Effetti collaterali radioiodio
Mia sorella è stata sottoposta giorno 13 feb. a radioiodio in assunzione orale per esito carcinoma papillare tiroideo. A parte i sintomi immediati (calore al viso, gonfiore ed epistassi) si è verificata due giorni dopo una pseudo-mestruazione abbondante che a tutt'oggi continua (in menopausa da circa due anni e mezzo). Piastrine diminuite e senso di astenia generale. Possono esserci correlazioni oppure è un caso a sè? Desidererei una risposta urgente, visto che siamo molto distanti dal centro dove lei ha fatto l'intervento e la successiva terapia e occorrerebbe un giorno di viaggio: Grazie molto, G.M
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Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma 10- Gorgonzola (Mi)
Tel. +39-02-95302424 / 333-3164013
Fax +39-0363-596670
Gentile Utente 1868,
la terapia con I131 è la più efficace nel trattamento dei tumori differenziati della tiroide, come è quello per cui è stata operata sua sorella.
La terapia di questi carcinomi è la tiroidectomia TOTALE, poiché un approccio conservativo è scosigliabile per il residuo di tessuto tiroideo normale che:
1-impedisce la visualizzazione scintigrafica di eventuali metastasi a causa dell'avidità iodofissante del tessuto normale, rispetto all'eventuale patologico;
2-impedisce il dosaggio della Tireoglobulina (come marker tumorale) in quanto prodotta normalmente dalla tiroide;
Il follow-up del paziente risulta di seguito semplice, con prognosi "quoad vitam" e "quoad valetudinem" assolutamente favorevoli, in quanto la maneggevolezza del radioiodio, in mani di medici competenti specialisti, è estrema:
a-sono infondati i timori di effetti radiobiologici collaterali;
b-l'azione lesiva delle radiazioni si esplica solo e solamente contro le cellule tiroidee;
c-l'effetto "fondo" è intangibile e non in grado di esplicare manifestazioni, come quelle da lei denunciate.
La possibilità di avere fenomeni collaterali è paragonabile ad una patologia tiroidea in grado di dare fenomeni di tireotossicosi, ma con un peso di almeno 3 Kgr; non siamo in queste condizioni ed inoltre l'effettiva emivita del radioiodio è più breve.
Siate pertanto tranquille, lei e sua sorella, e spero di essere stato chiaro.
Vogliate gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
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Gentile Utente 1868,
la terapia con I131 è la più efficace nel trattamento dei tumori differenziati della tiroide, come è quello per cui è stata operata sua sorella.
La terapia di questi carcinomi è la tiroidectomia TOTALE, poiché un approccio conservativo è scosigliabile per il residuo di tessuto tiroideo normale che:
1-impedisce la visualizzazione scintigrafica di eventuali metastasi a causa dell'avidità iodofissante del tessuto normale, rispetto all'eventuale patologico;
2-impedisce il dosaggio della Tireoglobulina (come marker tumorale) in quanto prodotta normalmente dalla tiroide;
Il follow-up del paziente risulta di seguito semplice, con prognosi "quoad vitam" e "quoad valetudinem" assolutamente favorevoli, in quanto la maneggevolezza del radioiodio, in mani di medici competenti specialisti, è estrema:
a-sono infondati i timori di effetti radiobiologici collaterali;
b-l'azione lesiva delle radiazioni si esplica solo e solamente contro le cellule tiroidee;
c-l'effetto "fondo" è intangibile e non in grado di esplicare manifestazioni, come quelle da lei denunciate.
La possibilità di avere fenomeni collaterali è paragonabile ad una patologia tiroidea in grado di dare fenomeni di tireotossicosi, ma con un peso di almeno 3 Kgr; non siamo in queste condizioni ed inoltre l'effettiva emivita del radioiodio è più breve.
Siate pertanto tranquille, lei e sua sorella, e spero di essere stato chiaro.
Vogliate gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.8k visite dal 17/02/2004.
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