Nodulo polmonare/ tumore
Salve a tutti,
scrivo per mia madre 68enne.
Pur non avendo nessun sintomo, a settembre 2016 mia madre su consiglio di uno pneumologo si è sottoposta ad una Tac al torace senza mdc che ha rilevato in corrispondenza del segmento inferiore della lingula al polmone sinistro un nodulo non calcifico, a margini lobulati e lievemente irregolari, delle dimensioni massime di circa 10 mm.
( Ad ottobre ha avuto una sincope dovuta a bradicardia associata a fibrillazione parossistica così si è reso necessario l'impianto di pacemaker bicamerale ma dopo vari tentativi non legati a vene ostruite, la dottoressa non è riuscita ad impiantarlo e come conseguenza ha avuto un pneumotorace al polmone sinistro. Ne è conseguito relativo drenaggio presso un'altra struttura ospedaliera e poi impianto di pacemaker bicamerale in un'ulteriore struttura (accesso per via cefalica e pacemaker impiantato a destra). Assume anticoagulante Eliquis da 5 mg 2 volte al dì , terapia antipertensiva ,betabloccante e una compressa per il colesterolo).
A dicembre 2016 ha effettuato una Tac total body che ha confermato la presenza del nodulo di 8 mm in sede lingulare.
Il 6 marzo 2017 l'indagine PET total body ha evidenziato una formazione nodulare parenchimale di circa 1 cm a sede nella lingula ( Conclusione : nodularità ipermetabolica polmonare sinistra)
Il chirurgo toracico ci ha detto che secondo le linee guida il nodulo andrebbe asportato in toto, ma mia madre conscia delle sue condizioni cardiache ( la Tac total body ha evidenziato anche placche di ateromasia parietale calcifica dell'aorta toracica e delle coronarie) ha molta paura e non vuole sottoporsi ad intervento chirurgico in anestesia generale ed in modalità tradizionale ( nel 2006 ha avuto un Tia che non ha per fortuna avuto conseguenze).
Pochi giorni fa, mia madre si è sottoposta a Tac torace con tecnica spirale multistrato senza mdc e in corrispondenza del segmento inferiore della lingula persiste un nodulo non calcifico a margini spiculati ed irregolari di dimensioni massime attuali di circa 18 mm (vs 10mm).
Da marzo 2017 a fine giugno il nodulo è quasi raddoppiato!
Mi sento in trappola perchè non so come aiutarla e non posso obbligarla (mio padre è stato operato brillantemente per un adenocarcinoma prostatico e siamo in attesa di eventuale radioterapia adiuvante o di salvataggio....).
Quello che Vi chiedo umilmente è se nei casi in cui una persona affetta da determinate patologie cardiache non possa o non voglia operarsi (per vari rischi) si potrebbe effettuare solo biopsia e poi chemio/ radio senza intervento chirurgico?
Ho letto della biopsia liquida ma non credo sia adatta al caso di mia madre.
Spero che riusciate a comprendermi , poichè non è facile vivere da un anno in balia del cancro e di tutto ciò che ci è successo. Grazie.
P.S. Non ha effettuato broncoscopia e non è mai stata ricoverata per tale nodulo.
scrivo per mia madre 68enne.
Pur non avendo nessun sintomo, a settembre 2016 mia madre su consiglio di uno pneumologo si è sottoposta ad una Tac al torace senza mdc che ha rilevato in corrispondenza del segmento inferiore della lingula al polmone sinistro un nodulo non calcifico, a margini lobulati e lievemente irregolari, delle dimensioni massime di circa 10 mm.
( Ad ottobre ha avuto una sincope dovuta a bradicardia associata a fibrillazione parossistica così si è reso necessario l'impianto di pacemaker bicamerale ma dopo vari tentativi non legati a vene ostruite, la dottoressa non è riuscita ad impiantarlo e come conseguenza ha avuto un pneumotorace al polmone sinistro. Ne è conseguito relativo drenaggio presso un'altra struttura ospedaliera e poi impianto di pacemaker bicamerale in un'ulteriore struttura (accesso per via cefalica e pacemaker impiantato a destra). Assume anticoagulante Eliquis da 5 mg 2 volte al dì , terapia antipertensiva ,betabloccante e una compressa per il colesterolo).
A dicembre 2016 ha effettuato una Tac total body che ha confermato la presenza del nodulo di 8 mm in sede lingulare.
