Decorso post operatorio sinus

In data 04 / 01/2020 ho fatto un intervento per la rimozione di una ciste sacrocogicea plurifistolizzata (tenuta per circa un anno e qualche mese in attesa della chiamata dell ospedale) intevento con epidurale e abbastanza invasiva in quanto le fistole erano molto ramificate a detta del chirurgo che mi ha operato avevo un ""cratere"" comunque post operazione con sutura totale (con circa 27 punti) e drenaggio da un punto a parte dopo 7gg mi è stato tolto il drenaggio e all'8 giorno sono stato messo in dimissione protetta e mandato a casa dopo 3 giorni il 13/01 sono tornato per fare la prima delle 3 medicazioni programmate, al momento dell apertura delle garze il chirurgo ha deciso di far saltare qualche punto poiche fuoriusciva del pus dovendo cosi lasciare la ferita aperta inizialmente erano 4 punti con medicazioni a giorni alternati dopo la seconda settimana di medicazioni con lavaggi con acqua ossiginata, fisiologica, aquacel, betodine per i punti e garze mi ritrovo con piu della meta della ferita aperta con continua formazione di pus che piano piano migliora i punti rimasti sono in buone condizioni anche perche messi 20 giorni fa e nella zona meno incanalata e piu superficale la grandezza della cavita è paragonabile alla larghezza di una pallina da tennis all incirca le mie domanda sono quante possibilta di recidive ci sono?
se la parte va in necrosi e non riuscisse a richiudersi come si procedera?
Sarebbe il caso di assunere qualche antibiotico per aiutare la guarigione dell infezione?
E per ultima cosa so che i tempi di guarigione sono lunghi ma essendo trascorso quasi un mese quanti ne dovrebbere rimanere all incirca?

Grazie per la disponibilita e scusate il poema ma questo decorso post operatorio è veramente molto pesante e stressante
Ringrazio in anticipo chi rispondera
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Dr. Benedetto Battaglia Chirurgo generale, Senologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo oncologo, Endocrinochirurgo 48 4
Gen.le utente, da quello che ha scritto posso immaginare che la situazione clinica all’atto operatorio fosse molto complicata ed in questi casi non è raro che le ferite post intervento si complichino; la scelta giusta e far saltare qualche punto, aprire la ferita e farla guarire di seconda intenzione , praticamente farla guarire da sola dal fondo e poi dai margini. Si possono usare diverse tipologie di medicazioni o diversi approcci ma la grandezza e la profondità della ferita sicuramente la impegneranno per due o tre mesi, questo è inevitabile. all’inizio i controlli saranno più ravvicinati per tenere la medicazione più detersa possibile, poi pian piano e con molta pazienza migliorerà, si ridurranno le secrezione ed i maleodori fino alla guarigione.
Utile una copertura antibiotica; utile a volte anche un’automedicazione o una medicazione in più a domicilio, utilissimo l’uso di medicazioni moderne e avanzate.
Cordiali saluti

Dr. Benedetto Battaglia
Chirurgia Generale ed Oncologica
Chirurgia Mininvasiva laparoscopica e robotica
www.benedettobattaglia.it

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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la risposta le scrivo a differenza di 3 settimane e la ferita sembra essere migliorata è sono stati fatti saltare la meta dei punti quasi e il restante si sono chiusi bene e la pelle ha tenuto ho fatto per 2 settimane la medicazione tutti i giorni con inserimento di antibiotico (dopo aver fatto un tampone) adesso è da una settimana che faccio le medicazione 3 volte a settimana e sembra che l infezione sia stata quasi debbellata del tutto e ha detta del chirurgo che fa le medicazione sta cominciado anche a richiudersi.
Adesso riesco a stare seduto per piu tempo e le secrezioni maleodoranti sono finite e non ci sono brutti odori diciamo ma del semplice siero all incira aveva una profondita di 5/6 cm quando è stata aperta.
La mia domanda è quanto tempo ci vorra ancora secondo lei all incirca? E una curiosita se riesco a stare seduto in auto posso portarla o puo recare problemi?
La ringrazio in anticipo