Linfociti e wbc

Gentili dottori, volevo sapere: in caso di infezione virale come si comportano i leucociti?
Se avessi contratto un infezione di tipo virale diciamo da tre mesi, i valori dei leucociti totali tenderebbero a scendere o a salire?
e nello specifico i linfociti che andamento avrebbero? Aumenterebbero o calerebbero?
E' assurdo lo so, ma non ho trovato risposte a questa domanda.
Forse dipende dal tipo di virus?
Fatemi sapere qualcosa. Vi ringrazio infinitamente.
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
In caso di infezione virale i granulociti stanno a guardare, i linfociti invece a volte aumentano e si attivano per trasformarsi in plasmacellule e produrre anticorpi per contrastare il virus, aiutati o meno da un aumento dei monociti - macrofagi.

Dipende da virus a virus e da caso a caso, comunque se uno trova una linfomonocitosi in genere pensa a una virosi precedente, poi ci sono molti casi di linfocitosi senza virus e di infezioni virali senza alterazioni dei globuli bianchi. Ecco perche' purtroppo servono i medici e non basta l'enciclopedia.




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dopo
Utente
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Quindi, Dr. Pietropaolo, mi aiuti a comprendere.
In merito ad un presunto contatto a rischio HIV, due formule leucocitarie, eseguite a 45 e 90 gg dal contatto stesso evidenziano un leggero caldo di Leucociti totali (da 7100 a 6300) e un conseguente calo di Linfociti (da 2400 a 2200).
I valori sono nel range di normalità come vede anche se si nota una flessione dei WBC.
Lei ritiene che a 90 giorni il mio sistema immunitario avrebbe dovuto reagire ad una infezione da HIV??
Se ho ben capito in seguito ad una infezione virale eventualmente i valori dei WBC crescono, ma non diminuiscono. Dico bene?

Tuttavia, per inciso, ci tengo a specificare che non mi sto limitando a controllare il mio stato sierologico solo attraverso l'analisi dei globuli bianchi. i test specifici fatti a 90 giorni sono stati: 49gg (ELISA), 54gg (HIV NAT), 69gg (ELISA), 90gg (ELISA + HIV NAT).

Siccome in un'infezione primaria da HIV, il sistema immunitario dovrebbe subire un forte attacco, vorrei eseguire l'esame della tipizzazione linfocitaria per verificare il valore dei CD4+

Sà, dottore, i medici che ho consultato m'hanno consigliato di lasciarmi alle spalle questa storia, ma io non ne sono del tutto convinto e cerco di osservare il mio corpo, sopratutto con esami di laboratorio, per escludere definitivamente l'infezione.

Ora vengo alla domanda. Il mio medico curante mi ha sconsigliato di efefttuare la tipizzazione linfocitaria, in quanto, secondo lui, dati i valori dell'emocromo, non si evince nulla di anomalo.
Secondo lei, è giusto che io controlli anche questo elemento per rafforzare la tesi della sieronegatività?

Inoltre, se non disturbo, vorrei porle un ultimo quesito. Può succedere questa cosa??: Se il presunto virus è penetrato nel mio organismo in quantità minime, il periodo finestra si può allungare?
Ovvero, incide la quantità di virus nella risposta immunitaria??

Spero di non averla tediata con i miei dubbi, ma sono consapevole che solo un medico possa fornirmi le giuste direttive.
La saluto con profonda stima, per quello che fa.
Grazie.
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Attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Gentile utente, se uno pensa all' HIV, allora va a dosare l' HIV, visto che oggi abbiamo ottimi metodi diretti e indiretti per farlo.

Lei ha fatto numerosi test specifici per l' HIV, il cui esito peraltro non ci ha riferito. Dal contesto sembra di capire che sono tutti negativi. Non persuaso, lei rivolge la sua attenzione ai leucociti, spiandone ansiosamente ogni minima fluttuazione.

Prenderla alla lontana interessandosi dei leucociti, che sono una cosa secondaria e aspecifica, e' metodologicamente sbagliato e non porta da nessuna parte, per asimmetria concettuale l' HIV modifica bensi' i leucociti, ma non tutte le modificazioni dei leucociti derivano dall' HIV.

Evito il discorso sulla variabilita' biologica e su quella analitica e concludo solo rammentando che l' HIV ci mette anni a compromettere il sistema immunitario, quando arrivasse a tanto, l'infezione sarebbe gia' ben nota tramite il test specifico.

Se lei non e' convinto di averla fatta franca, ripeta il test HIV ogni 3-6 mesi per un anno, alla fine l'evidenza dei fatti si imporra' anche ai suoi dubbi.




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Utente
Utente
Mi scuso se sono stato incompleto nella mia descrizione.
Si, confermo che tutti gli esami sono risultati negativi.

Mi scuso per la mia presunzione nel voler fare il medico con valutazioni analitiche che non mi competono, ma mi sto appigliando a tutto. La verità e che ho paura di essere ottimista sull' esito finale alla luce dei risultati fin qui ottenuti.

Giusto per conoscenza, può riferirmi comunque sui leucociti? Lei dice che l'HIV li modifica. Ma cosa dovrei aspettarmi un innalzamento o un decremento dei valori? (Mi scusi per la mia insistenza)
Lei ritiene che con 2 test di biologia molecolare e 3 test immunoenzimatici, devo essere sicuro della mia sierologia?
Mi scusi ancora.
Grazie della sua pazienza.

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Utente
Utente
Sul sito Helpaids i medici mi hanno riferito che in caso di infezione primaria (sieroconversione) si registra un aumento dei linfociti. Vi risulta??? Quest'aumento dovrebbe spingere i valori oltre il range di normalità??? (1500-3000)