Il metodo longo nel 2000 ed i problemi

premetto che sono stato oparato alle morroidi con il metodo Longo nel 2000 ed i problemi di ragade li avvevo prima di operarmi e anche ora infatti da settembre ho una grande ragade anale che, dopo aver usato Antrolin crema e i dilatatori di tre misure come mi ha deto il chirurgo che mi ha operato, non vuole saperne di guarire anche perchè solo che salto qualche giorno di terapia torna a sanguinare. Aiutatemi se potete grazie!
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore
se con la terapia prescritta non ottiene i risultati sperati forse sarebbe il caso di valutare, con il collega che la sta seguendo, un trattamento chirurgico da adattare alle sue necessità

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
Grazie della sua risposta ma il mio chirurgo lo vedo demoralizzato nel senso che anche lui si chiede come mai non guarisca e mi ha detto di continuare così come stò facendo ma io ho male e mi condiziona l'umore capisce! Io ho letto che se ne va da sola oppure che non è curabile insomma sembra che pochi ne capiscano qualcosa sulla ragade o forse sulla materia in genere o forse sul metodo come curarla! Siamo nel 2008 e vedo da parte di un chirurgo "perplessità nel trovare il modo giusto per curare una ragade...dico una ragade"...siamo forse fatti in modo diverso ognuno di noi? Cosa mi consigliate?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi permetto di aggiungere a quanto giustamente osservato dal Dott. Nardacchione che condivido in pieno, che la terapia della ragade è da tempo nota, efficace ed adeguata. Non so e non voglio neanche immaginare dove possa avere letto che la ragade non è curabile perchè sarebbe la piuù grossa stupidata che ho sentito negli ultimi tempi.
E' vero che esistono diverse terapie, mediche o chirurgiche con caratteristiche specifiche; compito del bravo medico è scegliere la più adatta in ogni singolo paziente perchè, come giustamente osserva, in effetti non siamo tutti uguali.
In caso di inefficacia della terapia in corso (che spesso è sufficiente ma non sempre e potrebbe non esserlo nel suo caso) e di persistenza della patologia e della sintomatologia, le consiglio di prendere in considerazione eventuali altre terapie ( o accertamenti strumentali) che le verranno proposti dallo specialista che la visiterà.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it