Rizoartrosi

Salve a tutti, mi scuso a prescindere data l'ignoranza in materia.
Ho da una quindicina di giorni un indolensimento alla "nocca?
" Sx del pollice che se premo portandolo verso il palmo della mano sento un indolensimento come se stessi premendo su un livido, e se afferro un oggetto come una bottiglia d'acqua o devo svitare un barattolo sento questo indolenzimento...Ho fatto oggi la radiografia alla mano sx per capire la problematica, ma da ciò che ho letto penso che sia rizoartrosi... detto questo vi pongo il mio dubbio da ignorante.
Ho letto che per la rizoartrosi esiste la terapia conservativa è quella chirurgica, ma se il problema è degenerativo perchè fare la terapia conservativa quando il problema potrebbe essere tagliato a monte dato che prima si interviene chirurgicamente e meno osso verrebbe tagliato ritornando così, con le dovute terapie, alla normalità?
Nel mio caso ho 32 anni e dopo aver conseguito l'esame di solfeggio non vorrei fermarmi senza poter suonare lo strumento come il piano... Da precisare che la colpa è mia riguardo questa situazione: vita sedentaria, dormire poco e in orari inaccettabili, e uso assiduo del controller per consolledel controller.
Magari avrei potuto fermarmi prima che accadesse questo...sono stato stupido e ignorante, lo so...Spero che qualcuno di voi mi dia un briciolo di speranza, grazie ancora e buona giornata a tutti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Premesso che le terapie conservative sono quelle incruente, cioè non chirurgiche (farmaci, terapie fisiche, infiltrazioni, tutori, ecc), per sapere se un caso è chirurgico è indispensabile aver visitato il paziente e aver visto le radiografie, tenendo presente che ben difficilmente dopo un intervento si torna "alla normalità" (come sembra che lei intenda) e che comunque si ricorre a esso solo quando tutte le terapie conservative non riescono a ottenere un beneficio. Nel dubbio, consulti un chirurgo della mano per chiarire bene la reale situazione e sapere cosa si può fare
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

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