Tenorrafia in lesione flessore lungo pollice in bambino
Buonasera sono mamma di una bimba di 2 anni e mezzo che il 12-12-2015 in seguito a una ferita da taglio a livello della falange prossimale del pollice sn ha subito un lacerazione con perdita di sostanza del tendine flessore lungo. La bambina è stata così sottoposta ad intervento di tenorrafia con pull out in urgenza (a circa 6 ore dall' evento traumatico) e successiva immobilizzazione in valva gessata x 30gg. Dal 12 gennaio abbiamo iniziato lo svezzamento dalla valva e la fisioterapia o almeno abbiamo tentato...la bambina infatti ha avuto e ha a tutt'oggi difficoltà sia a stare senza la protezione del gesso che a farsi manipolare e così la mia impressione è che siamo molto indietro rispetto al programma riabilitativo che ci ha fornito l' Ospedale alla dimissione. Finora le sedute dal fisioterapista sono state a mio avviso poco proficue nel senso che è riuscito ben raramente a toccare il dito interessato e di mobilizzazione passiva ne ho vista ben poca per non parlare del massaggio sulla cicatrice...è pressoché impossibile andare oltre ad un leggero e fugace tentativo di spalmare un velo di crema. Capisco che trattandosi di una bambina così piccola peraltro traumatizzata sia quasi scontato incontrare queste difficoltà ma, avendo letto da più parti l'importanza della mobilizzazione precoce e di come i processi riparativi nei bambini siano più veloci ed esuberanti, la mia preoccupazione è che la probabilità di incorrere in complicanze da aderenze sia già elevata. È troppo presto per fasciarsi la testa o nei bambini queste problematiche collaborative inficiano spesso la guarigione? Mi piacerebbe avere l'opinione di qualcuno sul decorso di questo genere di lesioni nei pazienti così piccoli che ho avuto l' impressione non essere proprio all'ordine del giorno sia nel Rep di chirurgia della mano che in quello riabilitativo. Grazie a chi saprà chiarirmi un po' le idee.
[#1]
Gentile Signora,
effettivamente non è un caso semplice, anche da interpretare.
Certamente, dopo un mese e mezzo, già esistono le aderenze.
Vanno fatti tutti i tentativi per mobilizzare, almeno passivamente il dito, in modo da scongiurare perlomeno la rigidità articolare.
Non bisogna fermarsi appena la bimba si lamente: così facendo, non si può fare alcuna terapia efficace.
Buona giornata.
effettivamente non è un caso semplice, anche da interpretare.
Certamente, dopo un mese e mezzo, già esistono le aderenze.
Vanno fatti tutti i tentativi per mobilizzare, almeno passivamente il dito, in modo da scongiurare perlomeno la rigidità articolare.
Non bisogna fermarsi appena la bimba si lamente: così facendo, non si può fare alcuna terapia efficace.
Buona giornata.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 30/01/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.