Dolore inguinale
Buonasera, un po' di mesi fa, accusai un dolore dove di solito cresce l'ernia inguinale, dopo un po' sparì.
Circa 1 mese fa mi ritornò, avendo dolori quando mi abbassavo e quando facevo atti dovuti, l'avevo quando mi muovevo e quando alzavo un po' la voce, e anche quando tossivo ma raramente.
Andai da un medico che mi controllo il canale inguinale e mi palpo l'addome e non trovo nulla, in seguito riebbi il dolore e feci un ecografia addominale, tutto apposto pure li, ma dopo questa avevo ancora dolore a volte, allora su consiglio del medico feci esame del sangue per vedere se c'era l'appendice infiammata, ho fatto emocromo VES e PCR, ma nulla. Ho fatto esami delle urine, tutto apposto, ma a volte questo dolore continua a ripresentarsi, ad esempio quando svuoto la vescica avverto delle fitte quando mi muovo e quando mi sforzo, sempre a volte.
Se gentilmente potrei avere un parere da parte di voi medici, buona serata.
Circa 1 mese fa mi ritornò, avendo dolori quando mi abbassavo e quando facevo atti dovuti, l'avevo quando mi muovevo e quando alzavo un po' la voce, e anche quando tossivo ma raramente.
Andai da un medico che mi controllo il canale inguinale e mi palpo l'addome e non trovo nulla, in seguito riebbi il dolore e feci un ecografia addominale, tutto apposto pure li, ma dopo questa avevo ancora dolore a volte, allora su consiglio del medico feci esame del sangue per vedere se c'era l'appendice infiammata, ho fatto emocromo VES e PCR, ma nulla. Ho fatto esami delle urine, tutto apposto, ma a volte questo dolore continua a ripresentarsi, ad esempio quando svuoto la vescica avverto delle fitte quando mi muovo e quando mi sforzo, sempre a volte.
Se gentilmente potrei avere un parere da parte di voi medici, buona serata.
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Gentile Signore, se le visite e le indagini effettuate sono risultate negative, potrebbe trattarsi di una pubalgia. La Sindrome retto-adduttoria, definita più comunemente Pubalgia , è molto diffusa tra gli sportivi. Può colpire, sebbene più raramente, anche chi non pratica sport in modo professionistico e spesso, in questi casi, la causa va ricercata in altri fattori, come gli squilibri posturali. Le cause della Sindrome retto-adduttoria, soprattutto nella forma classica di lesione cronica, vanno ricercate in un sovraccarico funzionale relativo. Non è quindi necessario un elevato livello di sollecitazione, ma può essere sufficiente anche un carico modestamente elevato applicato a una struttura vulnerabile. Le cause meccaniche, di gran lunga le più frequenti, sono in grado di alterare gli equilibri muscolari e tendinei e conseguentemente di rendere più vulnerabili al microtrauma le inserzioni. Scoliosi, iperlordosi, ipolordosi, varismo marcato delle ginocchia, eterometrie degli arti inferiori e patologie a carico dell’articolazione coxo-femorale possono produrre disturbi della meccanica muscolare e tendinea della regione sovra e sottopubica. La terapia conservativa della Pubalgia consiste soprattutto nella correzione di cause meccaniche infiammatore, o eventuali cause flogistiche e metaboliche, attraverso la correzione di posture scorrette, l’uso di rialzi nelle eterometrie, plantari per modificare la distribuzione del carico sugli arti inferiori. A questa viene associato un periodo, più o meno prolungato, di riposo o riduzione del carico, eseguendo esercizi in palestra a catena chiusa o attività in acqua. E’ consigliato evitare in modo assoluto il riposo completo, perché l’inattività provoca, a livello delle strutture tendinee, gli stessi effetti del sovraccarico. Di solito è bene associare un trattamento farmacologico antalgico a base di FANS e/o di steroidi. Nei casi particolarmente resistenti è utile una terapia infiltrativa. Cordialmente Prof. Giorgio Gerunda
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 03/10/2021.
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