Dilatazione aneurismatica arteria splenica, arteria renale ecc,
Egregi dottori mi chiamo germano ed ho 69 anni.
A seguito di una T.C. Colonscopia Virtuale ai soli scopi preventivi per la mia età, ho avuto la seguente diagnosi che ha evidenziato altre problematiche:
Esito della T.C. colonscopia virtuale:
L'indagine è stata eseguita con TCsm prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto per via endovenoso previa distensione gassosa delle anse coliche con acquisizione in decubito prono e supino.
Per quanto possibile valutare, non si apprezzano significativi aggetti endoluminali o patologici ispessimenti parietali a carico delle anse coloche da riferire a formazioni polipoidi o discarioocinetiche.
Presenza di dilatazione aneurismatica fusiforme in corrispondenza del III medio-distale del tripode celiaco che presenta d.t.m. di circa 21,5 x 22 mm ed estensione longitudinale di circa 38 mm con minima apposizione ateomasica calcifica eccentrica a sviluppo sul versante superiore.
Dilatazione aneurismatica fusiforme a carico del III prossimale dell'arteria splenica con estensione di circa 16,5 mm e d.t.m. di circa 13,5 x 12,5 mm.
Ectasia del III distale dell'arteria renale di sinistra con estensione di circa 16,5 e d.t.m. di circa 8,5 x 8,5 mm.
Fegato regolare per morfologia e dimensioni con presenza nel suo contesto di alcune formazioni cistico-displasiche, la maggiore delle quali a carico del V segmento con d.t.m. di circa 2 cm.
Nella norma la milza, il pancreas, i surreni, e i reni bilateralmente fatta eccezione per la presenza nel loro contesto di alcune formazioni cistico-displasiche, la maggiore delle quali a livello del III medio del rene di destra con d.t.m. di circa 3,5 cm.
Prostata modicamente aumentata di dimensioni con d.t.m. di circa 6 cm con fini calcificazioni nel suo contesto da riferire ad esiti di pregressi eventi di natura flogistica.
Non si apprezzano linfoadenomegalie in sede addomino-pelvica.
Vi chiedo cortesemente se è opportuno che faccia qualche ulteriore esame ed a quale specialista debbo rivolgermi, se cardiologico o vascolare
A seguito di una T.C. Colonscopia Virtuale ai soli scopi preventivi per la mia età, ho avuto la seguente diagnosi che ha evidenziato altre problematiche:
Esito della T.C. colonscopia virtuale:
L'indagine è stata eseguita con TCsm prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto per via endovenoso previa distensione gassosa delle anse coliche con acquisizione in decubito prono e supino.
Per quanto possibile valutare, non si apprezzano significativi aggetti endoluminali o patologici ispessimenti parietali a carico delle anse coloche da riferire a formazioni polipoidi o discarioocinetiche.
Presenza di dilatazione aneurismatica fusiforme in corrispondenza del III medio-distale del tripode celiaco che presenta d.t.m. di circa 21,5 x 22 mm ed estensione longitudinale di circa 38 mm con minima apposizione ateomasica calcifica eccentrica a sviluppo sul versante superiore.
Dilatazione aneurismatica fusiforme a carico del III prossimale dell'arteria splenica con estensione di circa 16,5 mm e d.t.m. di circa 13,5 x 12,5 mm.
Ectasia del III distale dell'arteria renale di sinistra con estensione di circa 16,5 e d.t.m. di circa 8,5 x 8,5 mm.
Fegato regolare per morfologia e dimensioni con presenza nel suo contesto di alcune formazioni cistico-displasiche, la maggiore delle quali a carico del V segmento con d.t.m. di circa 2 cm.
Nella norma la milza, il pancreas, i surreni, e i reni bilateralmente fatta eccezione per la presenza nel loro contesto di alcune formazioni cistico-displasiche, la maggiore delle quali a livello del III medio del rene di destra con d.t.m. di circa 3,5 cm.
Prostata modicamente aumentata di dimensioni con d.t.m. di circa 6 cm con fini calcificazioni nel suo contesto da riferire ad esiti di pregressi eventi di natura flogistica.
Non si apprezzano linfoadenomegalie in sede addomino-pelvica.
Vi chiedo cortesemente se è opportuno che faccia qualche ulteriore esame ed a quale specialista debbo rivolgermi, se cardiologico o vascolare
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Gentile utente,si rivolga ad un chirurgo vscolare che possa valutare le immagini in suo possesso e consigliarle se procedere con approfondimenti diagnostici tipo RM,AngioTC,etc..Successivamente si deciderà per un trattamento di attesa o intervento vascolare miniinvasivo o tradizionale.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#3]
Utente
Egregi dottori
Mi rivolgo di nuovo a Voi per richiederVi ulteriori suggerimenti:
Mi sono rivolto ad un chirurgo vascolare che opera in una U.O.C. del Dipartimento di Cardioscienza di un importante Ospedale romano, il quale dopo aver valutato le immagini, relative alla mia T.C. colonscopia virtuale, ha emesso la seguente diagnosi , che riporto letteralmente:
Paziente di 70 anni affetto da aneurisma del tripode celiaco ( diam 22 mm) e dall’origine dell’aorta splenica. Si segnala ectasia del 3° distale dell’arteria renale sx. Ipertensione arteriosa.
Indicazione al trattamento open del tripode celiaco e dell’aorta splenica.
Si richiede ecocardiogramma più valutazione cardiologia.
Il paziente è inserito nella lista di attesa per intervento nella U.O. di chirurgia vascolare.
Intuita la gravità della situazione mi sono rivolto ad un altro chirurgo vascolare di una’altra U.O.C. di chirurgia vascolare di un importante ospedale sito nella città di Bologna.
