Una revisione laparoscopica
Vorrei porre un semplice quesito. In linea generale è possibile, dico ciò per evitare ulteriori anestesie e stop dal lavoro, poter essere sottoposti ad una revisione laparoscopica di aderenze in peritoneo simultaneamente ad un intervento di addominoplastica unito ad un intervento per correggere una ginecomastia?
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile utente,
dopo anni di esperienze con interventi associati in di chirurgia plastica estetica, oggi si cerca di evitare procedure chirurgiche associate grandi per tanti motivi. Sicuramente la chirurgia associata presenta dei vantaggi come il risparmio di tempo e di denaro, ma comporta dei rischi operatori aggiuntivi che non conviene affrontare per fini esclusivamente estetici. E' possibile dunque associare una procedura intra ed extra addominale, dando comunque la priorità a quella intra, nel nostro caso le aderenze, e procedere all'addominoplastica di seguito solo se l'intervento intra-addominale sia stato routinario e senza problemi particolari. Rispetto alla ginecomastia posso dirle che l'approccio completo al suo trattamento prevede non solo la semplice asportazione della ghiandola ma molto spesso anche una liposuzione di rimodelllamento di tutta la regione mammaria.
Distinti saluti
Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
dopo anni di esperienze con interventi associati in di chirurgia plastica estetica, oggi si cerca di evitare procedure chirurgiche associate grandi per tanti motivi. Sicuramente la chirurgia associata presenta dei vantaggi come il risparmio di tempo e di denaro, ma comporta dei rischi operatori aggiuntivi che non conviene affrontare per fini esclusivamente estetici. E' possibile dunque associare una procedura intra ed extra addominale, dando comunque la priorità a quella intra, nel nostro caso le aderenze, e procedere all'addominoplastica di seguito solo se l'intervento intra-addominale sia stato routinario e senza problemi particolari. Rispetto alla ginecomastia posso dirle che l'approccio completo al suo trattamento prevede non solo la semplice asportazione della ghiandola ma molto spesso anche una liposuzione di rimodelllamento di tutta la regione mammaria.
Distinti saluti
Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Bernardi, purtroppo nel mio caso l'addominoplastica non è stata proposta a soli fini estetici ma per via di pregressi interventi la parete ha subito parecchi danni, da una fibrosi disgregata sovra ed intra fasciale, l'obliquo ed il traverso in fascia sx sono "saldati" assieme da esito di un emorragia sottocutanea dopo un intervento di correzione di un laparocele su un ingresso trocars in ipocondrio sx (ebbi una colecistectomia laparoscopica) diastasi dei retti ombelico retratto.
Comprendo che la mia situazione è un poco complessa da spiegare in un forum ma la mia era appunto una domanda in generale.
In sostanza l'unica parte che ha fini unicamente estetici, sebbene mi dia grossi problemi di ordine psicologico, è solamente la ginecomastia che comparve dopo un fortissimo dimagrimento/cachessia nei tre anni in cui la colicistite andò NON diagnosticata, passai da circa 78/80 kg di massa muscolare (andavo in palestra) a 52 kg il giorno dell'intervento d'urgenga (ero andato in pancreatite).
Ora mi ritrovo con un addome che in esiti di MRI mostra il tenue incollato alla parete addominale in sede periombelicale, fibrosi disgregata in parete ed appunto obliquo e traverso incollati in fascia sx.
Tutto ciò è diventato invalidante faccio difficoltà a stare seduto e stare in piedi. Sono in contatto con un plastico al CTO qua a Torino ma vedo che le cose stanno andando per le lunghe...
Il programma è quello di operare facendo una lisi intraperitoneale laparoscopica delle aderenze on zona periombelicale e poi procedere alla addominoplastica per "scollare" le fascie dalla cute e cercare di ridurre la fibrosi sovrafasciale, dopo di che riplicare la muscolatura e tentare di recuperare almeno in parte la funzionalità della parete.
