Placche alle arterie

Egr. Dott.
in data odierna mi sono sottoposta a un Ecodoppler dei tronchi sovraortici, le indico il responso nelle parti dolenti: carotide dx: alla biforcazione carotidea è presente una placca ateroma tosa, non ulcerata (3,1 mm) che si continua all'origine della carotide interna dove condizina una stenosi puramente anatomica del 40%. Carotide sx: un'isolata placca aterofibrosa, non ulcerata nè stenosante (2,3 mm) è presente alla biforcazione carotidea.
Il medico mi ha detto che per la loro posizione queste placche non stanno inficiando il flusso sanguigno che risulta nella norma.
Terapia: Cardioaspirin 100 mg. e rosuvastatina 10 mg.
Sono veramente perplessa di questa situazione, solo poco più di due anni fa, lo stesso esame aveva evidenziato solo per la dx: iniziali segni di ateromasia post-bulbare, ma senza evidenza di stenosi.
Sono per familiarità soggetta a colesterolo alto, con un valore che si aggira intorno ai 250, non bevo, mai fumato, conduco una vita abbastanza sana con un pò di attività fisica e un alimentazione con pochissimi pasticci. Inoltre gli ultimi due esami del sangue evidenziavano una riduzione del colesterolo, prima 204 poi 214. Pertanto mi chiedo:come è possibile che proprio nel momento in cui il colesterolo si riduce si formano queste placche? che siano altri fattori a generarle?
dal quadro che le ho scritto le sembra una situazione recuperabile? sono anche preoccupata per le medicine che dovrò prendere (pare a vita) in quanto so che possono dare diverse problematiche al fegato e a livello muscolare, oltre al fatto che ho la gastrite e RGE per le quali credo che la cardioaspirina non sia il massimo.
Mi può per cortesia aiutare a capire il tutto meglio soprattutto in relazione a un tale peggioramento che non riesco a comprendere?
Grazie infinite per la risposta.
cordiali saluti
[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

molte possono essere i motivi per un evento del genere: iniziamo con la possibilità di aver cambiato medico radiologo o che sia stato aggiornato lo strumento utilizzato; il fatto che non riferisce di aver iniziato una terapia per ridurre la ipercolesterolemia (tra i due esami riportati) etc etc.

il valore dovrebbe essere portato a livelli molto più bassi di colesterolo.

leconsiglierei di prendere contatto con un medico che si occupi specificatamente di queste problematiche.

non esiste solo la dieta e un regime alimentare più rigido, per ridurre i livelli elevati di colesterolo ma anche la terapia medica.

cordiali saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Egr. Dott.
grazie molte per la risposta.

Mi potrebbe indicare il medico specialista per queste problematiche? un angiologo?

La terapia medica a base di statine può nel tempo sciogliere le placche? Non mi è chiaro il perchè mi è stata prescritta anche la cardioaspirin se il flusso del sangue è regolare.

grazie ancora.
cordiali saluti
[#3]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

la terapia con statine dovrebbe rallentare o fermmare la progressione della placca ateromasica.

l'antiaggregante ha una funzione di profilassi.

cordiali saluti
[#4]
Dr. Massimo Pisacreta Chirurgo vascolare 74 1 1
Se posso permettermi di integrare quello che ha detto giustamente il mio collega, la terapia profilattica con aspirina serve a ridurre la possibilità che il sangue possa formare dei piccoli grumi di cellule (le piastrine) che possano incrementare il processo di formazione della placca aterosclerotica e aumentare il grado di restringimento della carotide. uesti piccoli grumi possono anche spostarsi e andare a creare microscopici danni alle arterie cerebrali. ecco perchè l'aspirina è assolutamente necessaria nel suo caso. Se fosse intollerante a questa sostanza vi sono molti altri antiaggreganti da poter scegliere.
Le statine in casi come il suo sembra che possano anche migliorare il grado di stenosi e ridurre le placche quindi sono molto utili sempre che lei non abbia manifestato effetti colalretali.
Chieda al suo medico queste informazioni vedrà che sarà molto esauriente.
Cordialità

www.vascolaresacco.it
www.sinergiemediche.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Egr. Dott.ri,
scusate se vi disturbo nuovamente, ma ho bisogno del vs. consiglio in quanto la situazione si è ulteriormente ingarbugliata.
Dagli ultimi esami del sangue è risultato: colesterolo totale 252, cpk 343, tutto il resto nella norma.
Ho avuto vari episodi di cpk elevati da sforzo poi rientrati nella norma dopo 10 giorni di riposo, con visita neurologica nella norma e elettromiografia nella norma. E' risultato evidente che l'aumento dipende dall'attività in palestra.
Ma in conseguenza di questo il mio medico mi ha detto che non si sentiva di prendersi la responsabilità di darmi una cura con rosuvastatina, per cui mi ha prescritto una visita da uno specialista.
Ieri ho effettuato una visita internista in ospedale, il Dott. mi ha prescritto un'angio tac con mdc in quanto perplesso riguardo il sostanziale peggioramento avuto dall' ecocolordopler del 2009, risultato nella norma, e quello del 2011 con la diagnosi indicata nel mio primo scritto.
Sinceramente non sono molto dell'idea di farmi iniettare una sostanza che nessuno mi assicura essere innoqua, per capire quale di due responsi sia corretto, oltre che da quanto ho letto solitamente l'angio tac viene effettuata prima dell'intervento o in casi particolari. Nel mio caso quale informazione aggiuntiva potrebbe fornire? Inoltre per quanto il responso dell'ecocolordopler sia suscettibile al tipo di macchinario e all'interpretazione del radiologo, possibile che sia stata evidenziata una stenosi (nel 2011) che non esiste? Farei i salti di gioia se così fosse ma tendo sempre a pensare che la medicina vada avanti e non indietro e che quindi nel 2011 i macchinari siano più evoluti rispetto al passato. Se proprio sussiste il dubbio non potrei ripetere l'eco che per quanto possa dare una terza interpretazione non potrà farmi sparire una placca se questa esiste.
Per finire, per fare l'angio tac (ammesso che mi convinca a farla) i tempi sono biblici,(svariati mesi) e vorrei iniziare al più presto una cura per bloccare questo processo. Cosa mi consigliate?
Grazie infinite
Vi saluto cordialmente.

[#6]
Dr. Massimo Pisacreta Chirurgo vascolare 74 1 1
In estrema sintesi credo che, come già dettole, deve fare una valutazione presso uno specialista che si occupi di metabolismo o sindrome cosiddetta metabolca per riorientare la sua alimentazione e attività fisica. L'angio tac non trova indicazione, nel suo caso , sempre che lei abbia dato correttamente tutti gli elementi in causa dato che l'ecocolor è assolutamente affidabile ed esauriente nel definire caratteristiche strutturali e emodinamica delle placche carotidee a meno che non si voglia valutare il caso in senso operativo che non è la sua situazione. Comunque l'esame angiotac è sicuro e il mezzo di contrasto causa problemi in una percentuale di casi trascurabile. Per quanto riguarda i tempi di attesa non mi risultano così elevati nella stragrande maggioranza delle provincie italiane
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