Nodulo lobo inferiore sinistro polmone
Buongiorno,
in occasione del prericovero di mio padre per un intervento programmato è emersa da una RX Torace la presenza di un nodulo al lobo inferiore sx del polmone.
È stata quindi effettuata immediatamente una TAC che ha dato il seguente esito:
"lesione solida al segmento apicale del lobo inferiore sinistro dai margini irregolari e spiculati con effetto retraente sulla scissura, senza sicura infiltrazione, del diametro massimo di circa 3,7cm, con afferenza bronchiale e vascolare. Essa è compatibile con lesione etero formativa polmonare primitiva"
A seguito della TAC è stata effettuata anche una biopsia percutanea toracica TC guidata per indagare sulla natura della lesione. Siamo al momento in attesa di conoscere l'esito del relativo esame istologico.
I medici hanno consigliato di prevedere nel breve periodo anche una PEP, che pianificheremo a seguito dell'intervento di rimozione dell'ernia inguinale.
Non si sono sbilanciati sulla probabilità che questo nodulo possa o meno avere natura tumorale. Hanno detto che in base alla sua natura si valuterà la rimozione chirurgica o meno.
Approfondendo personalmente la cosa mi è parso di capire che le dimensioni (superiori ai 3cm), la forma (spiculata) e le caratteristiche di mio padre (65 anni, fumatore), lascino poco spazio alle speranze che la lesione sia di tipo benigno.
Sono quindi gentilmente a chiedere se l'idea che mi sono fatta è corretta e, in questo caso, se sia oppurtuno privilegiare l'urgenza della rimozione chirurgica pressoché immediata nell'ospedale in cui è stata diagnosticata o se chiedere un secondo consulto in un istituto specializzato, con la necessità di allungare però i tempi di un possibile intervento.
L'ospedale che ha diagnosticato il nodulo avrebbe la possibilità di intervenire chirurginamente nell'arco di un paio di settimane. Chiaramente, rivolgendomi ad un altro istituto credo che sarebbero necessari tempi più lunghi.
Sperando che si tratti di un nodulo isolato, anche se probabilmente di natura maligna, l'intervento di rimozione chirurgica presenta delle possibilità di esito positivo con un nodulo di queste dimensioni?
È stata fatta anche una spirometria il cui esito è: "indagine funzionale dinamica indicativa di sindrome disventilatoria di tipo ostruttivo di moderata entità (Stadio G.O.L.D. II).
In queste condizioni, a seguito dell'intervento, gli impatti sulla respirazione possono essere rilevanti?
ECG ed esami ematici sono nella norma.
Grazie.
in occasione del prericovero di mio padre per un intervento programmato è emersa da una RX Torace la presenza di un nodulo al lobo inferiore sx del polmone.
È stata quindi effettuata immediatamente una TAC che ha dato il seguente esito:
"lesione solida al segmento apicale del lobo inferiore sinistro dai margini irregolari e spiculati con effetto retraente sulla scissura, senza sicura infiltrazione, del diametro massimo di circa 3,7cm, con afferenza bronchiale e vascolare. Essa è compatibile con lesione etero formativa polmonare primitiva"
A seguito della TAC è stata effettuata anche una biopsia percutanea toracica TC guidata per indagare sulla natura della lesione. Siamo al momento in attesa di conoscere l'esito del relativo esame istologico.
I medici hanno consigliato di prevedere nel breve periodo anche una PEP, che pianificheremo a seguito dell'intervento di rimozione dell'ernia inguinale.
Non si sono sbilanciati sulla probabilità che questo nodulo possa o meno avere natura tumorale. Hanno detto che in base alla sua natura si valuterà la rimozione chirurgica o meno.
Approfondendo personalmente la cosa mi è parso di capire che le dimensioni (superiori ai 3cm), la forma (spiculata) e le caratteristiche di mio padre (65 anni, fumatore), lascino poco spazio alle speranze che la lesione sia di tipo benigno.
Sono quindi gentilmente a chiedere se l'idea che mi sono fatta è corretta e, in questo caso, se sia oppurtuno privilegiare l'urgenza della rimozione chirurgica pressoché immediata nell'ospedale in cui è stata diagnosticata o se chiedere un secondo consulto in un istituto specializzato, con la necessità di allungare però i tempi di un possibile intervento.
L'ospedale che ha diagnosticato il nodulo avrebbe la possibilità di intervenire chirurginamente nell'arco di un paio di settimane. Chiaramente, rivolgendomi ad un altro istituto credo che sarebbero necessari tempi più lunghi.
Sperando che si tratti di un nodulo isolato, anche se probabilmente di natura maligna, l'intervento di rimozione chirurgica presenta delle possibilità di esito positivo con un nodulo di queste dimensioni?
È stata fatta anche una spirometria il cui esito è: "indagine funzionale dinamica indicativa di sindrome disventilatoria di tipo ostruttivo di moderata entità (Stadio G.O.L.D. II).
In queste condizioni, a seguito dell'intervento, gli impatti sulla respirazione possono essere rilevanti?
ECG ed esami ematici sono nella norma.
Grazie.
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Buongiorno,
non è detto che l'indicazione sia chirurgica, il risultato della PET è fondamentale per escludere che si possa trattare di una malattia con coinvolgimento dei linfonodi o con localizzazioni a distanza, che renderebbero non vantaggioso un approccio locoregionale (chirurgico) in prima battuta.
Il fatto che suo padre abbia una BPCO è compatibile con la sua storia di fumatore. Esiste comunque la possibilità di prevedere con buona approssimazione la funzionalità respiratoria post-intervento: tenga conto che normalmente un intervento di lobectomia polmonare solo in casi di pazienti con gravi riduzioni pre-esistenti della funzione respiratoria può provocare una riduzione clinicamente significativa delle attività fisica-sportiva postoperatoria.
Cordiali saluti,
non è detto che l'indicazione sia chirurgica, il risultato della PET è fondamentale per escludere che si possa trattare di una malattia con coinvolgimento dei linfonodi o con localizzazioni a distanza, che renderebbero non vantaggioso un approccio locoregionale (chirurgico) in prima battuta.
Il fatto che suo padre abbia una BPCO è compatibile con la sua storia di fumatore. Esiste comunque la possibilità di prevedere con buona approssimazione la funzionalità respiratoria post-intervento: tenga conto che normalmente un intervento di lobectomia polmonare solo in casi di pazienti con gravi riduzioni pre-esistenti della funzione respiratoria può provocare una riduzione clinicamente significativa delle attività fisica-sportiva postoperatoria.
Cordiali saluti,
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
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