.mo Dott. Pennetti, La ringrazio per la puntuale risposta. A Suo avviso, dunque, per quanto riguarda il trattamento della ferita, stiamo comportandoci nel modo corretto o mi consiglia di fare altro? Sa, voglio rassenerare un pò mio padre perchè dopo quello che ha passato, non vorrei ci "perdessimo" per strada a causa di questo spiacevole inconveniente... Grazie ancora di cuore e buon lavoro!
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Monitorando la glicemia e proseguendo con le medicazioni attuali,il decorso dovrebbe migliorare.
Saluti
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Utente
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Grazie di cuore, dott. Pennetti. E' stato davvero gentilissimo.... Vi auguro una buona estate e buon lavoro! :)
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Altrettanto.Grazie!