Dito a martello
Salve dottori,
A settembre del 2010 ho subito un infortunio al quarto dito della mano a causa di una pallonata. Pensando ad una frattura di poco conto, mi sono recata dal medico di famiglia, il quale mi ha consigliato di fare uso di una stecca per tenere fermo il dito. A causa del forte dolore e di uno strano incurvamento del dito, mi sono recata da un chirurgo, il quale mi ha proposto l'intervento chirurgico ( facoltativo ). Il 28 febbraio mi hanno operato, hanno visto che il frammento osseo ( molto piccolo) si era posizionato ed incastrato nel tendine estensore e me l'hanno tolto. Non hanno fatto utilizzo di filo di K. Ma di una microancoretta. Da febbraio ad oggi ho portato un tutore poiché il dito anche dopo l'operazione era rimasto curvo, e ogni due settimane mi recavo dal chirurgo per i controlli. Giovedì ho avuto l'ultimo controllo, nel quale il chirurgo ha affermato che potevo togliermi il tutore perché il dito era guarito. Mi ha messo comunque un tutore ( più largo ) per ripararlo da eventuali colpi. Il giorno dopo (13/04/2012) durante la mattinata, il tutore mi è caduto ( a causa del tutore troppo largo ) e anche durante il pomeriggio cadeva di continuo. Questa sera ho tolto il tutore e ho teso le dita per vedere se il dito era rimasto dritto come il giorno dell'ultima visita (12/04) e invece è tornato incurvato sebbene tutto questo tempo di iper estensione! Mi affido a voi esperti per sapere cosa dovrei fare. Grazie dell'attenzione e delle vostre risposte.
Cordiali Saluti
Antonella Gaspari
A settembre del 2010 ho subito un infortunio al quarto dito della mano a causa di una pallonata. Pensando ad una frattura di poco conto, mi sono recata dal medico di famiglia, il quale mi ha consigliato di fare uso di una stecca per tenere fermo il dito. A causa del forte dolore e di uno strano incurvamento del dito, mi sono recata da un chirurgo, il quale mi ha proposto l'intervento chirurgico ( facoltativo ). Il 28 febbraio mi hanno operato, hanno visto che il frammento osseo ( molto piccolo) si era posizionato ed incastrato nel tendine estensore e me l'hanno tolto. Non hanno fatto utilizzo di filo di K. Ma di una microancoretta. Da febbraio ad oggi ho portato un tutore poiché il dito anche dopo l'operazione era rimasto curvo, e ogni due settimane mi recavo dal chirurgo per i controlli. Giovedì ho avuto l'ultimo controllo, nel quale il chirurgo ha affermato che potevo togliermi il tutore perché il dito era guarito. Mi ha messo comunque un tutore ( più largo ) per ripararlo da eventuali colpi. Il giorno dopo (13/04/2012) durante la mattinata, il tutore mi è caduto ( a causa del tutore troppo largo ) e anche durante il pomeriggio cadeva di continuo. Questa sera ho tolto il tutore e ho teso le dita per vedere se il dito era rimasto dritto come il giorno dell'ultima visita (12/04) e invece è tornato incurvato sebbene tutto questo tempo di iper estensione! Mi affido a voi esperti per sapere cosa dovrei fare. Grazie dell'attenzione e delle vostre risposte.
Cordiali Saluti
Antonella Gaspari
[#2]
Ex utente
Mi scusi Dottore, ma per una svista ho scritto 2010 invece di 2011. Spero cambi qualcosa, poiché tenere il dito così è improponibile a causa del continuo dolore. Lei comunque consiglia di utilizzare il filo di K. In una prossima ed eventuale operazione?
Grazie della pazienza,
Cordiali saluti
Grazie della pazienza,
Cordiali saluti
[#3]
Ex utente
Mi scusi Dottore, ma per una svista ho scritto 2010 invece di 2011. Spero cambi qualcosa, poiché tenere il dito così è improponibile a causa del continuo dolore. Lei comunque consiglia di utilizzare il filo di K. In una prossima ed eventuale operazione?
Grazie della pazienza,
Cordiali saluti
Grazie della pazienza,
Cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
purtroppo la situazione va di male in peggio! Il dito risulta ancora molto incurvato e i dolori nel sollevare oggetti o nel piegare la falange sono tuttora presenti. Mi sono recata nuovamente dal medico di famiglia, il quale ha notato subito che il dito stava 'rigettando' il corpo estraneo, cioè l'ancoretta della mia prima operazione: il dottore mi ha 'spurgato' il dito con un ago, rimuovendo tutto il pus e l'infezione che si era creata e mi ha consigliato di applicare Betadine. Il dito è tuttora annerito nel punto in cui mi hanno operata, l'unghia presenta dislivelli e alla base della stessa, ogni giorno, si crea una crosticina molle. Inoltre ho un buco posto nel centro esatto della falange, da cui spunta un filo di stoffa dalla pelle. Il chirurgo mi aveva avvertita che quel filo teneva ferma l'ancoretta, ma il medico di famiglia ha notato che l'ancoretta non è stata fissata bene. Avendo 19 anni, temo che un'altra operazione possa peggiorare la situazione e arrecarmi ancora più dolore. Lei pensa che con un'operazione con utilizzo di filo di K. la situazione possa migliorare oppure il tendine si è già ''abituato'' a questa situazione e corro il rischio che il dito mi rimanga in questa posizione?
La ringrazio infinitamente della sua pazienza.
