Le analisi del sangue allo scopo

Gentili Dottori,
Sono un giovane di 25 anni di sana e robusta costituzione.
Proprio ieri sera ho effettuato un'iniezione a mia madre la quale è portatrice sana di Epatite C infatti di rado effettua le analisi del sangue allo scopo di verificare i valori dei markers.Ha contratto il virus dopo la mia nascita a seguito di una trasfusione di sangue infetto e dopo circa 8 anni ha partorito mia sorella che non è affetta dal virus nè tantomeno lo è mio padre.Premetto che qui in casa siamo sempre stati attenti (specialmente io che sono un pò più fobico rispetto ai miei familiari) con lamette,spazzolini,asciugamano intimi,forbicine per le unghie ed addirittura anche con posate e bicchieri.
Vi scrivo perchè ho effettuato su di lei un'iniezione senza guanti in lattice e quando ho rimosso la siringa è uscita una goccia di sangue nonostante abbia fatto
una buona iniezione.La mia grande preoccupazione è che,seppur non avendo taglietti o crosticine sulle mani (ho solo le unghie corte perchè le mangio)
e non avendo toccato direttamente il sangue in quanto ho tamponato con l'ovatta imbevuta di alcool etilico la zona in cui ho fatto l'iniezione,ci sia la probabilità di un eventuale contagio.In realtà ho toccato solo il batuffolo per metà dalla parte dove ho tamponato la zona della puntura e per metà dalla parte pulita.Successivamente (qualche minuto dopo forse anche meno) mi sono disinfettato le dita con ovatta pulita e alcool etilico.
Tra l'altro aggiungo che non mi sono punto con la siringa nè credo di aver sfiorato o toccato l'ago con le mani.
Ad ogni modo vi pongo le seguenti domande:
1)Ci sono delle remote probabilità che mi sia contagiato?
2) E' il caso che effettuo un esame anti-HCV ?
3) Quanto tempo intercorre fra il contagio da HCV e un risultato positivo del test anti-HCV?
4) A prescindere da questo specifico episodio dovrei comunque effettuarlo il test visto che in casa c'è sempre mia madre con questo problema?
5) Mia sorella che è nata dopo che mia madre ha contratto il virus è un individuo a rischio e dunque potrebbe aver generato gli anticorpi del virus ?

Vi ringrazio per la vostra disponibilità e mi scuso per il numero forse poco ragionevole di domande ma sono abbastanza preoccupato.

Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
1) Direi proprio di nò

2) non è necessario, viste le modalità del fatto

3) il periodo può arrivare fino a sei mesi

4) se non l'ha mai fatto sì , ma soltanto perchè in famiglia c'è una persona con epatite C

5) se non ha il virus non può avere anticorpi

Un saluto

A. Baraldi

[#2]
Utente
Utente
Gentili Dottori,
Vi ringranzio per le vostre risposte.
Quest'oggi sono stato dal mio medico curante il quale mi ha detto che l'ASL non gli consente di prescrivermi il test Anti-HCV se non si è accertata dapprima della positività di mia madre.Infatti ha prescritto solo per lei i seguenti esami:
P.V. - GOT
GPT
Gamma GT
Fosfatasi Alcalina
Epatomegalia
Elettroforesi proteica
Emocromo con formula
Anti-HCV
HBsAG
Quindi se ho capito bene la procedura prevede che bisogna accertarsi (riaccertarsi in questo caso) della positività all'Anti-HCV e poi effettuare l'RNA.Quest'ultimo se sarà negativo allora non sarà necessario sottoporre me e i restanti componenti della famiglia al test anti-HCV.Al contrario invece se l'esito dovesse essere positivo.
Personalmente mi sembra un pò inutile come cosa quella di far rifare i markers a mia madre perchè l'esito lo conosciamo già e senz'altro sarà positivo.
Lei ha contratto il virus nell'86 in seguito ad una trasfusione nelle ore successive al mio parto.Solo che lo scoprì soltanto alcuni anni dopo con delle semplici analisi del sangue nelle quali si riscontravano dei valori alterati nelle transaminasi.Infatti proprio per questo nel '92 consultò un epatologo il quale le disse che lei avrebbe conservato ( a vita ovviamente) solo gli anticorpi del virus ma che l'esame HCV-'RNA aveva avuto esito negativo perchè era guarita spontaneamente.
Ciò significa che nei primi anni in cui lei non era a conoscenza del problema c'è il rischio che sia stato contagiato anche io.In sintesi il problema non è dal '92 in poi ma è prima.Per questo ho colto con molto scetticismo questa procedura (tra l'altro dell'ASL).Per i motivi che ho menzionato,potrebbe essere che io risulti positivo agli anti-HCV (contratti in quei primi anni 1986-1991) nonostante mia madre nel '92 all'esame HCV-RNA è risultata negativa ?
Vi ringrazio.
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Il problema si può porre alla nascita laddove ci può essere commistione di sangue della madre e del figlio ma non è il suo caso perchè sua mamma ha contratto l'infezione con la successiva trasfusione . In conclusione credo, vista la situazione, che le possibilità che lei sia positivo sono minime