Pillole anti-acne

Buon giorno,

Volevo chiedere un consulto su due particolari farmaci che due anni fa presi per marginare un'acne cicatrizzante persistente da anni.
Oltre alle normali cure cutanee come Same Seb, Evosebor Li-Zn, Dalacin T e Dierre Mask, feci per non mi ricordo quanti mesi, un trattamento con delle pillole per metà bianche e per metà gialle, forse Aisoskin, ( probabilmente l'aisoskin è il farmaco di cui tra poco scrivo ) e un'altro farmaco che preso per un tempo ridotto il dermatologo disse che era abbastanza "pesante", addirittura i miei dovettero firmare il consenso per questo medicinale.

Ora, non vorrei sembrare pessimista, ma studi biologici mi hanno informato sul fatto che qualsiasi cosa interferisca sul Dna, può far insorgere tumori o qualsiasi altri problemi genetici.
Dunque arrivando al punto, vorrei chiedere se , l'uso di queste pillole mi abbia potuto esporre in maggior modo a danni correlati ad essi.
Credo sia giusto curare l'acne, ma non credo sia giusto riparare e danneggiare nel medesimo momento.
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Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
non vedo dove sia il problema. Ritengo nessuno abbia cercato di farle del male. Le avranno proposto una cura cui lei avrà aderito. Tra l'altro da un pò di tempo col farmaco da lei nominato è obbligatorio per le donne, sia una contraccezione, sia il periodico test di gravidanza che esami ematici ed un consenso informato. Quindi credo che, chiunque assuma questo fasrmacoi lo fa ben conscio di ciò cui potrebbe andare incontro. Però il problema più importante che l'isotretinoina può dare è il potere concepire dei feti fortemente malformati. Le altre cose di cui lei parla sono non congetture ma farneticazioni di qualcuno che lei ha preso per buone.
Le assicuro e mi arrogo il diritto di parlare anche a nome dei miei colleghi, che non darei nulla ad un mio paziente che potessi anche lontanamente sospettare potere essere nocivo per la sua salute.
Stia pure serena e, se lo ritiene, si avvalga del conforto di un buon dermatologo che le dia anche il supporto di cultura farmacologica di cui necessita.
Poi, siccome viviamo in un paese libero, potrà anche preferire un tipo di terapia ad un altra, sono cose che capitano giornalmente e direi che sta anche alla sensibilità del collega capire che tipo di terapia cucire su di lei.
Stia serena.

Un saluto

Mocci

Luigi Mocci MD