Unghie viola
Salve,
sono un ragazzo di 20 anni, 62 kg e 177 cm di altezza, in buona salute. Svolgo regolare attività sportiva 3 volte a settimana, soprattutto di carattere aerobico. Soffro particolarmente il freddo e, soprattutto durante l'inverno, il mio corpo reagisce in modo forse inappropriato. Le estremità corporee, soprattutto di mani e piedi, sono sempre ghiacciate. Se passo molto tempo fuori casa le mani si screpolano gravemente fino alla comparsa di tagli. In alcune ore della giornata (spesso dopo i pasti), la cosa si aggrava fino a che le unghie diventano di colore bluastro/violaceo, quando magari le mani rimangono di una temperatura fisiologica. A cosa può essere dovuto? Dovrei condurre indagini più specifiche? Se sì, a chi posso rivolgermi? Come si potrebbe risolvere?
Vi ringrazio anticipatamente!
sono un ragazzo di 20 anni, 62 kg e 177 cm di altezza, in buona salute. Svolgo regolare attività sportiva 3 volte a settimana, soprattutto di carattere aerobico. Soffro particolarmente il freddo e, soprattutto durante l'inverno, il mio corpo reagisce in modo forse inappropriato. Le estremità corporee, soprattutto di mani e piedi, sono sempre ghiacciate. Se passo molto tempo fuori casa le mani si screpolano gravemente fino alla comparsa di tagli. In alcune ore della giornata (spesso dopo i pasti), la cosa si aggrava fino a che le unghie diventano di colore bluastro/violaceo, quando magari le mani rimangono di una temperatura fisiologica. A cosa può essere dovuto? Dovrei condurre indagini più specifiche? Se sì, a chi posso rivolgermi? Come si potrebbe risolvere?
Vi ringrazio anticipatamente!
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
i sintomi che ci descrive corrispondono a quelli delle cosiddette acrosindromi.
Si tratta di disturbi funzionali legati ad una alterata reattività della vasomotilità in risposta a stimoli esterni.
Solo raramente queste affezioni, relativamente frequenti prevalentemente nelle giovani donne, sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" o di affezioni della tiroide, la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa sulla protezione dal freddo dell'intero corpo e non solo delle estremità e, nei casi più fastidiosi, sulla somministrazione di farmaci emoreologici.
Gentile Utente,
i sintomi che ci descrive corrispondono a quelli delle cosiddette acrosindromi.
Si tratta di disturbi funzionali legati ad una alterata reattività della vasomotilità in risposta a stimoli esterni.
Solo raramente queste affezioni, relativamente frequenti prevalentemente nelle giovani donne, sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" o di affezioni della tiroide, la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa sulla protezione dal freddo dell'intero corpo e non solo delle estremità e, nei casi più fastidiosi, sulla somministrazione di farmaci emoreologici.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
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Utente
La ringrazio per la prontezza e la chiarezza nel rispondermi. Posso chiederLe che tipo di esami dovrei provvedere ad effettuare? Determinati valori possono essere evidenziati anche nelle classiche analisi? Le dico, io sono donatore di sangue e non ho mai notato alterazioni se non un livello di bilirubina più elevato della norma (ho approfondito, dovrebbe essere la sindrome di Gilbert) ed una glicemia al limite inferiore. La ringrazio di nuovo anticipatamente. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5k visite dal 23/02/2016.
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