Banda calcifica apicale come esito di pleurodesi e resezione apice polmonare.

Gentili dottori.
Sono un ragazzo di 21 anni, sono alto 1.77 m, peso 58 kg, non fumatore.

Vorrei un vostro parere riguardo la mia situazione, particolare e problematica.

In seguito a quattro consecutivi pneumotoraci spontanei a destra ho subito un intervento di pleurodesi (brossage pleurico) e resezione atipica toracoscopica all'ospedale Casa Sollievo Della Sofferenza a San Giovanni Rotondo con diagnosi di displasia bollosa.

In data 15 marzo 2018 ho subito l'intervento; il giorno dopo, in data 16 a seguito di un emotorace post operatorio, ho subito un intervento di toilette del cavo pleurico in toracoscopia dx, purtroppo l'emorragia non si è fermata, e il giorno successivo (il 17), sono stato sottoposto ad un ulteriore intervento di toilette del cavo pleurico in toracotomia, per un totale di 3 interventi in 3 giorni.
Oltretutto ho avuto un'anemizzazione severa e ho subito numerose trasfusioni, oltre che ho dovuto tenere 2 tubi del drenaggio per 10 giorni.
Sono stato dimesso il 25 marzo e oltretutto con una falda residua di pneumotorace postoperatoria, relativa all'ultimo intervento subito in toracotomia.

In data 6 aprile ho eseguito nuovamente i raggi al torace e la visita di controllo dove a loro sembrava fosse tutto a posto e mi hanno rimosso i punti.

Da quando sono stato dimesso però ho sempre lamentato dolore e fastidi interni e tosse secca oltre che un gonfiore che tuttora permane anche se in minore quantità nella zona del gran dorsale (a distanza di 8 mesi) e mi dicevano fosse normale.

In data 6 novembre però siccome la tosse si faceva più frequente ho rifatto i raggi di controllo, dove si è rilevata una banda calcifica apicale ed area do radiotrasparenza satellite, apiattimento del profilo diaframmatico, e al polmone sinistro strie che si irradiano dall'ilo con punteggiatura e calcificazioni peribronchiali.

Il radiologo mi ha chiesto se avessi avuto esiti di tubercolosi, ma almeno io non ho mai avuto sintomi che portassero a considerare quella patologia, dopodiché sono andato in visita da un pneumologo (non a San Giovanni Rotondo stavolta, data l'esperienza avuta) che mi ha confermato che anche secondo lui potrei essere affetto da tubercolosi e che la cosa era evidente già nei raggi eseguiti prima e dopo l'intervento anche se in minore evidenza e mi ha prescritto di fare il test di mantoux e una spirometria globale.

Vorrei per favore un parere esterno e anche un consiglio da parte vostra riguardo ciò che mi è stato detto e ciò che ho subito, se ho diritto a un risarcimento e tutto ciò che potrei fare o che mi aspetta.
vi allego i link per poter consultare le radiografie e la tac con la data di esecuzione: https://drive.google.com/open?id=1tD7IKHU8LnwBP_lkxpwM-cO4NcJCBy0k

Vi ringrazio in anticipo e spero possiate darmi una mano, la mia situazione non è delle migliori nemmeno dal punto di vista economico e a breve dovrei iniziare a lavorare presso un'azienda. non vorrei dover rinunciare.

Cordiali Saluti.
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Dr. Ottavio Rena Chirurgo toracico 52 7 2
Buona sera.
Caro signore, mi dispiace francamente per l'esperienza avuta. In tutta franchezza le rispondo quanto segue:
1- un sanguinamento pleurico dopo brossage per effettuare una pleurodesi meccanica è assolutamente descritto e capita con una incidenza dello 0.5 - 2% a seconda delle casistiche
2- il decorso è stato lungo mi rendo conto e gravato da dolore che è esito comune della toracotomia effettuata per lemostasi
3- ho buone notizie circa la sua "tubercolosi". Quelli che si vedono a livello apicale destro sulla radiografia sono i punti metallici della suturatrice meccanica usata per toglierle le bolle apicali che avevano condizionato il pnx...lei NON ha nessun segno radiologico di TBC
Le auguro buona fortuna col nuovo lavoro

Prof. Ottavio Rena