Ingestione caustici
buongiorno. sono una ragazza di 21 anni e tre mesi fa, di preciso il 2 marzo ho ingerito volontariamente una buona quantità di acido muriatico. quando mia sorella è rientrata in casa ha chiamato il 118 e giunta in ospedale hanno provveduto con tutte le procedure iniziali, e dopo un mese mi hanno consigliato la clinica humanitas di rozzano per risolvere la situazione. le lesioni del mio esofago sono di 3 grado e quelle dello stomaco di 4 grado.. in particolare il piloro completamente chiuso. inizialmente hanno provveduto mettendomi delle protesi, una di metallo e due (non so spiegare il materiale). e in questo modo ho potuto cominciare a nutrirmi con liquidi, omogeneizzati e frullati. pero dopo un mese, quando sono ritornata in clinica, mi hanno tolto la protesi di metallo e lo stomaco si sta richiudendo per cui hanno deciso di fare l intervento che consiste nella rimozione dello stomaco e esofago per utilizzare il colon. Pero dicono che bisogna aspettare che si stabilizzi la situazione. dunque ogni mese dovrò essere ricoverata per i controlli e valutare se è giunta l ora di operare o no. vorrei sapere se dopo l intervento riuscirò a condurre una vita normale, a mangiare normalmente e a non avere fenomeni di vomito o nausea. grazie e mi scuso per il linguaggio e la terminologia non appropriata.
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gentile utente,
questo tipo di casi, ingestione da caustici e successive sequele, in ogni singola casistica non sono mai numerosi, soprattutto nel trattamento d'urgenza. personalmente ho purtroppo realizzato in urgenza diversi interventi di questo tipo molto invasivi in casi realmente disperati realizzando in tutti un'esofagogatrectomia totale.
dopo circa un anno di terapie, non solo nutrizionali, il paziente viene alimentato mediante digiunostomia con terapia nutrizionale enterale, ma anche con supporto di psichiatri e psicologi, i soggetti vengono ricanalizzati mediante una esofagocolonplastica. la vita dopo l'intervento riprende normalmente.
bisogna considerare quindi due aspetti quello chirurgico rappresentato da un intervento piuttosto importante sia che venga realizzato in de tempi (urgenza e successiva ricanalizzazione) sia che venga eseguito dopo terapia alternative inizialmente e poi con l'esofagogastrectomia totale e la successiva ricanalizzazione.
condivido l'idea di attendere la stabilizzazione delle lesioni in modo da capire fino a dove deve essere spinta la resezione.
è importante da non sottovalutare l'aspetto psicologico, che potrebbe vanificare, se non affrontato o affrontato in maniera corretta, tutto l'impegno dei chirurghi.
la vita successiva sarà comunque in relazione all'intervento scevra da quelle problematiche che lei citava. bisogna cumunque ricordare per dovere che è un intervento importante, che deve essere ben preparato e pianificato.
la ringrazio in anticipo se volesse tenermi informato.
cordiali saluti
questo tipo di casi, ingestione da caustici e successive sequele, in ogni singola casistica non sono mai numerosi, soprattutto nel trattamento d'urgenza. personalmente ho purtroppo realizzato in urgenza diversi interventi di questo tipo molto invasivi in casi realmente disperati realizzando in tutti un'esofagogatrectomia totale.
dopo circa un anno di terapie, non solo nutrizionali, il paziente viene alimentato mediante digiunostomia con terapia nutrizionale enterale, ma anche con supporto di psichiatri e psicologi, i soggetti vengono ricanalizzati mediante una esofagocolonplastica. la vita dopo l'intervento riprende normalmente.
bisogna considerare quindi due aspetti quello chirurgico rappresentato da un intervento piuttosto importante sia che venga realizzato in de tempi (urgenza e successiva ricanalizzazione) sia che venga eseguito dopo terapia alternative inizialmente e poi con l'esofagogastrectomia totale e la successiva ricanalizzazione.
condivido l'idea di attendere la stabilizzazione delle lesioni in modo da capire fino a dove deve essere spinta la resezione.
è importante da non sottovalutare l'aspetto psicologico, che potrebbe vanificare, se non affrontato o affrontato in maniera corretta, tutto l'impegno dei chirurghi.
la vita successiva sarà comunque in relazione all'intervento scevra da quelle problematiche che lei citava. bisogna cumunque ricordare per dovere che è un intervento importante, che deve essere ben preparato e pianificato.
la ringrazio in anticipo se volesse tenermi informato.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, per caso ho riletto questo consulto e leggendo la sua ultima frase sul voler essere informato, ora sono ben lieta di risponderle.
Il 30 ottobre 2009 mi sono sottoposta finalmente all'intervento. All'inizio è stata davvero dura, infatti mi sono aiutata fino al giugno seguente con la digiunostomia. Poi me l'hanno rimossa sia perchè si era formata un'infezione, sia perchè ormai ero in grado di nutrirmi da sola...
Certo devo mangiare in modo diverso, ovvero più pasti durante la giornata ma piccoli, però ho imparato ad organizzarmi e ora sto conducendo una vita normale. Infatti ho lavorato per tre mesi senza aver problemi (ora sono alla ricerca di un altro lavoro perchè era un contratto a tempo determinato).
Però lo scorso mese sono stata male e ricoverata nuovamente in ospedale. Si è trattato di una subocclusione intestinale. Per 3 giorni non riuscivo a far aria e sentivo dei fortissimi dolori e bruciori all'addome. Però facendo vari esami, tra cui la colonscopia hanno visto che non ho nè aderenze nè stenosi intestinali.
Però ho i calcoli multipli nella colicisti.. può darsi siano loro a dare questi fastidi.
Ora sto facendo una terapia e pare stia andando tutto bene.
La ringrazio della sua vecchia risposta, mi fu davvero di conforto!
Le riporgo i miei più cordiali saluti
Il 30 ottobre 2009 mi sono sottoposta finalmente all'intervento. All'inizio è stata davvero dura, infatti mi sono aiutata fino al giugno seguente con la digiunostomia. Poi me l'hanno rimossa sia perchè si era formata un'infezione, sia perchè ormai ero in grado di nutrirmi da sola...
Certo devo mangiare in modo diverso, ovvero più pasti durante la giornata ma piccoli, però ho imparato ad organizzarmi e ora sto conducendo una vita normale. Infatti ho lavorato per tre mesi senza aver problemi (ora sono alla ricerca di un altro lavoro perchè era un contratto a tempo determinato).
Però lo scorso mese sono stata male e ricoverata nuovamente in ospedale. Si è trattato di una subocclusione intestinale. Per 3 giorni non riuscivo a far aria e sentivo dei fortissimi dolori e bruciori all'addome. Però facendo vari esami, tra cui la colonscopia hanno visto che non ho nè aderenze nè stenosi intestinali.
Però ho i calcoli multipli nella colicisti.. può darsi siano loro a dare questi fastidi.
Ora sto facendo una terapia e pare stia andando tutto bene.
La ringrazio della sua vecchia risposta, mi fu davvero di conforto!
Le riporgo i miei più cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.9k visite dal 22/06/2009.
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