Ernia (crurale o inguinale) a rischio di strozzamento?
Ho 31 anni e da ca. 3 mesi accuso dolore (di moderata-grave intensità) in zona sovrapubica dx (2 cm al di sotto di una cicatrice di una laparoscopia (fatta 16 anni fa per togliere una cisti ovarica ritorta) fattami in aggiunta alle 3 solite perchè mi avevano intaccato una vena) che si estende lungo l'interno della gamba o sale verso il rene. Ho nausea e febbricola (tra 36.9 e 37.3).
Ho eseguito analisi del sangue profilo C: tutto nella norma + la PCR che rasenta lo zero; eco ai reni: negativa; eco alle anse intestinali: negativa a meno di una punta d'ernia (presunta crurale).
Il chirurgo mi ha consigliato di aspettare che l'ernia cresca prima di operarla in modo da capire bene se è crurale o inguinale ma il dolore che ho è insopportabile e non mi permette di fare una vita normale.
Mi chiedo: può una punta d'ernia dare tutto il dolore che ho? E la nausea e la febbricola? E poi, che rischio c'è che l'ernia si strozzi? (sono terrorizzata da questa eventualità).
Aspetto con ansia il vs punto di vista.
Grazie infinite.
Ho eseguito analisi del sangue profilo C: tutto nella norma + la PCR che rasenta lo zero; eco ai reni: negativa; eco alle anse intestinali: negativa a meno di una punta d'ernia (presunta crurale).
Il chirurgo mi ha consigliato di aspettare che l'ernia cresca prima di operarla in modo da capire bene se è crurale o inguinale ma il dolore che ho è insopportabile e non mi permette di fare una vita normale.
Mi chiedo: può una punta d'ernia dare tutto il dolore che ho? E la nausea e la febbricola? E poi, che rischio c'è che l'ernia si strozzi? (sono terrorizzata da questa eventualità).
Aspetto con ansia il vs punto di vista.
Grazie infinite.
[#1]
gentile utente,
lei certamente conosce i limiti di una valutazione a distanza.
non mi sembra, in linea teorica, possa esserci una relazione tra l'ernia e la febricola e la nausea.
l'unico modo per scongiurare la possibilità di una complicanza dell'ernia è il suo trattamento.
personalmente, soprattutto nelle persone giovani consiglio il trattamento non d'urgenza ma senza aspettare troppo tempo.
non ho capito però se la tumefazione è in corrispondenza della precedente incisione (laparoscopia) o se è in altra posizione.
cordiali saluti.
lei certamente conosce i limiti di una valutazione a distanza.
non mi sembra, in linea teorica, possa esserci una relazione tra l'ernia e la febricola e la nausea.
l'unico modo per scongiurare la possibilità di una complicanza dell'ernia è il suo trattamento.
personalmente, soprattutto nelle persone giovani consiglio il trattamento non d'urgenza ma senza aspettare troppo tempo.
non ho capito però se la tumefazione è in corrispondenza della precedente incisione (laparoscopia) o se è in altra posizione.
cordiali saluti.
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Gentile dott. Catani,
la ringrazio infinitamente per la sua risposta.
La tumefazione si tocca ca. 2 centimetri al di sotto del taglietto della laparoscopia quindi non è in corrispondenza della precedente incisione.
Intuisco bene che una punta d'ernia, se non spiega febricola e nausa, può invece dare dolori anche molto forti?
So che a distanza è difficile dare indicazioni ma la mia grande paura è uno strozzamento dell'ernia. Dall'ecografia cute e sottocute si è visto che un'ansa intestinale si insinua nel sacco peritoneale erniario quando contraggo i muscoli addominali. Ho ricevuto opinioni discordanti in merito alla probabilità di strozzamento della mia ernia (valutata in prima ipotesi di tipo crurale). Qualcuno mi ha detto che è quella che più facilmente si strozza altri mi han detto che essendo ancora piccola è improbabile che si strozzi. Mi farebbe molto piacere ricevere il suo punto di vista in merito a tale questione.
Grazie mille.
Cordiali saluti
la ringrazio infinitamente per la sua risposta.
La tumefazione si tocca ca. 2 centimetri al di sotto del taglietto della laparoscopia quindi non è in corrispondenza della precedente incisione.
Intuisco bene che una punta d'ernia, se non spiega febricola e nausa, può invece dare dolori anche molto forti?
So che a distanza è difficile dare indicazioni ma la mia grande paura è uno strozzamento dell'ernia. Dall'ecografia cute e sottocute si è visto che un'ansa intestinale si insinua nel sacco peritoneale erniario quando contraggo i muscoli addominali. Ho ricevuto opinioni discordanti in merito alla probabilità di strozzamento della mia ernia (valutata in prima ipotesi di tipo crurale). Qualcuno mi ha detto che è quella che più facilmente si strozza altri mi han detto che essendo ancora piccola è improbabile che si strozzi. Mi farebbe molto piacere ricevere il suo punto di vista in merito a tale questione.
Grazie mille.
Cordiali saluti
[#3]
gentile utente,
sono vere tutte quelle possibilità enunciate da lei. le devo però confermare che l'unica possibilità per non avere le complicanze dell'ernia è farsi operare. di certo non ho scoperto l'acqua calda!.
non è escluso visto l'estrema vicinanza tra la ferita dell'accesso laparoscopico e la tumefazione da lei descritta che potrebbe essere una ernia postoperatoria (laparocele) soprattutto se l'accesso utilizzato ha ospitato un trocar da 10-12mm.
cordiali saluti
sono vere tutte quelle possibilità enunciate da lei. le devo però confermare che l'unica possibilità per non avere le complicanze dell'ernia è farsi operare. di certo non ho scoperto l'acqua calda!.
non è escluso visto l'estrema vicinanza tra la ferita dell'accesso laparoscopico e la tumefazione da lei descritta che potrebbe essere una ernia postoperatoria (laparocele) soprattutto se l'accesso utilizzato ha ospitato un trocar da 10-12mm.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.9k visite dal 03/12/2010.
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