Trauma dito medio 2' falange mano sx
Buonasera.
Circa 1 anno e mezzo fà ho subito un trauma all'articolazione tra Ia e IIa falange del dito medio della mano sx, probabilmente durante una partita di pallavolo, sport da me praticato a livello amatoriale.
Detto infortunio è stato da me sottovalutato e non curato in nessun modo; gradualmente, a ditanza appunto di molto tempo, forse per il ripetersi di piccoli traumi sia a lavoro (faccio l'operaio), che nella pratica di detto sport, l'articolazione si è gonfiata in modo evidente ed ho gradualmente perso la possibilità di flettere il dito.
L'esame radiologico del 28 ottobre u.s. ha evidenziato la totale perdita della cartilagine tra Ia e IIa falange; mi veniva consigliata una visita specialistica al CTO di Firenze (tempi di attesa lunghissimi) o all'Ospedale di Modena, soluzioni a me ignote abitando a Siena, per un probabile inserimento di una protesi tra dette articolazioni.
Volevo chiedere se un medico specializzato in questo settore mi poteva aiutare per capire dove ed a chi rivolgermi in struttura pubblica perchè purtroppo non ho un assicurazione privata...
Ringraziando anticipatamente, Vi saluto cordialmente.
Circa 1 anno e mezzo fà ho subito un trauma all'articolazione tra Ia e IIa falange del dito medio della mano sx, probabilmente durante una partita di pallavolo, sport da me praticato a livello amatoriale.
Detto infortunio è stato da me sottovalutato e non curato in nessun modo; gradualmente, a ditanza appunto di molto tempo, forse per il ripetersi di piccoli traumi sia a lavoro (faccio l'operaio), che nella pratica di detto sport, l'articolazione si è gonfiata in modo evidente ed ho gradualmente perso la possibilità di flettere il dito.
L'esame radiologico del 28 ottobre u.s. ha evidenziato la totale perdita della cartilagine tra Ia e IIa falange; mi veniva consigliata una visita specialistica al CTO di Firenze (tempi di attesa lunghissimi) o all'Ospedale di Modena, soluzioni a me ignote abitando a Siena, per un probabile inserimento di una protesi tra dette articolazioni.
Volevo chiedere se un medico specializzato in questo settore mi poteva aiutare per capire dove ed a chi rivolgermi in struttura pubblica perchè purtroppo non ho un assicurazione privata...
Ringraziando anticipatamente, Vi saluto cordialmente.
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Gentile Signore,
la situazione da lei descritta è inquadrabile in uno stato pre-artrosico, tendente con il tempo ad evolvere verso l'artrosi dell'articolazione interfalangea prossimale (IFP).
Solo se i disturbi non sono accettabili, va fatto un intervento: in caso contrario, forse, le converrebbe aspettare.
Gli interventi possibili in questi casi sono sostanzialmente due: la protesi e l'artrodesi.
Nel primo caso l'articolazione è mobile, ma la vita della protesi non è infinita, soprattutto se le sollecitazioni sul dito sono importanti (a causa del lavoro che lei svolge).
L'artrodesi, invece, è un intervento che blocca definitivamente il movimento dell'articolazione, per cui il movimento complessivo del dito verrebbe assicurato dalle altre due articolazioni (metacarpo-falangea e interfalangea distale): il dolore però scompare e il dito è in grado di svolgere lavori "di forza" senza problemi (questo intervento è più indicato in lavoratori pesanti, mentre il primo in lavoratori "fini", che necessitano assolutamente di un movimento completo).
Pertanto, non esiste una soluzione ideale, ma essa va personalizzata, tenendo conto dei pro e dei contro che ciascuna comporta.
A Modena può rivolgersi a:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=5
oppure a:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=51
(in entrambi i casi l'intervento è in convenzione con il S.S.N.), oppure a Pisa:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=52
o a Firenze:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=37
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=4
Cordiali saluti.
la situazione da lei descritta è inquadrabile in uno stato pre-artrosico, tendente con il tempo ad evolvere verso l'artrosi dell'articolazione interfalangea prossimale (IFP).
Solo se i disturbi non sono accettabili, va fatto un intervento: in caso contrario, forse, le converrebbe aspettare.
Gli interventi possibili in questi casi sono sostanzialmente due: la protesi e l'artrodesi.
Nel primo caso l'articolazione è mobile, ma la vita della protesi non è infinita, soprattutto se le sollecitazioni sul dito sono importanti (a causa del lavoro che lei svolge).
L'artrodesi, invece, è un intervento che blocca definitivamente il movimento dell'articolazione, per cui il movimento complessivo del dito verrebbe assicurato dalle altre due articolazioni (metacarpo-falangea e interfalangea distale): il dolore però scompare e il dito è in grado di svolgere lavori "di forza" senza problemi (questo intervento è più indicato in lavoratori pesanti, mentre il primo in lavoratori "fini", che necessitano assolutamente di un movimento completo).
Pertanto, non esiste una soluzione ideale, ma essa va personalizzata, tenendo conto dei pro e dei contro che ciascuna comporta.
A Modena può rivolgersi a:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=5
oppure a:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=51
(in entrambi i casi l'intervento è in convenzione con il S.S.N.), oppure a Pisa:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=52
o a Firenze:
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=37
http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=4
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 07/11/2010.
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