In attesa di una visita proctologica

Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni.

Soffro di stitichezza fin dall’infanzia: a volte mia madre ricorreva ai microclismi perché le feci erano troppo dure.

Durante la preadolescenza evacuavo anche solo una volta alla settimana.
Intorno ai 13 anni ho notato per la prima volta sangue rosso vivo sulla carta igienica o nella tazza del WC e il mio medico di famiglia diagnosticò emorroidi interne.
Negli anni i sanguinamenti si sono ripetuti sporadicamente, specie in prossimità del ciclo mestruale.

Non mangio male, ma mangio poco.
Sono sottopeso (45 kg per circa 1, 60 m) e in passato ero anche più magra.

Negli ultimi anni, però, sono diventata più regolare e riuscivo ad andarci ogni 2-3 giorni.

A fine aprile ho vissuto un periodo molto stressante durato tre settimane.
In quei giorni evacuavo tutti i giorni, a volte anche due volte al giorno, ma mangiavo pochissimo.

Finito il periodo stressante, ho avuto un blocco: per quasi una settimana non sono riuscita ad evacuare, senza nemmeno lo stimolo.

Poi mi sono sbloccata gradualmente, finché non ho evacuato una massa molto abbondante e nei giorni successivi sono andata in bagno più volte al giorno.

In quei giorni ho avvertito una piccola pallina morbida non dolorosa fuoriuscire dall’ano, poi rientrata dopo l’applicazione di una pomata.

Il mio medico mi ha prescritto Fisiopax, mezza bustina al giorno per una settimana.

Sospendendolo le feci diventavano frammentate ma non dure e difficili da espellere.
Dovevo sforzarmi molto, non mi sentivo svuotata, avvertivo dolori ai fianchi poi migrati sotto l’ombelico.

Ho ripreso a prendere Fisiopax a giorni alterni e, con questa dose, evacuavo feci tipo 4-5 sulla scala di Bristol, talvolta nastriformi.

Ma ogni volta che provo a sospenderlo tornano feci a palline né dure né molli, difficili da espellere, con gonfiore e senso di svuotamento incompleto.

Emocromo, VES, PCR, calprotectina fecale ed ecografia addominale sono risultati nella norma.

Il gastroenterologo ha parlato di colon irritabile, consigliandomi una dieta più ricca e attribuendo i sanguinamenti alle emorroidi.

Tuttavia, senza il lassativo osmotico, anche a dosi basse, non riesco ad evacuare feci normali.
Lo sforzo è grande anche con feci non dure, le feci sono piccole e poche e non mi sento mai svuotata.

Informandomi, ho letto della defecazione ostruita.

Non escludo un rallentato transito o una dissinergia del pavimento pelvico, ma temo anche un possibile prolasso rettale interno, specie dopo aver percepito il rigonfiamento anale, che so può essere collegato al prolasso interno.

Mio padre ha fissato una visita privata con un proctologo.

La mia domanda è: se ci fosse un prolasso rettale interno, il proctologo riuscirebbe a rilevarlo dalla visita, o almeno sospettarlo abbastanza da indicare esami come la defecografia o la manometria anorettale?

So che può sembrare una domanda sciocca, ma temo che, vista la mia età, i sintomi vengano sminuiti e attribuiti solo al colon irritabile.

Vi ringrazio.
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
I suoi sospetti possono essere confermati eventualmente solo con la visita che ha prenotato e comunque la defecografia sarà necessaria per oggettivare una eventuale sindrome da defecazione ostruita.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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