Safenectomia

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e premetto che svolgo un lavoro molto attivo che comporta lo "stare in piedi" dalle 9 alle 12 ore al giorno. Ho in famiglia casi di varici (mai trattate) e fin da piccola (a 15 anni circa) ho sempre avuto una varice sul polpaccio di sx e da circa 3 anni (correlato all'inizio dell'attività lavorativa), ho notato l'intensificarsi di vene varicose alle coscie e ai polpacci, specie all'arto sx oltre che al dx, inoltre sento le gambe perennemente stanche, dure e gonfie e nelle giornate più pesanti sento come degli aghi che bucano e prurito alle caviglie. Consultando un chirirgo e all'esecuzione di un Doppler venoso mi è stato dato il seguente risultato:

Bilateralmente normale pervietà dell'asse venoso profondo iliaco femoro popliteo con flusso fasico. A destra normale continenza dell'ostio safenico, a sinistra incontinenza totale con reflusso sino al terzo inferiore della coscia.

Mi è stato spiegato l'intervento di safenectomia ed eventuali varicectomie e terapie sclerosanti e nel frattempo uso di calze elastiche 140 denari.
Volevo chiedere se E' necessario effettuare l'intervento e quali rischi esistono se NON dovessi eseguire l'intervento. Il problema potrebbe riproporsi a distanza dopo l'esecuzione di safenectomia? Potrebbe ripresentarsi anche all'arto "sano"? E se i sintomi che ho ( fastidio, pesantezza, dolore, prurito e crampi specie di notte) sono correlate al problema.

Vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Luca Gazzabin Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 27
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente
L'Insufficienza Venosa Cronica, di cui lei è affetta, è una patologia che comporta i sintomi da lei riferiti, la comparsa di varici ed altre più importanti complicanze che avvengono con il progredire della malattia.
Circa la necessità e le possibili complicanze dell'intervento chirurgico, sicuramente lo specialista a cui si è rivolta, potrà esserle di aiuto.
Per quanto riguarda la possibile comparsa di recidive all'arto operato o di varici al controlaterale, è possibile che ciò si verifichi data la progressività della malattia.
Il mio consiglio è di affidarsi ad uno specialista di fiducia con il quale potrà affrontare quelle che sono le manifestazioni attuali e future della patologia di cui lei è affetta.
Cordialmente

P.S. Data la familiarità ed il tipo di lavoro che lei svolge le consiglio anche io, nel frattempo, l'uso di calze elastiche adeguate al suo caso.

Dr.Luca Gazzabin