Flebite post intervento, cure e interferenze con anti-emorragici
Buonasera! Mi rivolgo a voi per avere più informazioni riguardo quello che mi èsuccesso dopo l'intervento di tonsillectomia. L'ho fatto venerdì, e domenica sono stata dimessa. Dal giorno stesso ho iniziato però ad avere dolori al braccio dove ho avuto le flebo durante i gg di degenza (ogni tanto però li avevo anche quando mi iniettavano gli anti.dolorifici, ma nel giro di pochi minuti passava, per questo non ho mai pensato di dirlo agli infermieri, nda). Era gonfio, con la vena sporgente dura, un po' arrossato proprio lungo la vena, e con un coagulo alla fine, dove avevo la farfallina, che prima non si vedeva perchè coperto x gg da cerotti. I primi giorni ho aspettato, volevo vedere se andasse via da solo. In quei due giorni, il rossore è svanito, e pure il coagulo, mi era rimasto però il duro della vena, e un po' di dolore quando distendo il braccio ( i primi gg invece succedeva pure quando lo piegavo). Così sono andata dalla mia dott.ssa che mi ha detto che ho una flebite. Mi ha dato Flebs crema e dice che entro 3-4 gg dovrebbe andar via il gonfiore. Ora però sono un po' preoccupata. Primo perchè è un anti-coagulante, e io sono in cura con gli anti-emorragici per la gola. E secondo perchè mio nonno in seguito a un'operazione ha avuto due trombi alle gambe e non vorrei ora succedesse anche a me. Vorrei sapere, una flebite data da una flebo tenuta dentro per troppi giorni, è qualcosa che si risolve spontaneamente con la crema, oppure serviranno delle cure più toste, con iniezioni di eparina, che oltretutto è pericolosa per la gola? In poche parole, si tratta di una reazione momentanea data dalla flebo, oppure qualcosa che andrà per le lunghe? Non so bene come comportarmi. E poi già il fatto che il rossore lungo la vena e il coagulo che avevo (che credo si sia formato in sala operatoria. poco prima dell'anestesia, l'infermiera infilandomi l'ago non nella maniera corretta, aveva fatto schizzare fuori un po' di sangue, ed era subito corsa a tamponare dicendo "meglio chiudere tutto prima che ti dissanguo") è passato è buon segno, oppure non c'entra niente? Il fatto che tra un mese e mezzo andrò al mare, con il sole, il caldo ecc... mi provocherà qualche ulteriore problema? Oltretutto questo è il braccio che sforzo di più. Grazie mille.
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
la possibilità che in sede di applicazione di dispositivi per infusione venosa possa svilupparsi una reazione di tipo flebitico è evenienza relativamente frequente.
La tendenza è verso la spontanea progressiva, sia pur lenta remissione.
Nelle flebiti superficili l'uso di farmaci anticoagulanti per via sistemica (eparina) è indicato solo in specifiche condizioni, mentre l'applicazione di topici ad azione antiinfiammatoria potrebbe risultare vantaggiosa.
Resti tuttavia sotto il controllo del Suo Medico per verificare la corretta evoluzione dei sintomi.
Gentile Utente,
la possibilità che in sede di applicazione di dispositivi per infusione venosa possa svilupparsi una reazione di tipo flebitico è evenienza relativamente frequente.
La tendenza è verso la spontanea progressiva, sia pur lenta remissione.
Nelle flebiti superficili l'uso di farmaci anticoagulanti per via sistemica (eparina) è indicato solo in specifiche condizioni, mentre l'applicazione di topici ad azione antiinfiammatoria potrebbe risultare vantaggiosa.
