Fistola sacro coccigea

uN SALUTO AI MEDICI DELLO STAFF,

la mia situazione è la seguente: circa 6 anni fa ho scoperto casualmente i avere una fistola sacro coccigea, in quanto in una partita di calcio mi è arrivata una pallonata proprio suyll'osso sacro faendola infiammare! forse ce l'avevo anche da piu tempo, ma a parte qualhe breve episodio infiammatorio di lieve entità (infatti i buchini per spurgare ci sono!)non mi ah mai dato grossi problemi! recentemente però mi si è reinfiammata e stranamente non ho trovato pus nelle mutande, quindi non sta spurtgando, avendo problemi e grossi fastidi e dolori a star seduti, mi son recato al mpronto soccorso e successivamente (sempre tramite PS) a fare un'altra visita l'indomani mattina in regime ambulatoriale, e hanno detto che dato ch i buchi ci sono, non occorre incidere, mi è stato prescritto solo gentalyn pomata e antibiotico augmentin x bocca!

Ho un po' di timore a farmela operare in quanto ho visto conoscenti cche dopo essersi sottoposti all'intervento hanno avuto recidive!

mi sono tuttavia documentato a riuguardo e ho visto che ci sono due tecniche, quelal aperta e quella chiusa...la prima piu dolorosa ma meno recidivante, la secona il contrario (cosi stava scritto almeno!)le mie domanse sn le seguienti:

1) anzitutto se la terapia datami x questa infiammazione è corretta (so stato 3 gg fa al ps e tuttora il dolre va oian pioano sparendo ma sento la zona sacro-coccigea molto "dura" al tatto!

2)mi potete spiegare in base a cosa un chirurgo decide quale tecnica adottare x l'operazione della fistola??se (come presumo) le conosce entram,be, fa "segliere" al paziente? o sul momento decide in base alla grandezza e ramificazione delal fistola? ci sn fistole (magari grosse e molto ramificate)che possono essere trattate solo con tecnica aperta e non chiusa?

3)questa è una cosa particolare, l'ho detyto anche al medio del pronto soccorso....ho la sensazione (ma nn saprei dire se è vero o no) che a volte quando emetto aria dall'intestino, esca un po' anche da uno dei buchi della fistola....ho letto che a differenza delle perianali, le fistole sacro-coccigee, non fistolizzano quasi mai nello sfintere, ma questa cosa invece è sintomo che possa essee ramificata nello sfintere? (un paio mdi volte mi è capitato di osservare del muco nelle feci, ma questo puo dipendere da tante cose nn so se ricondurlo alla fistola sacro-coccigea) mi hanno consigliato una rettoscopia diagnostica... se fosse fistolizzata nello sfintere anale, l'operazione divenbta molto piu complessa e il post operatorio piu lungo? grazie!


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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
1) la terapia ntibiotica puo' aiutare a superare la fase acuta ma la terapia definitva è comunque l'asportazione

2)la scelta viene fatta dal chirurgo al momento dell' intervento in base alla situazione locale

3) fistole perianali e pilonidali sono due patologie completamente differenti.Le fistole pilonidali non comunicano mai col retto e le tecniche chirurgiche sono completamente diverse

Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
per rispondere esaustivamente alle sue domande è necessaria una visita.
La scelta della tecnica avviene in funzione delle condizioni locali e della estensione della cisti.
Se è infiammata non è possibile effettuare una chiusura dopo la sua asportazione. Per tale motivo si prescrive una terapia antibiotica e si effettua una rivalutazione clinica a distanza di tempo.
Nel frattempo è possibile effettuare gli accertamenti endoscopici prescritti per escludere patologie infiammatorie intestinali che potrebbero portare alla formazione di muco nelle feci e di fistole cutanee, che tuttavia non si localizzano in sede sacro-coccigea.

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
La ringrazio dottore, vorrei tornare un attimino sui punti 2 e 3...

per situazione locale (in base alla quale il chirurgo decide quale tecnica operare) che intedne? la profondità e ramificazione della fistola?cioè se è molto profonda e ramificata si procede con tecnica aperta? o ci sono altri parametri'- mgiusto x avere un quadro piu chiaro...

è spiegabile il fenomeno (che ripeto può anche essere un'impressione mia), che l'aria intestinale a volte possa usscire da un buco della fistola (ch mi è stato detto essere sacrococcigea)?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Non necessariamente, soprattuttto dall' eventuale presenza di infezione attiva in corso che, se estesa, in genere controindica l' utilizzo della tecnica chiusa.

Se la fstola è sacrococcigea, l'aria intestinale non puo' uscirne, quindi puo' essere un' impressione.
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Utente
Utente
La ringrazio dottor Nardacchione, beh io di muco nelle feci raramente l'ho trovato, ma questo non so se ricondurlo alla fistola o comunque a altre patologie infiammatorie (virus intestinali, irritazione del colon), devo ammettere con un po di vergogna che non conduco una vita alimentare molto sana e ricca di verdure, forse peccando di gola abuso un po' troppo di carne rossa!

Quindi se avessi una fistola sacro coccigea collegata col retto (per la famos sensazione di aria intestinale che esce anche da li), sarei un caso piu unico che raro?

che la fistola quando è ionfiammata non si puo operare con tecnica chiusa l'ho visto sulla pelle di un mio amico, che ha passato un calvario post operatorio di "seconda intenzione"...infatti nn ci penso minimamente a farmela operare in queste condizioni, ora! La grandezza della fistola conta altres' qualcosa?

Grazie ancora!
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Utente
Utente
Grazie ancor dott Favara, la _Sua risposta come quella del §Suo collega il dott NArdacchione mi fa ripensare ancora una volta alla sventurata operazione (nn per l'esito quanto per il dolore e il fastidio post operatorio) di questo mio amico tarantino.... a lui nsi gonfiò tantissimo e gli divenne molto dura, e si operò con tecnica aperta....

a questo punto mi viene da pensare, ci sono dei casi di fistole infiammate che vanno operati per forza (diciamo "quasi d'urgenza"?) o ogni fistola che si infiamma si puo attendere sempre lo scemare dell'infiammazione e programmare un intervento chirurgico non di urgenza, e meno doloroso (tecnica chiusa)?...ora il caso di questo ragazzo non lo ricordo, ma non credo che un paziente possa essere di sua spontanea volontà uin "aspirante suicida" da farsi operare con ascesso presente. Lei che ne pensa?
Rinnovo il ringraziamento per la risposta e la gentilezza dottore!
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Utente
Utente
Ah ne approfitto per dirvi che rispetto a due gg fa (quando è scoppiata) mi fa leggermente meno male, però la sento molto dura al tatto, ancora nn sta spurgando! è preoccupante come cosa?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
L' asceso richiede un incisione drenaggio che non è l'intervento definitivo da programmare in un secondo tempo. Puo' residuare tuttavia un stato infiammatorio importante anche in assenza di ascesso.