Geloni a mano e piede destro
buondì, mi rivolgo a voi in cerca di qualche buon consiglio, perchè non so più davvero che fare.
ho 29 anni e da 9 anni a questa parte, sistematicamente ogni ottobre, mi compaiono dolorosi geloni solo ed esclusivamente sulla mano e sul piede destro. questi geloni rimangono dove sono fino a marzo-aprile, con la comparsa della primavera.
negli anni ho consultato diversi medici, fra cui 2 dermatologi, oltre al mio medico di base e un omeopata consigliato da un'amica. le cure raccomandatemi da loro non hanno avuto alcun effetto, nè quelle "curative" (creme e preparati a base di ossido di zinco, pastiglie vasodilatatori, pastiglie al rusco..) nè quelle preventive (granuli omeopatici, guanti sin da settembre, esercizi per la circolazione, non esporre la mano a sbalzi di temperatura..).
mi sono sottoposta anche ad un esame di capillaroscopia, ma non ha mostrato nulla di anormale.
ho provato, disperata, ogni "metodo della nonna" a me noto, dall'acqua e sale, all'alcool, all'urina (con mio sommo ribrezzo). nulla ha avuto il benchè minimo effetto.
ho pensato allora che fosse un problema dato da cause ambientali o posturali, anche perchè, sin da piccola, non sono mai stata una gran portatrice di guanti, eppure non ho mai avuto questo problema.
sono andata per un anno da un osteopata, ma i trattamenti non hanno dato alcun miglioramento.
L'unica cura che sembrava darmi un lieve sollievo era l'esposione della mano a dei fumi di artemisia, suppongo sia un metodo proprio della medicina cinese. Ma rimane comunque una cura non risolutiva.
Con la comparsa dei geloni tuttavia, coincide l'inizio del mio lavoro, dove devo stare per 8 ore continuate attaccata ad un computer, e quindi con la mano destra fissa sul mouse. l'ambiente in cui lavoro non è particolarmente freddo, ma se mi tocco la mano destra con la sinistra la sento sempre ghiacciata.
Quelli che io (e i dottori che mi hanno visitato) chiamo "geloni" sono rigonfiamenti duri e rossi in prossimità delle articolazioni delle falangi, non grandissimi, a volte più di uno, raggruppati. mi impediscono di muovere correttamente l'articolazione, rendendo le dita più rigide. non mi provocano assolutamente prurito, nè ferite superficiali.
ho 29 anni e da 9 anni a questa parte, sistematicamente ogni ottobre, mi compaiono dolorosi geloni solo ed esclusivamente sulla mano e sul piede destro. questi geloni rimangono dove sono fino a marzo-aprile, con la comparsa della primavera.
negli anni ho consultato diversi medici, fra cui 2 dermatologi, oltre al mio medico di base e un omeopata consigliato da un'amica. le cure raccomandatemi da loro non hanno avuto alcun effetto, nè quelle "curative" (creme e preparati a base di ossido di zinco, pastiglie vasodilatatori, pastiglie al rusco..) nè quelle preventive (granuli omeopatici, guanti sin da settembre, esercizi per la circolazione, non esporre la mano a sbalzi di temperatura..).
mi sono sottoposta anche ad un esame di capillaroscopia, ma non ha mostrato nulla di anormale.
ho provato, disperata, ogni "metodo della nonna" a me noto, dall'acqua e sale, all'alcool, all'urina (con mio sommo ribrezzo). nulla ha avuto il benchè minimo effetto.
ho pensato allora che fosse un problema dato da cause ambientali o posturali, anche perchè, sin da piccola, non sono mai stata una gran portatrice di guanti, eppure non ho mai avuto questo problema.
sono andata per un anno da un osteopata, ma i trattamenti non hanno dato alcun miglioramento.
L'unica cura che sembrava darmi un lieve sollievo era l'esposione della mano a dei fumi di artemisia, suppongo sia un metodo proprio della medicina cinese. Ma rimane comunque una cura non risolutiva.
Con la comparsa dei geloni tuttavia, coincide l'inizio del mio lavoro, dove devo stare per 8 ore continuate attaccata ad un computer, e quindi con la mano destra fissa sul mouse. l'ambiente in cui lavoro non è particolarmente freddo, ma se mi tocco la mano destra con la sinistra la sento sempre ghiacciata.
Quelli che io (e i dottori che mi hanno visitato) chiamo "geloni" sono rigonfiamenti duri e rossi in prossimità delle articolazioni delle falangi, non grandissimi, a volte più di uno, raggruppati. mi impediscono di muovere correttamente l'articolazione, rendendo le dita più rigide. non mi provocano assolutamente prurito, nè ferite superficiali.
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
visti i vari consulti e accertamenti già praticati, i sintomi che ci descrive potrebbero essere inquadrati nel capitolo delle cosiddette acrosindromi, cui appartengono manifestazioni cliniche generalmente ad andamento benigno comuni anche ad altre condizioni e che a volte includono anche il "fenomeno di Raynaud", che Lei tuttavia non manifesterebbe.
Solo raramente queste affezioni, relativamente frequenti nelle giovani donne, sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" o di affezioni della tiroide, la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Un consulto reumatologico, se non già effettuato, potrebbe in ogni caso essere utile.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa sulla protezione dal freddo DELL'INTERO CORPO e non solo delle estremità e, nei casi più fastidiosi, sulla somministrazione di farmaci emoreologici.
Gentile Utente,
visti i vari consulti e accertamenti già praticati, i sintomi che ci descrive potrebbero essere inquadrati nel capitolo delle cosiddette acrosindromi, cui appartengono manifestazioni cliniche generalmente ad andamento benigno comuni anche ad altre condizioni e che a volte includono anche il "fenomeno di Raynaud", che Lei tuttavia non manifesterebbe.
Solo raramente queste affezioni, relativamente frequenti nelle giovani donne, sono la manifestazione di malattie dell'organismo a sfondo "reumatoide" o di affezioni della tiroide, la cui esistenza va esclusa mediante esami ematochimici che il suo Medico di Base dovrebbe essere in grado di prescriverle.
Un consulto reumatologico, se non già effettuato, potrebbe in ogni caso essere utile.
Esclusa questa eventualità la terapia si basa sulla protezione dal freddo DELL'INTERO CORPO e non solo delle estremità e, nei casi più fastidiosi, sulla somministrazione di farmaci emoreologici.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 17/11/2017.
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