Ciò detto, essendo che il problema si presenta oramai da tempo ed essendo io un libero professionista che nel frattempo non potendo operare ha perso gran parte del proprio portfolio clienti ho anche una oggettiva necessità di ridurre i tempi per poter riprendere la vita lavorativa a discapito dei costi (sto valutando di fare tutto il lavoro chirurgico in sede privata).
In Fede
M. T.
PS Poichè la parte di chirurgia generale è da me facilmente risolvibile, già 3 Vostri colleghi di chirurgia generale si sono dati disponibili a una adesiolisi laparoscopica periombelicale, gradire sapere se alcuni tra voi hanno già avuto esperienze di pazienti simili a me.
Comprendo che la mia situazione è un poco complessa da spiegare in un forum ma la mia era appunto una domanda in generale.
In sostanza l'unica parte che ha fini unicamente estetici, sebbene mi dia grossi problemi di ordine psicologico, è solamente la ginecomastia che comparve dopo un fortissimo dimagrimento/cachessia nei tre anni in cui la colicistite andò NON diagnosticata, passai da circa 78/80 kg di massa muscolare (andavo in palestra) a 52 kg il giorno dell'intervento d'urgenga (ero andato in pancreatite).
Ora mi ritrovo con un addome che in esiti di MRI mostra il tenue incollato alla parete addominale in sede periombelicale, fibrosi disgregata in parete ed appunto obliquo e traverso incollati in fascia sx.
Tutto ciò è diventato invalidante faccio difficoltà a stare seduto e stare in piedi. Sono in contatto con un plastico al CTO qua a Torino ma vedo che le cose stanno andando per le lunghe...
Il programma è quello di operare facendo una lisi intraperitoneale laparoscopica delle aderenze on zona periombelicale e poi procedere alla addominoplastica per "scollare" le fascie dalla cute e cercare di ridurre la fibrosi sovrafasciale, dopo di che riplicare la muscolatura e tentare di recuperare almeno in parte la funzionalità della parete.
Ciò detto, essendo che il problema si presenta oramai da tempo ed essendo io un libero professionista che nel frattempo non potendo operare ha perso gran parte del proprio portfolio clienti ho anche una oggettiva necessità di ridurre i tempi per poter riprendere la vita lavorativa a discapito dei costi (sto valutando di fare tutto il lavoro chirurgico in sede privata).
In Fede
M. T.
PS Poichè la parte di chirurgia generale è da me facilmente risolvibile, già 3 Vostri colleghi di chirurgia generale si sono dati disponibili a una adesiolisi laparoscopica periombelicale, gradire sapere se alcuni tra voi hanno già avuto esperienze di pazienti simili a me.
[#4]
Utente
PPPS. :) Mi rendo conto solo ora di una cosa. quando a fine del mio post domandavo "se qualcuno di Voi ha avuto esperienze con pazienti silmili alla mia", mi riferivo a Voi Dott.ri in plastica ricostruttiva.
Domando ancora venia ma ho vissuto per oltre un quindicennio in UK ed il mio italiano si è arruginito, o, quantomeno, è meno efficace ed efficente.
Domando ancora venia ma ho vissuto per oltre un quindicennio in UK ed il mio italiano si è arruginito, o, quantomeno, è meno efficace ed efficente.
[#5]
Gentile utente,
il suo caso sembra rientrare a pieno titolo in un "addome complesso" e come tale va trattato. Ritengo in questi casi molti utile la collaborazione tra il chirurgo generale e il plastico perchè ognuno secondo le sue competenze può risolvere le problematiche a lui più congeniali. Non posso entrare in merito alla scelta di eseguire la viscerolisi per via endoscopica, ma rispetto all'addominoplastica posso dire essa coniuga la correzione funzionale al miglioramento estetico della regione.
