Stripping safena
Buonasera, sono un ragazzo di 30 anni dall età fi 19 anni ho iniziato a sclerotizzare vene varicose...nell ultima visita con un medico vascolare è emerso quanto segue:
Sistema venoso profonfo:
- pervietà e normocontinenza del sistema venoso--femoro-iliaco- bilateralmente
- pareti venose normo comprimibili alla Cus Senza evidenti segni di materiale trombotico endoluminale
- flusso fasico con gli atti del respiro in tutti gli distretti venosi esplorati
- sistema delle vene gemellari e soleali conservato
Sistema venoso superficiale:
- normocontinenza alla manovra del Valsalva delle crosse safeno poplitee
- a destra due punti crosse safeno femorale pervia, dilatata, incontinente, con reflusso lungo la accessoria anteriore e la vgs, esiti ipo atrofici di ecosclerosi al terzo medio di coscia, collaterali tronculari della vgs alla gamba, varici di collaterali
- a sinistra due.
Crosse safeno femorale pervia, continente variante anatomica della accessoria superficiale con sbocco autonoma in femorale comune, incontinente e reflusso di coscia e ginocchio e rientro in grande safena in tal sede, collaterali e varici di collaterali alla gamba.
Esiti atrofici di ecosclerosi della vgs di coscia
Pervia e normocontinente la vena piccola safena bilateralmente.
- normo continenti le vene perforanti esplorate bilateralmente
R.
A.: AOCP stadio 0
Conclusioni: IVC degli asili, varici recidive bilaterale.
Classe CEAP C3s.
Indice evolutivitadi malattia e rischio trombotico elevato.
Volevo chiedervi un parere riguardo
Il dottore che mi ha visitato mi consiglia: intervento flebo chirurgico di interruzione e stripping corto prossimale della vgs Destra doppia più scleroterapia complementare a distanza, intervento flebo chirurgico di interruzione e stripping corto prossimale della accessoria superficiale atripica della vgs sinistra più scleroterapia complementare a distanza.
Cosa ne pensate?
è la soluzione migliore per il mio caso?
la tecnica migliore?
Cosa dovrei fare?
Grazie
Sistema venoso profonfo:
- pervietà e normocontinenza del sistema venoso--femoro-iliaco- bilateralmente
- pareti venose normo comprimibili alla Cus Senza evidenti segni di materiale trombotico endoluminale
- flusso fasico con gli atti del respiro in tutti gli distretti venosi esplorati
- sistema delle vene gemellari e soleali conservato
Sistema venoso superficiale:
- normocontinenza alla manovra del Valsalva delle crosse safeno poplitee
- a destra due punti crosse safeno femorale pervia, dilatata, incontinente, con reflusso lungo la accessoria anteriore e la vgs, esiti ipo atrofici di ecosclerosi al terzo medio di coscia, collaterali tronculari della vgs alla gamba, varici di collaterali
- a sinistra due.
Crosse safeno femorale pervia, continente variante anatomica della accessoria superficiale con sbocco autonoma in femorale comune, incontinente e reflusso di coscia e ginocchio e rientro in grande safena in tal sede, collaterali e varici di collaterali alla gamba.
Esiti atrofici di ecosclerosi della vgs di coscia
Pervia e normocontinente la vena piccola safena bilateralmente.
- normo continenti le vene perforanti esplorate bilateralmente
R.
A.: AOCP stadio 0
Conclusioni: IVC degli asili, varici recidive bilaterale.
Classe CEAP C3s.
Indice evolutivitadi malattia e rischio trombotico elevato.
Volevo chiedervi un parere riguardo
Il dottore che mi ha visitato mi consiglia: intervento flebo chirurgico di interruzione e stripping corto prossimale della vgs Destra doppia più scleroterapia complementare a distanza, intervento flebo chirurgico di interruzione e stripping corto prossimale della accessoria superficiale atripica della vgs sinistra più scleroterapia complementare a distanza.
Cosa ne pensate?
è la soluzione migliore per il mio caso?
la tecnica migliore?
Cosa dovrei fare?
Grazie
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Buonasera, ci sono molte tecniche nuove per il trattamento delle varici degli arti inferiori. Tra queste, alcuni metodi mininvasivi endovascolari stanno soppiantando le metodiche chirurgiche classiche di strippino o Chiva, oltre che per i successi ottenuti anche per la durata della degenza che e' di alcune ore; inoltre la fase di recupero e' praticamente immediata e il minor numero di complicanze postoperatorie minore. Tra queste menzionerei la M.O.C.A. ablazione meccanico-chimica e i cianoacrilati a bassa densità' emodinamica, oltre che il laser e la radiofrequenza. Cordiali saluti
Dott Cesare Massa Saluzzo
www.massasaluzzo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 30/01/2020.
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