Dolore persistente post-iniezione: ascesso, necrosi o nervo?

Buonasera,

Dopo una iniezione di Voltaren e muscoril 10 giorni fa, ho ancora un forte dolore pungente e urente nella sede di iniezione, non ho segni di rossore ma un forte dolore interno che da oggi è peggiorato e diventato più esteso, non solo nella sede di iniezione dove ho un piccolo bozzo sotto pelle di circa 3/4 cm.


Volevo chiedervi se a distanza di così tanti giorni sia possibile un ascesso o necrosi, o magari se sia più plausibile un danno ad un nervo.


Ho cominciato a preoccuparmi perché questo dolore e fitte ce l’ho anche a riposo.


Volevo chiedere come comportarmi e che accertamenti fare, e se in caso sia necessario un antibiotico.


Grazie mille
Buona serata
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Il dolore persistente e crescente a distanza di 10 giorni dall'iniezione, accompagnato da un piccolo bozzo e fitte anche a riposo, solleva preoccupazioni. È necessario valutare diverse possibilità.
- Ascesso: Sebbene non ci sia rossore evidente, un ascesso subdermico può formarsi anche senza segni esterni eclatanti. Il dolore interno, il bozzo e l'estensione del dolore suggeriscono questa possibilità.
- Necrosi: La necrosi dei tessuti sottocutanei è rara dopo iniezioni intramuscolari, ma possibile, soprattutto con farmaci irritanti. Il dolore intenso e persistente potrebbe indicarla.
- Danno Nervoso: L'iniezione intramuscolare può occasionalmente irritare o danneggiare un nervo superficiale o profondo, causando dolore (neuropatico), parestesie o formicolio. Tuttavia, il bozzo e l'estensione del dolore rendono meno probabile questa diagnosi isolata.
Comportamento e Accertamenti:
- Consulto Medico: Data la persistenza e l'aggravamento dei sintomi, è fondamentale consultare immediatamente un medico (medico curante, medico di guardia, o specialista).
- Esame Obiettivo: Il medico eseguirà un esame obiettivo accurato della zona, valutando le dimensioni, la consistenza del bozzo, la presenza di calore, rossore (anche minimo) e sensibilità.
- Ecografia: L'ecografia è l'esame di imaging più indicato per valutare la presenza di raccolte fluide (ascessi), lesioni dei tessuti molli o anomalie vascolari nella sede dell'iniezione.
- Esami del Sangue: Potrebbero essere richiesti esami del sangue (es. emocromo, PCR) per valutare eventuali segni di infezione o infiammazione.
Antibiotici: L'uso di antibiotici dipenderà dalla diagnosi. Se si conferma un ascesso, potrebbe essere necessario il drenaggio chirurgico e/o terapia antibiotica. Se si tratta di una reazione infiammatoria non infettiva, gli antibiotici non sono indicati. La decisione spetta al medico dopo aver effettuato gli accertamenti necessari.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
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