Dopo aver visionato accuratamente le immagini della mia T.C.colonscopia virtuale ha emesso la seguente diagnosi che riporto integralmente:
Paziente di 70 anni, affetto da aneurismi viscerali scoperti occasionalmente, facendo una TC per patologia colica, ed in particolare di aneurisma del tripode celiaco di 22 mm, che si continua con piccolo aneurisma della splenica di 16,5 mm e di ectasia dell’arteria renale sinistra di 8,5 mm.
Esito obiettivo vascolare : polsi periferici presenti e validi, non soffi vascolari. Apparete ectasia
delle poplitee.
Accertamenti consigliati : - angio-TC o angio-RM cerebrale per escludere aneurismi intracranici.
- Ecocolordoppler aorta addominale a settembre 2011
Per quanto riguarda la terapia medica consiglio di continuare con la terapia in corso: - coaprovel
25mg ½ cp, gastroprotettori, anti-infiammatori per cervicalgia.
Allo stato attuale penso che possa ancora aspettare per il trattamento; in ogni modo la prima ipotesi potrebbe essere per via endovascolare con embolizzazione del tripode, se alla valutazione angiografica si conferma una buona collateralizzazione dell’epatica. Non vedo indicazioni al trattamento dell’ectasia renale. E’ indispensabile un buon controllo dell’ipertensione.
Aggiungo che il medico verbalmente ha espresso una certa contrarietà ad un intervento open immediato, perchè può essere interessata una zona del tessuto pancreatico che è a rischio di emorragie incontrollabili in sede di intervento.
Alla luce di queste due diagnosi sostanzialmente diverse, vi prego suggerirmi un vs. parere.
Vi prego inoltre indicarmi, sulla base delle vs. conoscenze ed esperienze professionali, se nel territorio italiano esiste una struttura ospedaliera di eccellenza per la mia patologia, a cui posso rivolgermi per un ulteriore consulto al fine di definire dove e quale trattamento clinico dovrò seguire per una migliore risoluzione della mia malattia.
Mille grazie e cordiali saluti
Mi rivolgo di nuovo a Voi per richiederVi ulteriori suggerimenti:
Mi sono rivolto ad un chirurgo vascolare che opera in una U.O.C. del Dipartimento di Cardioscienza di un importante Ospedale romano, il quale dopo aver valutato le immagini, relative alla mia T.C. colonscopia virtuale, ha emesso la seguente diagnosi , che riporto letteralmente:
Paziente di 70 anni affetto da aneurisma del tripode celiaco ( diam 22 mm) e dall’origine dell’aorta splenica. Si segnala ectasia del 3° distale dell’arteria renale sx. Ipertensione arteriosa.
Indicazione al trattamento open del tripode celiaco e dell’aorta splenica.
Si richiede ecocardiogramma più valutazione cardiologia.
Il paziente è inserito nella lista di attesa per intervento nella U.O. di chirurgia vascolare.
Intuita la gravità della situazione mi sono rivolto ad un altro chirurgo vascolare di una’altra U.O.C. di chirurgia vascolare di un importante ospedale sito nella città di Bologna.
Dopo aver visionato accuratamente le immagini della mia T.C.colonscopia virtuale ha emesso la seguente diagnosi che riporto integralmente:
Paziente di 70 anni, affetto da aneurismi viscerali scoperti occasionalmente, facendo una TC per patologia colica, ed in particolare di aneurisma del tripode celiaco di 22 mm, che si continua con piccolo aneurisma della splenica di 16,5 mm e di ectasia dell’arteria renale sinistra di 8,5 mm.
Esito obiettivo vascolare : polsi periferici presenti e validi, non soffi vascolari. Apparete ectasia
delle poplitee.
Accertamenti consigliati : - angio-TC o angio-RM cerebrale per escludere aneurismi intracranici.
- Ecocolordoppler aorta addominale a settembre 2011
Per quanto riguarda la terapia medica consiglio di continuare con la terapia in corso: - coaprovel
25mg ½ cp, gastroprotettori, anti-infiammatori per cervicalgia.
Allo stato attuale penso che possa ancora aspettare per il trattamento; in ogni modo la prima ipotesi potrebbe essere per via endovascolare con embolizzazione del tripode, se alla valutazione angiografica si conferma una buona collateralizzazione dell’epatica. Non vedo indicazioni al trattamento dell’ectasia renale. E’ indispensabile un buon controllo dell’ipertensione.
Aggiungo che il medico verbalmente ha espresso una certa contrarietà ad un intervento open immediato, perchè può essere interessata una zona del tessuto pancreatico che è a rischio di emorragie incontrollabili in sede di intervento.
Alla luce di queste due diagnosi sostanzialmente diverse, vi prego suggerirmi un vs. parere.
Vi prego inoltre indicarmi, sulla base delle vs. conoscenze ed esperienze professionali, se nel territorio italiano esiste una struttura ospedaliera di eccellenza per la mia patologia, a cui posso rivolgermi per un ulteriore consulto al fine di definire dove e quale trattamento clinico dovrò seguire per una migliore risoluzione della mia malattia.
Mille grazie e cordiali saluti
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Gentile utente,non è assolutamente possibile, a distanza, esprimersi a favore del primo o secondo consulto.Entrambi i Colleghi si esprimono comunque per un trattamento(o chirurgico tradizionale o endovascolare)in quanto è neglio affrontare il problema in elezione piuttosto che in urgenza(rottura).Nel suo caso(reperto occasionale,asintomatici,piccole dimensioni)si potrebbe propendere per una gestione endovascolare.L'importante è rivolgersi a chi abbia esperienza con entrambe le metodiche.L'informazione sui centri non è per conoscenza diretta e quindi non posso esserle di aiuto.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 14.4k visite dal 19/04/2011.
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