Resti tuttavia sotto il controllo del Suo Medico per verificare la corretta evoluzione dei sintomi.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Ex utente
Grazie tante per la sua risposta! Mi ha rincuorato un po'! Volevo chiederle un'altra cosa. Io fino a poco tempo prima dell'intervento assumevo la pillola anticoncezionale per curare le ovaie policistiche e un ciclo fin troppo irregolare (salta anche di 2-3 mesi), che ho sospeso perchè mi causava molto spotting. Avevo intenzione però al prossimo controllo, ossia a settembre, con la ginecologa di riprenderla, o comunque di farmela sostituire con un'altra. So che i contraccettivi orali creano rischi di trombosi, ma io prima d'ora non ne ho mai sofferto, e mi chiedevo quindi se potrò riprendere la cura di ormoni per l'ovaio comunque oppure no, avendo/avendo avuto questa flebite per via di aghi,farfalline ecc ecc..
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Ex utente
Ah, chiedo scusa ancora, ma ci tenevo a dirLe che il coagulo di cui parlavo all'inizio, quello all'altezza della farfallina, che poi è sparito, non so se realmente fosse tale. Nella mia ignoranza, credo si chiami così. Era praticamente un gibollo rosso/ violaceo, che somigliava quasi a un'escoriazione. Non so se poi di fatto fosse invece una sorta di livido, o cos'altro. Ma dopo un paio di giorni è andato via, come pure il rossore lungo tutto la vena.
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Si trattava verosimilmente di una ecchimosi (stravaso di sangue nei tegumenti).
La prescrizione di preparati ormonali va fatta precedere da un preciso screening ematologico per la ricerca di eventuali diatesi trombofiliche (alterazioni della coagulazione con rischio trombotico). I Ginecologi lo sanno bene.
La prescrizione di preparati ormonali va fatta precedere da un preciso screening ematologico per la ricerca di eventuali diatesi trombofiliche (alterazioni della coagulazione con rischio trombotico). I Ginecologi lo sanno bene.
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Ex utente
Sì sì, infatti me li aveva fatti fare questi esami un paio di anni fa prima di farmela prendere. Il mio, più che altro, era un dubbio di non poterla più riprendere per il semplice fatto che ho la flebite. Timore che per assurdo che anche a problema passato, e con gli esami ok, non potrò x sicurezza più riprenderla lo stesso.
Grazie mille x l'info sulla macchia sul braccio! =)
Grazie mille x l'info sulla macchia sul braccio! =)
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Ex utente
Buongiorno dottore, scusi se La disturbo ancora. Volevo dirle che il braccio credo che man mano stia guarendo. Mi chiedo però se è possibile che la flebite data dal post-intervento possa come dire... spostarsi all'altro braccio. Da oggi sento male facendo certi movimenti col braccio opposto, e se lo tocco sento un po' di dolore. Non è duro però, nè rosso, nè gonfio. Pensa che non ha nulla a che vedere con la flebite del braccio sinistro, oppure è tutto collegato? Credo sia un po' strano possa trasferirsi, però nel dubbio chiedo, essendo anche e purtroppo molto ansiosa e ipocondriaca.. Grazie mille in anticipo
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Esiste la possibilità di "flebiti migranti", ma si tratta di tutt'altra condizione rispetto a quella che Lei descrive, che fa seguito ad un ben preciso evento scatenante.
Sulle condizioni del suo arto controlaterale e i sintomi che avverte è impossibile fare valutazioni a distanza.
Sulle condizioni del suo arto controlaterale e i sintomi che avverte è impossibile fare valutazioni a distanza.
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Ex utente
Buongiorno, scusi se la dsturbo ancora, ma avevo bisogno sempre di chiederle un parere riguardante la flebite e il post intervento di tonsillectomia. Sono passati 10 giorni dall'intervento. Venerdì ho il controllo con l'otorino, e ho già finito di prendere tutti i medicinali che lui mi ha presceritto. Mi chiedevo, siccome soffro di stitichezza e ragadi, se metto Ruscoroid, questa può interferire in qualche modo con la guarigione della gola (con rischio di emorragie, x intenderci) e del braccio? Ha nel senso qualche sostanza che potrebbe crear problemi con la gola e la flebite? E poi un'altra cosa. Il braccio ormai mi pare tornato morbido. Per quanto tempo ancora continuo con Flebs? Grazie mille, buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 21.9k visite dal 04/07/2013.
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