Un forma maligna dopo anni

Buongiorno. due anni e mezzo fa miè stata riscontrata, durante gli esami per un donazione, una componente monoclonale IGg KAPPA in zona gamma. NON QUANTIFICABILE .
l'ematologo mi disse di trattarsi di una componente monolclonale benigna.
da allora faccio controlli, ho passato un anno fortemente in crisi. Desici si star sola, di non far piu nulla, e mi spaventai parecchio.
per quanto io abbia tentato parecchio di reagire, mi trovo comunque con ansie ed una forte depressione. mi blocco davanti al sogno di formare una famiglia e fingo vivere felice ma vivo come una persona che ha un tumore chiuso nel cassetto e si comporta come se non ci fosse. non riesco a fare a meno di pensare che parte di queste componenti monoclonale si trasformano in un forma maligna dopo anni. l'ematologo continua a dirmi di stare tranquilla, che non ho niente, di non preccuparmi, che resterà così fino a 90 anni. però mi tiene sempre sotto controllo. a volte penso che mi dica che non è questo il caso che possa evolvere solo per tenermi buona. In base a cosa mi vien detto che non corr rischi? lei mi può dire il suo parere ? ah dimenticavo di dire che ho 34 anni. donna.
non so se si comprensibile quel che ho scritto, chiedo scusa, ma la prossima settimana devo fare di nuovo i controlli e ci risiamo con le lacrime ...
la ringrazio
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Componenti monoclonali piccole, al di sotto della soglia di quantificazione, se ne vedono sempre di piu' man mano che si diffondono tecniche elettroforetiche, come l'elettroforesi capillare, piu' sensibili del vecchio tracciato a 5 zone su acetato.

Mentre una volta si vedevano solo le componenti grosse, e queste effettivamente significavano plasmacellule in proliferazione ossia mieloma, oggi sappiamo che sono di gran lunga piu' numerose le componenti piccole e minime, che sono solo un errore di produzione del sistema immunitario, una reazione esagerata in vista di un attacco massiccio di qualche antigene.

Poi l'antigene passa e resta questo sovrappiu' di anticorpi tutti uguali come una cicatrice immunologica, senza che ci sia i natto nessuna proliferazione e nessun tumore.

La componente innocua si riconosce perche' e' piccola, spesso neanche dosabile, se ne rimane stabile nel tempo e si accompagna all'assenza di catene leggere libere urinarie. Come nel suo caso.

Se avesse fatto l'elettroforesi 15 anni fa con le tecniche di oggi, magari avrebbe visto che la CM c'era gia' allora.

Attualmente non abbiamo esami del sangue per distinguere in modo positivo (non probabilistico) una CM sicuramente benigna da una sicuramente maligna, o meglio l'esame esiste ma e' la biopsia del midollo.

La sua angoscia e' sprecata, ma se non riuscissimo a convincerla, puo' farsi fare una biopsia midollare e tagliare la testa al toro.



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Utente
Utente
Buongiorno
la ringrazio di cuore per avermi risposto subito.
La sua risposta è piuttosto rincuorante.
mi sento di dire che prima del 2007 non c'era in quanto facevo ogni 6 mesi l'elettroforesi essendo donatrice di sangue e prima di allora non è mai emerso nulla.

Anche se le devo dire di non aver fatto una biopsia midollare in quanto sono piuttosto certa che sarebbe ad oggi negativa.

La mia paura è che questa attuale benignità possa poi trasformarsi un una forma maligna con il passare degli anni.
Lei pensa si possa escludere questo ? mi spaventa il fatto che queste forme "benigne" abbiano visto mutato il termine in componenti di incerto significato essendoci, ho letto, una percentuale di componeniti benigne trasformatesi poi nel tempo in maligne

L'ematologo dice non essere questo il caso, ma la mia domanda sta prorpio qui: se non c'è modo di distinguere quelle che evolveranno da quelle che non evolveranno, in base a cosa mi si dice non essere il mio un caso di componente che possa un giorno evolvere in altro ?

mi scusi se la sto stressando, davvero, ma se lei riuscisse a chiarirmi questo ultimo punto mi farebbe davvero un regalo a dire poco enorme

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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Mi devo ripetere, "Attualmente non abbiamo esami del sangue per distinguere in modo positivo (non probabilistico) una CM sicuramente benigna da una" [che evolvera' in maligna].

Quindi nessuno puo' venderle delle certezze ma solo delle probabilita', basate sull'esperienza e sull'osservazione: la componente maligna quasi sempre nasce male subito, subito in salita o subito alta, subito con la bence Jones, la sua eta' e' troppo giovane, ecc.

Cosi' a memoria non ricordo neanche casi particolari di cambiamenti di stato di una componente tranquilla per dieci anni o vent'anni senza avvisaglie, e poi improvvisamente esplosa in mieloma.

Se anche ce ne fossero state, l'istinto suggerisce che non sia una evoluzione ma sia un mieloma sovrapposto a una componente benigna preesistente. le componenti sono comuni, dunque e' facile che uno vi aggiunga che so un ipotiroidismo e un altro una emopatia.

Tutto questo fa leva sulla razionalita', poi vedra', come tanti altri nella sua situazione, che dove non arriva la razionalita' arrivera' la consuetudine.

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Utente
Utente
Buonasera
la ringrazio nuovamente.
capiso ciò che vuole dire.

Oggi ho ritirato gli esami.
indicano che la componente monoclonale inzona gamma globuline precedentemente segnalata non è piu evidenziabile

Per quanto io sappia ( mi corregga se sbaglio) che quando sono così piccole è piu facile ce sia semplicemente nascosta piu che sparita, e che in un atro esame possa invece riemergere, ma mi vien
da sperare.

Lei crede che questa anche momentanea "sparizione" sia un buon segno, o crede che il fatto che possa "oscillare" la renda non stabile e quindi potensialmente soggetta oltre che a oscillare verso il basso al punto di non esser piu percepibile, oscillare anche al punto di aumentare qantitativamente ?

se ho detto una stupidata, me lo dica pure senza farsi poblemi.

sa a volte mi pongo delle domande nella testa e di conseguenza questi dubbi.

mi scusi se l'ho stressata ancora. sia così gentile da rispondermi un'ultima volta

la ringrazio

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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
E' un problema di sensibilita' del metodo.

Quando la componente e' piccola ed e' a cavaliere della soglia di sensibilita' del metodo, a volte il metodo la vede a volte no. Stesso discorso se laboratori diversi usano metodi diversi, piu' o meno sensibili.

Le cose esistono nella misura in cui noi le percepiamo e in cui noi gli attribuiamo un significato. Vedere troppe cose alla fine e' controproducente. E' come guardare la Ferrari nuova di pacca con la lente dell'orologiaio e scoprire, orrore, che ci sono dei micrograffi.

Noi chiamiamo con lo stesso nome "componente monoclonale" sia dei grossi eccessi di produzione di un clone neoplastico, sia queste piccole innocue "cicatrici immunologiche".

E' chiaro che la sua componentina e' una cosa praticamente impercettibile, non e' progressiva e alla fine non ha nessun significato patologico.

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Utente
Utente
Grazie Dottore, di tutto.
le auguro buona pasqua