Il laparocele si ripresenterà considerando anche il fatto che nel frattempo sono aumentata
Nel 1999 ho subito un intervento per l'asportazione di polipi all'intestino. Poco dopo intorno alla cicatrice si sono presentate delle protuberanze:laparocele, probabilmente, e questo è un mio pensiero, perchè nell'immediato post operatorio il sondino non ha aspirato nulla e quindi sono stata colta da vomito insistente e copioso. Nel 2000 mi sottopongo a nuovo intervento per l'inserimento di una rete addominale. A Settembre 2007 mi accorgo di avere dei rigonfiamenti addominali e poco dopo si crea un piccolo foro cutaneo da cui fuoriesce del siero. Il chirurgo mi dice che può passare ma ci vuole molto tempo. Ad oggi la situazione non si è risolta, anzi ho dovuto più volte fare delle incisioni per fare uscire il liquido in quanto il foro iniziale si era richiuso. Non resta che togliere la rete (sono in lista di attesa da molti mesi), ma sicuramente il laparocele si ripresenterà considerando anche il fatto che nel frattempo sono aumentata di peso e ho un addome voluminoso e molto adiposo. Nel frattempo ho scoperto che presto dovrò sostituire una valvola aortica e il cardiochirurgo non potrà intervenire se prima la situazione di infezione latente a livello addominale non verrà sistemata. MI CHIEDO: NON è POSSIBILE SOSTUTUIRE LA RETE VECCHIA CON UNA DI NUOVA GENERAZIONE (SEMI ASSORBIBILE?)NELLO STESSO INTERVENTO VISTO CHE TOGLIENDOLA MI SI RIPRESENTERA' LO STESSO PROBLEMA ? E COMUNQUE, CHE CONSIGLIO MI PUO' DARE? GRAZIE.
[#1]
Tutte le indicazioni che le sono state fornite e che Lei ci riferisce mi sembrano corrette e condivisibili.
L'impiego di reti semiassorbibili, soluzione che evidentemente già Le hanno prospettata, limita ma non elimina del tutto il rischio di infezione.
L'impiego di reti semiassorbibili, soluzione che evidentemente già Le hanno prospettata, limita ma non elimina del tutto il rischio di infezione.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
Quindi esclude la possibilità di sostituire la rete, con una di materiale diverso, perchè sicuramente si ripresenterà una situazione di rigetto? Senza la rete si può convivere con il laparocele? Con quali accorgimenti? In occasione dell'intervento di rimozione della rete si può provare a "riparare" il laparocele, che credo sia a livello della parete muscolare, con qualche tecnica di sutura particolare?
Grazie mille della disponibilità e del sollecito riscontro.
Buon lavoro
Grazie mille della disponibilità e del sollecito riscontro.
Buon lavoro
[#3]
I fenomeni che descrive, tutt'altro che rari, non sono dovuti a un "rigetto" della rete quanto piuttosto alla presenza di "sieromi", concamerazioni contenenti siero, che si formano nella "tasca" di alloggiamento della rete a causa di un non sufficiente collabimento dei piani muscolari. Tale condizione può a volte assumere l'andamento di una flogosi settica.
Il posizionamento di una nuova rete in terreno settico espone con elevata probabilità (ma non in maniera assolutamente certa) alla possibilità del perpetuarsi del fenomeno. Ecco la tendenza a tentare, quando possibile, una risoluzione incruenta della complicazione.
Come già accennato è possibile, ma non frequente, che dopo la rimozione di una rete, le condizioni delle strutture muscolari consentano una successiva riparazione senza rete con sufficienti prospettive di successo.
Il posizionamento di una nuova rete in terreno settico espone con elevata probabilità (ma non in maniera assolutamente certa) alla possibilità del perpetuarsi del fenomeno. Ecco la tendenza a tentare, quando possibile, una risoluzione incruenta della complicazione.
Come già accennato è possibile, ma non frequente, che dopo la rimozione di una rete, le condizioni delle strutture muscolari consentano una successiva riparazione senza rete con sufficienti prospettive di successo.
[#4]
Utente
Ringrazio innanzitutto per la rapidissima risposta. La prego di avere la cortesia e la pazienza di voler espormi quale può essere la qualità di vita, i problemi e i rischi, nonchè gli accorgimenti da usare, nella convivenza con il laparocele, visto che sembra essere la soluzione inevitabile dato il quadro generale.
Di nuovo 1000 grazie.
Di nuovo 1000 grazie.
[#5]
La convivenza con un laparocele, specie se di piccole dimensioni, è tollerabile ma non è consigliabile se non in caso di assoluta controindicazione alla sua riparazione.
Nel tempo un laparocele tende ad ingrandirsi restando esposto al rischio di strozzamento o di formazione di aderenze al suo interno.
In casi estremi lo sfiancamento della parete addominale porta ad alterazioni della dinamica respiratoria.
Nel tempo un laparocele tende ad ingrandirsi restando esposto al rischio di strozzamento o di formazione di aderenze al suo interno.
In casi estremi lo sfiancamento della parete addominale porta ad alterazioni della dinamica respiratoria.
[#6]
Utente
Ho appena finito di leggere il suo "un semplice intervento chirurgico".....ora so con certezza perchè non mi è mai passato per la mente di fare il chirurgo!
Ho sempre pensato che siano persone fuori dal comune a poterlo fare.
Apprezzo davvero la sua disponibilità. Magari la ridisturberò strada facendo. Grazie ancora.
Ho sempre pensato che siano persone fuori dal comune a poterlo fare.
Apprezzo davvero la sua disponibilità. Magari la ridisturberò strada facendo. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 21.7k visite dal 18/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.