Il 6 marzo 2017 l'indagine PET total body ha evidenziato una formazione nodulare parenchimale di circa 1 cm a sede nella lingula ( Conclusione : nodularità ipermetabolica polmonare sinistra)
Il chirurgo toracico ci ha detto che secondo le linee guida il nodulo andrebbe asportato in toto, ma mia madre conscia delle sue condizioni cardiache ( la Tac total body ha evidenziato anche placche di ateromasia parietale calcifica dell'aorta toracica e delle coronarie) ha molta paura e non vuole sottoporsi ad intervento chirurgico in anestesia generale ed in modalità tradizionale ( nel 2006 ha avuto un Tia che non ha per fortuna avuto conseguenze).
Pochi giorni fa, mia madre si è sottoposta a Tac torace con tecnica spirale multistrato senza mdc e in corrispondenza del segmento inferiore della lingula persiste un nodulo non calcifico a margini spiculati ed irregolari di dimensioni massime attuali di circa 18 mm (vs 10mm).
Da marzo 2017 a fine giugno il nodulo è quasi raddoppiato!
Mi sento in trappola perchè non so come aiutarla e non posso obbligarla (mio padre è stato operato brillantemente per un adenocarcinoma prostatico e siamo in attesa di eventuale radioterapia adiuvante o di salvataggio....).
Quello che Vi chiedo umilmente è se nei casi in cui una persona affetta da determinate patologie cardiache non possa o non voglia operarsi (per vari rischi) si potrebbe effettuare solo biopsia e poi chemio/ radio senza intervento chirurgico?
Ho letto della biopsia liquida ma non credo sia adatta al caso di mia madre.
Spero che riusciate a comprendermi , poichè non è facile vivere da un anno in balia del cancro e di tutto ciò che ci è successo. Grazie.
P.S. Non ha effettuato broncoscopia e non è mai stata ricoverata per tale nodulo.
[#1]
Gentile signora
Il caso esposto non è semplice perché ad una lesione polmonare sospetta neoplastica si associano patologie cardiovascolari che possono aumentare le probabilità di complicanze successive ad un intervento chirurgico. I dati a disposizione riferiscono di un nodulo polmonare apparentemente singolo con tendenza alla rapida crescita con atteggiamento ipermetabolico in PET: queste caratteristiche sono altamente suggestive per una natura neoplastica della lesione. Da letteratura internazionale un simile caso dovrebbe andare ad intervento chirurgico con eventuale conferma istologica intraoperatoria (se non si può avere una diagnosi prima con altri sistemi come la biopsia transtoracica) ed asportazione del segmento o lobo polmonare interessato - tutto questo si può proporre anche con tecnica mini invasiva (toracoscopia). L'intervento però devr essere fatto in anestesia generale quando la funzionalità respiratoria e cardiovascolare del paziente lo consentano. Nei casi in cui per patologie respiratorie o cardiovascolari preesistenti si pensi che i rischi dell'intervento per il paziente siano troppo elevati in una situazione come quella descritta di un nodulo polmonare singolo di <2 cm diametro si può proporre con ottimi risultati anche la radioterapia stereotassica che deve però a rigore essere preceduta da conferma istologica pretrattamento. Le consiglierei di consultare un team congiunto di chirurghi toracici/oncologi/radioterapisti per una rapida decisione in merito al percorso diagnostico/terapeutico da seguire
Il caso esposto non è semplice perché ad una lesione polmonare sospetta neoplastica si associano patologie cardiovascolari che possono aumentare le probabilità di complicanze successive ad un intervento chirurgico. I dati a disposizione riferiscono di un nodulo polmonare apparentemente singolo con tendenza alla rapida crescita con atteggiamento ipermetabolico in PET: queste caratteristiche sono altamente suggestive per una natura neoplastica della lesione. Da letteratura internazionale un simile caso dovrebbe andare ad intervento chirurgico con eventuale conferma istologica intraoperatoria (se non si può avere una diagnosi prima con altri sistemi come la biopsia transtoracica) ed asportazione del segmento o lobo polmonare interessato - tutto questo si può proporre anche con tecnica mini invasiva (toracoscopia). L'intervento però devr essere fatto in anestesia generale quando la funzionalità respiratoria e cardiovascolare del paziente lo consentano. Nei casi in cui per patologie respiratorie o cardiovascolari preesistenti si pensi che i rischi dell'intervento per il paziente siano troppo elevati in una situazione come quella descritta di un nodulo polmonare singolo di <2 cm diametro si può proporre con ottimi risultati anche la radioterapia stereotassica che deve però a rigore essere preceduta da conferma istologica pretrattamento. Le consiglierei di consultare un team congiunto di chirurghi toracici/oncologi/radioterapisti per una rapida decisione in merito al percorso diagnostico/terapeutico da seguire
Prof. Ottavio Rena
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.8k visite dal 02/07/2017.
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