Flessore profondo
Buongiorno nel mese di dicembre mi sono provocato uno sguantamento al polpastrello del terzo dito. Giunto in pronto soccorso latentando dolori dorsali dello stesso dito e la non completa flessione, il medico una volta anestetizato il dito diceva di chiudere ed aprire lo stesso, ma essendo addormentato gli rispondevo che non riuscivo a tale operazione. Una volta suturata la ferita mi inviava ad effettuare ex. Successivamente venivo dimesso.
Dopo 3 giorni a visita di controllo presente un altro medico facevo presente indolenzimento del dorso del dito e che non riuscivo a riflettere in chiusura la falange, lo stesso rispondeva che era normale dopo un taglio del genere in quanto avevo reciso i vasi sanguigni del polpastrello. Dopo ulteriori 4 giorni a visita di controllo lamentavo con altro medico gli stessi problemi e lo stesso mi faceva effettuare un'ecografia carattere urgente con presunto taglio del tendine.
L'ecografia effettuata a distanza di 19 giorni dallo sguantamento riferiva che il flessore profondo era reciso e a visione il medico prescriveva intervento chirurgico che è stato effettuato 45 gg dopo lo sbiancamento iniziale. A distanza di 29 gg dopo l'intervento, durante una visita di controllo e lamentando che il pull-out inserito sul polpastrello era inclinato il medico ha deciso di toglierlo. Dopo il taglio del punto che teneva collegato il tendine, lo stesso si è staccato nuovamente.
Domanda:
se il medico iniziale avesse esplorato in sguantamento iniziale e resosi conto della recisione del tendine ed intervenuto nell'immediatezza si sarebbe ottenuta una guarigione del tendine? Anche perche in fase di intervento dopo 45 giorni, il medico ha dovuto tagliare il tendine in entrambi le parti per poterlo pulire dalle aderenze cellulari formatasi per cucire le due estremità.
Grazie rimango in attesa
Dopo 3 giorni a visita di controllo presente un altro medico facevo presente indolenzimento del dorso del dito e che non riuscivo a riflettere in chiusura la falange, lo stesso rispondeva che era normale dopo un taglio del genere in quanto avevo reciso i vasi sanguigni del polpastrello. Dopo ulteriori 4 giorni a visita di controllo lamentavo con altro medico gli stessi problemi e lo stesso mi faceva effettuare un'ecografia carattere urgente con presunto taglio del tendine.
L'ecografia effettuata a distanza di 19 giorni dallo sguantamento riferiva che il flessore profondo era reciso e a visione il medico prescriveva intervento chirurgico che è stato effettuato 45 gg dopo lo sbiancamento iniziale. A distanza di 29 gg dopo l'intervento, durante una visita di controllo e lamentando che il pull-out inserito sul polpastrello era inclinato il medico ha deciso di toglierlo. Dopo il taglio del punto che teneva collegato il tendine, lo stesso si è staccato nuovamente.
Domanda:
se il medico iniziale avesse esplorato in sguantamento iniziale e resosi conto della recisione del tendine ed intervenuto nell'immediatezza si sarebbe ottenuta una guarigione del tendine? Anche perche in fase di intervento dopo 45 giorni, il medico ha dovuto tagliare il tendine in entrambi le parti per poterlo pulire dalle aderenze cellulari formatasi per cucire le due estremità.
Grazie rimango in attesa
[#1]
Gentile Utente,
inutile soffermarci sul "senno del poi" ma conviene soffermarci sulla attuale condizione clinica. Non mi è chiaro se attualmente il FDP è correttamente inserito alla falange distale e sta procedendo con la fisioterapia o altro?
Cordialmente,
inutile soffermarci sul "senno del poi" ma conviene soffermarci sulla attuale condizione clinica. Non mi è chiaro se attualmente il FDP è correttamente inserito alla falange distale e sta procedendo con la fisioterapia o altro?
Cordialmente,
Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com
[#2]
Ex utente
Buongiorno, ad ultima visita di controllo il quadro è il seguente:
Il paziente riferisce ferita LC terzo dito mano sinistra con lesione fdp viene seguito pull-out presso altra sede con successiva rottura clinicamente FDS valido cute volare terzo dito distrofica con parestesia e ipoestesia edema locale si illustra l'assenza di indicazione chirurgica rivalutazione clinica a distanza di almeno sei mesi dopo aver svolto esercizi di mobilizzazione attiva e passiva al fine di decidere se indicata altro Dip terzo dito mano sinistra in atteggiamento funzionale ed eventuale asportazione del moncone prossimale delle fdp al momento retratto nella posizione prossimale dp1
Grazie
Il paziente riferisce ferita LC terzo dito mano sinistra con lesione fdp viene seguito pull-out presso altra sede con successiva rottura clinicamente FDS valido cute volare terzo dito distrofica con parestesia e ipoestesia edema locale si illustra l'assenza di indicazione chirurgica rivalutazione clinica a distanza di almeno sei mesi dopo aver svolto esercizi di mobilizzazione attiva e passiva al fine di decidere se indicata altro Dip terzo dito mano sinistra in atteggiamento funzionale ed eventuale asportazione del moncone prossimale delle fdp al momento retratto nella posizione prossimale dp1
Grazie
[#4]
Ex utente
In effetti l'ultuma visita e stata effettuata presso il policlinico di Modena ed ha relazionato quanto trascritto in precedenza.
Allo stato di fatto la domanda principale è:
se il medico avesse effettuato con scrupolosita' un'esplorazione approdondita per valutare il taglio del tendine, ed intervenuto nell'imediatezza Si sarebbe potuto ottenere un risultato ottimale?
Allo stato di fatto la domanda principale è:
se il medico avesse effettuato con scrupolosita' un'esplorazione approdondita per valutare il taglio del tendine, ed intervenuto nell'imediatezza Si sarebbe potuto ottenere un risultato ottimale?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 653 visite dal 15/03/2018.
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