Cordiali Saluti.
purtroppo la situazione va di male in peggio! Il dito risulta ancora molto incurvato e i dolori nel sollevare oggetti o nel piegare la falange sono tuttora presenti. Mi sono recata nuovamente dal medico di famiglia, il quale ha notato subito che il dito stava 'rigettando' il corpo estraneo, cioè l'ancoretta della mia prima operazione: il dottore mi ha 'spurgato' il dito con un ago, rimuovendo tutto il pus e l'infezione che si era creata e mi ha consigliato di applicare Betadine. Il dito è tuttora annerito nel punto in cui mi hanno operata, l'unghia presenta dislivelli e alla base della stessa, ogni giorno, si crea una crosticina molle. Inoltre ho un buco posto nel centro esatto della falange, da cui spunta un filo di stoffa dalla pelle. Il chirurgo mi aveva avvertita che quel filo teneva ferma l'ancoretta, ma il medico di famiglia ha notato che l'ancoretta non è stata fissata bene. Avendo 19 anni, temo che un'altra operazione possa peggiorare la situazione e arrecarmi ancora più dolore. Lei pensa che con un'operazione con utilizzo di filo di K. la situazione possa migliorare oppure il tendine si è già ''abituato'' a questa situazione e corro il rischio che il dito mi rimanga in questa posizione?
La ringrazio infinitamente della sua pazienza.
Cordiali Saluti.
[#6]
Gentile Signora,
mi spiace sentire che a distanza di 2 anni (dico bene ?) continua ad avere tanti problemi.
Personalmente (ma questa è una mia opinione personale) sono contrario alle micro-ancorette in quella sede, in quanto lo spessore dei tessuti molli dorsalmente all'ultima articolazione è estremamente modesto e mal si concilia con qualcosa che ha una sia pur minima dimensione (ancoretta).
Tanto più che non esisteva il frammentino osseo (lei ha detto che è stato rimosso), si poteva tentare una tenorrafia semplice.
In ogni caso, è ovvio che a questo punto va eliminata la causa dell'infezione ricorrente, cioè il corpo estraneo.
Buon pomeriggio.
mi spiace sentire che a distanza di 2 anni (dico bene ?) continua ad avere tanti problemi.
Personalmente (ma questa è una mia opinione personale) sono contrario alle micro-ancorette in quella sede, in quanto lo spessore dei tessuti molli dorsalmente all'ultima articolazione è estremamente modesto e mal si concilia con qualcosa che ha una sia pur minima dimensione (ancoretta).
Tanto più che non esisteva il frammentino osseo (lei ha detto che è stato rimosso), si poteva tentare una tenorrafia semplice.
In ogni caso, è ovvio che a questo punto va eliminata la causa dell'infezione ricorrente, cioè il corpo estraneo.
Buon pomeriggio.
[#7]
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
4 giorni fa mi sono ri-operata. Purtroppo il chirurgo ha dovuto bloccare la falange distale, poichè non ha trovato abbastanza tendine. Ha utilizzato anche il filo di Kirschner. Le scrivo per chiederle se a questo punto, la falange distale mi arrecherà limitazioni nelle azioni quotidiane, ma soprattutto in ambito sportivo, più precisamente equestre. Sono molto preoccupata, tant'è che non riesco ad essere positiva e credo che questo possa portare complicazioni nella guarigione del dito.
Cordiali Saluti e Buon pomeriggio.
4 giorni fa mi sono ri-operata. Purtroppo il chirurgo ha dovuto bloccare la falange distale, poichè non ha trovato abbastanza tendine. Ha utilizzato anche il filo di Kirschner. Le scrivo per chiederle se a questo punto, la falange distale mi arrecherà limitazioni nelle azioni quotidiane, ma soprattutto in ambito sportivo, più precisamente equestre. Sono molto preoccupata, tant'è che non riesco ad essere positiva e credo che questo possa portare complicazioni nella guarigione del dito.
Cordiali Saluti e Buon pomeriggio.
[#12]
Il blocco (artrodesi) in estensione la facciamo solo quando è temporanea, ai fini della riparazione del tendine estensone (per detendere al massimo la tenorrafia), mentre se si opta per un intervento di artrodesi definitiva (in caso di artrosi della IFD oppure qualora il tendine non è più utilizzabile), è più opportuno (a mio parere) dare un atteggiamento in lieve flessione della 3a falange, al fine di consentire una presa migliore quando si flettono le dita, anche se è meno bello da vedere con le dita in estensione completa.
[#13]
Ex utente
Spero vivamente che abbiano scelto di fletterlo lievemente, anche se, da quanto mi ha detto il chirurgo alla visita pre-operatoria, ho capito che avrebbe operato per avere il dito completamente dritto. Tuttavia, alla visita, nessuno mi ha avvertito di queste due possibilità, quindi le chiedo cortesemente: se l'artrodesi fosse in estensione, è possibile dare un'atteggiamento di flessione? Inoltre ricordo che il chirurgo, sempre a questa visita, mi spiegava che avere il dito in flessione e sentirlo arrivare subito al palmo della mano nel momento in cui chiudevo le dita prima di tutte le altre, poteva essere molto fastidioso. Quindi è probabile che sia stata fatta l'artrodesi in estensione.Spero vivamente che non vi sia la necessità di una terza operazione, poichè ho avuto delle complicazioni con il plesso ascellare, dove mi sono stati fatte 13 iniezioni.
Grazie mille per le tempestive risposte
Grazie mille per le tempestive risposte
[#14]
Il blocco (artrodesi) in estensione la facciamo solo quando è temporanea, ai fini della riparazione del tendine estensone (per detendere al massimo la tenorrafia), mentre se si opta per un intervento di artrodesi definitiva (in caso di artrosi della IFD oppure qualora il tendine non è più utilizzabile), è più opportuno (a mio parere) dare un atteggiamento in lieve flessione della 3a falange, al fine di consentire una presa migliore quando si flettono le dita, anche se è meno bello da vedere con le dita in estensione completa.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 6.4k visite dal 14/04/2012.
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