Ferita aperta a 9 mesi da intervento laparocele

Mia madre (66 anni), operata nel giugno 2006 per calcoli alla cistifellea asportati con intervento e non con laparoscopia, dopo circa un anno si trova a dover essere rioperata per un intervento di laparocele creatosi a seguito di un cedimento della sutura interna. Le viene inserita una rete di contenimento per evitare che si ripresenti il problema. La ferita dovuta a questo ultimo intervento (eseguito nel giugno 2007) non si rimargina, ma anzi spurga continuamente perchè all'interno è in corso una infezione dovuta presumibilmente all'impianto della rete. Dopo un mese dall'intervento viene prescritta una terapia antibiotica per circa 2 mesi e la medicazione della ferita circa ogni 3-4 giorni (in piena estate), ma la situazione non migliora. Si prospetta infine un ulteriore intervento chirurgico per asportare la rete ma che la riespone al rischio di laparocele.
In ottobre mia madre si rivolge ad un altro chirurgo che la segue scrupolosamente medicandola quotidianamente per circa un mese, poi una volta alla settimana per circa due mesi. Ma nonostante l'ottimismo iniziale la situazione non si risolve e la ferita continua a non chiudersi e a spurgare.
Si riprospetta l'intervento chirurgico anche se il medico non lo ritiene risolutivo proprio per via della predetta infezione interna che tuttora continua a spurgare sangue e liquido. Lui consiglia di tenerla sotto controllo e medicarla sperando che smetta da sola di perdere liquido e si possa quindi intervenire per chiuderla chirurgicamente, senza asportare la rete contenitiva.
Allo stato attuale mia madre non segue alcun tipo di terapia se non la medicazione locale che esegue da sola tutti i giorni, e l'assunzione di integratori naturali per l'eliminazione delle tossine.
Vorrei, se possibile, il Vostro parere su questa situazione, anche per poter capire se sia davvero l'unica strada possibile, per ovviare ad un intervento che pare poco utile, tenere una ferita aperta ed aspettare che guarisca da sola l'infezione interna che la origina.
Scusate i termini semplici che uso ma ho cercato di rendere chiara la situazione.
Vi ringrazio tantissimo, sperando che possiate darci qualche chiarimento.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Purtroppo e' una situazione che si verifica con una certa frequenza.Mi sembra sia stato fatto tutto correttamente, in questi caso le parole chiave sono: prudenza e pazienza. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Gentile Dott. Favara, anzitutto la ringrazio per aver risposto alla mia richiesta e vorrei, se possibile, chiederle un chiarimento su cosa le pare più consigliabile fare:
- aspettare che la ferita smetta da sola di spurgare, e quanto tempo potrebbe occorrere per questo? Quanto tempo è, eventualmente, consigliabile tenere la ferita in queste condizioni, pur medicandola tutti i giorni?
- oppure intervenire e chiuderla con un intervento; e in questo caso a cosa si può andare incontro con l'infezione interna ancora in corso?
- ed eliminando eventualmente la rete contenitiva, che possibilità ci sono che si ricrei il laparocele?
Le chiedo scusa per questo interrogatorio, ma davvero mia mamma non sa cosa decidere; del resto è un pò difficile rassegnarsi ed aspettare che la situazione si risolva da sola dopo tanti mesi dall'intervento che l'ha causata.
- Ancora grazie per l'attenzione che vorrà dedicarci.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Capisco la preoccupazione, tuttavia a queste ultime domande puo' rispondere solo chi cura personalmente la signora ed e' in grado di valutare il caso specifico. Auguri!
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Utente
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Grazie comunque per il suo interessamento.
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