Fistola o cisti suppurata perianale da bulbo pilifero?
Buona sera Dottori. Premetto che questo problema mi è familiare. Mi è successo 2 volte zona inguine per ceretta. La terza nel luglio del 2018, dopo una ceretta proprio sul perineo. Ho pensato al solito pelo incarnito. Si è presentato e poi riassorbito fino a giugno 2019, quandol'infiammazione ha richiesto antibiotici (6gg) per sospetto ascesso perianale con linfonodopatia satellite inguinale dx, eco della cute e del tessuto sottocutaneo e visita chirurgica. Eseguo eco l''1 luglio 2019, che riporta"In corrispondenza di nodo palpabile, nella regione glutea di dx si osserva nel sottocutaneo immagine sfumata ipoecogena circa 6mm dal piano cutaneo, delle dimensioni di circa 30x5x18mm riferibile a piccolo flemmone anche con possibile stria iperecogena riferibile a struttura pilifera. SI rimanda a visita specialista per curetage. "Vado a visita chirurgica l' 08/07 sotto effetto antibiotici, di conseguenza il chirurgo referta che"non può apprezzare al momento della visita alcuna tumefazione nè flogosi, solo alla palpazione, dubbia presenza di cordoncino fibroso di pochi mm". Per queste ragioni non è possibile stabilire se l'evento sia legato ad un ascesso perianale o fosse solo una flogosi del bulbo pilifero ost ceretta entrambi autorisoltosi. " Il 13/9 decidono di incidere con drenaggio, zaffaggio con garza iodoformica (caduta dopo1gg), mi prescrivono antibiotici per 6gg. Mi rivedono il 16 per medicazione, non inseriscono nuovo zaffo, mi rivedono il 19 ", la ferita va bene, praticamente guarita" medicazione successiva non necessaria. Il 25/09 ritorno in chirurgia, persisteva area tumefatta calda e dolente come da riacutizzazione del quadro flogistico, si soprassiede all'incisione per mancanza di fluttuazione. Mi rimandano a casa, effettuo semicupi per raggiungere centro molle e colliquato, poi si sarebbe rivalutato. Prenoto visita proctologica per escludere una fistola. Si verifica la riapertura della ferita. Il 28/09 vado al controllo, appare completamente drenato, alla spremitura non fuoriesce nulla. Si esegue specillazione con evidenza di camera ascessuale superficiale ad ore 7 di circa 2cm, (non è possibile risalire ulteriormente) e lavaggi con SF che fuoriesce limpida, stavolta si inserisce zaffo (cadrà dopo 1gg). Torno il 30/09 per medicazione ferita, si referta che va bene, praticamente guarita, non vi sono segni di flogosi, infezione e non vi essudazione. La specillazione della ferita non rileva alcun tragitto fistoloso. Nelle settimane successive ho avuto due episodi di fuori uscite di materiale dopo le quali ho medicato da sola con amuchina 0, 5, tenendolo sempre sotto controll, in vista della visita proctologica che avrei effettuato il 21/10. Referto del proctologo: " Evidente piccola cicatrice ad ore 9 con minimo cordone fibroso. In fase di visita la palpazione è stata cosi forte che già nelle ore successive si è rigonfiato e oggi pomeriggio (22/10) si è riaperto ed è fuoriuscito il solito pus. Cosa pensate di quanto esposto? E' tutto normale? Saluti Giulia
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Farei un'ecografia endoanale per escludere la fistola. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
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Utente
Buona sera e grazie mille per la celere risposta. Il proctologo me l ha consigliata, una volta raggiunto un gonfiore considerevole però, perché altrimenti non vedrebbero nulla nemmeno con quella.(3000 caratteri non mi sono bastati per spiegare tutto tutto ). Il punto è che non arriverò mai ad essere abbastanza gonfia perché la ferita si riapre sempre spontaneamente da non permettermi di agire tempestivamente. Non ricordo bene chi, ma uno dei tanti specialisti che mi ha visto, ancora all'inizio, mi aveva parlato di una rm. Se questa mi desse la certezza, a prescindere dal processo infiammatorio in atto o meno e in qualunque momento (sgonfia, guarita o riacutizzata) la prenoterei immediatamente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.9k visite dal 23/10/2019.
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