Distinti saluti
Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
il suo caso sembra rientrare a pieno titolo in un "addome complesso" e come tale va trattato. Ritengo in questi casi molti utile la collaborazione tra il chirurgo generale e il plastico perchè ognuno secondo le sue competenze può risolvere le problematiche a lui più congeniali. Non posso entrare in merito alla scelta di eseguire la viscerolisi per via endoscopica, ma rispetto all'addominoplastica posso dire essa coniuga la correzione funzionale al miglioramento estetico della regione.
Distinti saluti
Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
[#6]
Utente
Gent.mo Dottore, dopo mesi dall'ultimo consulto mi ritrovo a dover riporre alcune domande.
Per dei motivi che non voglio stare qua ad indicare, al momento dell'intervento i chirurghi non vollero saperne di fare un ispezione in peritoneo per eventuali aderenze per cui ho dovuto rinunciare al piano di azione come descritto nei precedenti post. Ho rinunciato poichè ero pienamente consapevole di avere aderenze e che avrei dovuto fare qualche cosa per quel problema e non solo per il sovrafasciale.
Ora finalmente ho da non moltissimo fatto un intervento di lisi laparoscopica delle aderenza che ha effettivamente trovato numerosissime briglie che legavano i vari organi interni e ad ora la sintomatologia è notevolmente migliorata.
Rimane il sovrafasciale dove oramai per via degli interventi pregressi vi è presente una diastasi dei retti, e fibrosi sovrafasciale con cicatrici retraenti e problemi sempre di fibrosi tra l'obliquo ed il traverso in fascia sx.
La mia domanda è, essendo che questa situazione oramai si tira avanti da 6 anni ed essendo riuscito a fare appunto la lisi delle aderenze, vorrei poter fare qualcosa per l'addome non solo per ridargli una forma ma anche per staccare le ferite e ridare anche funzionalità allo stesso, dove posso rivolgermi per capire se ora posso sempre fare un intervento plastico a carico del S.S.N.
In questi 6 anni, per via dei vari interventi che miravano sempre e solo a recuperare la plastica per laparocele, senza prendere in considerarazione le aderenze e la funzionalità dell'intero addome, ho speso cmq una fortuna.
So che forse sono stato generico ma ho davvero bisogno di una indicazione sul dove poter sbattere il cranio, ho necessità di chiudere una volta per tutte con questa brutta avventura da laparocele e riprendere in mano la vita.
Grazie
Per dei motivi che non voglio stare qua ad indicare, al momento dell'intervento i chirurghi non vollero saperne di fare un ispezione in peritoneo per eventuali aderenze per cui ho dovuto rinunciare al piano di azione come descritto nei precedenti post. Ho rinunciato poichè ero pienamente consapevole di avere aderenze e che avrei dovuto fare qualche cosa per quel problema e non solo per il sovrafasciale.
Ora finalmente ho da non moltissimo fatto un intervento di lisi laparoscopica delle aderenza che ha effettivamente trovato numerosissime briglie che legavano i vari organi interni e ad ora la sintomatologia è notevolmente migliorata.
Rimane il sovrafasciale dove oramai per via degli interventi pregressi vi è presente una diastasi dei retti, e fibrosi sovrafasciale con cicatrici retraenti e problemi sempre di fibrosi tra l'obliquo ed il traverso in fascia sx.
La mia domanda è, essendo che questa situazione oramai si tira avanti da 6 anni ed essendo riuscito a fare appunto la lisi delle aderenze, vorrei poter fare qualcosa per l'addome non solo per ridargli una forma ma anche per staccare le ferite e ridare anche funzionalità allo stesso, dove posso rivolgermi per capire se ora posso sempre fare un intervento plastico a carico del S.S.N.
In questi 6 anni, per via dei vari interventi che miravano sempre e solo a recuperare la plastica per laparocele, senza prendere in considerarazione le aderenze e la funzionalità dell'intero addome, ho speso cmq una fortuna.
So che forse sono stato generico ma ho davvero bisogno di una indicazione sul dove poter sbattere il cranio, ho necessità di chiudere una volta per tutte con questa brutta avventura da laparocele e riprendere in mano la vita.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 10/09/2010.
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