Fistola retto vaginale
Salve ho 35 anni e vivo male la mia situazione.
Nel 2021 ho avuto un ascesso sul perineo che mi portò ad andare al ps per il forte dolore, ho assunto antibiotici ma stesso la sera che tornai dal ps si ruppe ed uscì fuori molta materia purulenta.
Dopo la cura di antibiotico pensando di aver risolto mi sono ritrovata delle macchie che mio malgrado non capivo cos erano ed ogni 2 mesi ricorrevo a visite ginecologiche con scarsi risultati in quanto mi venivano diagnosticate solo candide o vaginiti.
Dopo 2 anni decisi di ricorrere ad una visita proctologa con consiglio di eseguire una defecografia e da lì la diagnosi di una fistola retto vaginale al di sotto del rettocele che raggiungeva la parete posteriore del terzo distale del canale vaginale a circa 2cm dal piano perianale.
Mi fu consigliato di rivolgere ad un noto prof.
Ginecologo che mi ha operato il 7 marzo di quest anno con incisione a t rovesciata sulla forchetta vaginale e scollamento della fascia vaginale dalla fascia pre-rettale fino ad 1/3 medio della stessa.
Nel post operazione ho avuto sempre il dubbio di non aver risolto in quanto avevo ancora perdite e ieri 9 luglio ho deciso per eliminare ogni dubbio di ripetere la defecografia che purtroppo ha confermato quanto pensavo, c è ancora un canale di comunicazione tra retto e vagina e ora mi sento totalmente persa perché non so come risolvere e a chi rivolgermi data la complessità di queste fistole retto vaginali.
Ciò che mi rammarica di più è il dovermi fidare del mio istinto e diagnosticarmi da sola il problema perché dal primo momento la fistola non è mai risultata né al tatto né alla vista e per la seconda volta ho dovuto fare una defecografia per far capire che c è ancora una comunicazione tra retto e vagina.
Spero in un consiglio e in un po’ di sostegno nell’ affrontare il problema per poterlo finalmente risolvere.
Nel 2021 ho avuto un ascesso sul perineo che mi portò ad andare al ps per il forte dolore, ho assunto antibiotici ma stesso la sera che tornai dal ps si ruppe ed uscì fuori molta materia purulenta.
Dopo la cura di antibiotico pensando di aver risolto mi sono ritrovata delle macchie che mio malgrado non capivo cos erano ed ogni 2 mesi ricorrevo a visite ginecologiche con scarsi risultati in quanto mi venivano diagnosticate solo candide o vaginiti.
Dopo 2 anni decisi di ricorrere ad una visita proctologa con consiglio di eseguire una defecografia e da lì la diagnosi di una fistola retto vaginale al di sotto del rettocele che raggiungeva la parete posteriore del terzo distale del canale vaginale a circa 2cm dal piano perianale.
Mi fu consigliato di rivolgere ad un noto prof.
Ginecologo che mi ha operato il 7 marzo di quest anno con incisione a t rovesciata sulla forchetta vaginale e scollamento della fascia vaginale dalla fascia pre-rettale fino ad 1/3 medio della stessa.
Nel post operazione ho avuto sempre il dubbio di non aver risolto in quanto avevo ancora perdite e ieri 9 luglio ho deciso per eliminare ogni dubbio di ripetere la defecografia che purtroppo ha confermato quanto pensavo, c è ancora un canale di comunicazione tra retto e vagina e ora mi sento totalmente persa perché non so come risolvere e a chi rivolgermi data la complessità di queste fistole retto vaginali.
Ciò che mi rammarica di più è il dovermi fidare del mio istinto e diagnosticarmi da sola il problema perché dal primo momento la fistola non è mai risultata né al tatto né alla vista e per la seconda volta ho dovuto fare una defecografia per far capire che c è ancora una comunicazione tra retto e vagina.
Spero in un consiglio e in un po’ di sostegno nell’ affrontare il problema per poterlo finalmente risolvere.
[#1]
Nulla è perduto!
Ma bisognerà ricominciare da capo.
Chiaramente non è possibile tramite questo mezzo fornirle indicazioni precise su come trattare questa recidiva.
Va rivalutato il tutto alla luce del reperto defecografico, eventualmente integrandolo con altri esami strumentali.
Cordiali saluti.
Ma bisognerà ricominciare da capo.
Chiaramente non è possibile tramite questo mezzo fornirle indicazioni precise su come trattare questa recidiva.
Va rivalutato il tutto alla luce del reperto defecografico, eventualmente integrandolo con altri esami strumentali.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Dottore innanzitutto la ringrazio per avermi risposto, leggere il primo rigo in cui mi dice che nulla è perduto mi ha rassicurato un po’.. vivo con la paura di non riuscire a risolvere e in questo momento mi sento persa e poco lucida per capire come affrontare la situazione, mi ha destabilizzato un po’ mentalmente. La terró presente nell'eventualità decidessi di riaffrontare la situazione ed un eventuale operazione. Grazie infinitamente!
[#3]
Di nulla.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 800 visite dal 10/07/2024.
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