Tiroidite autoimmune
Gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni e da dicembre ho scoperto di avere la tiroidite di Hashimoto. Premetto che già 6 anni fa circa, da delle analisi di routine, emerse che c'erano dei problemi con i valori ormonali TSH FT3 e FT4 che erano quasi al limite e il mio medico mi disse di rifare le analisi dopo sei mesi, ma io non le ho più fatte. All'inizio dell'anno 2014 le persone intorno a me hanno iniziato a notare che avevo il collo un po' gonfio e hanno cominciato a insistere sul fatto che mi controllassi, così a dicembre ho fatto le analisi e i risultati sono i seguenti:
TSH: 4,260 (limite 0,400 - 4.00 uUI/mL)
FT3: 3,9 (limite 1,8 - 4,2 pg/mL)
FT4: 18,7 (limite 8,9 - 17,6 pg/mL)
il mio medico di base mi ha detto allora di fare un'ecografia, ecco il referto:
Tiroide in sede, di dimensioni nei limiti, margini lievemente ondulati.
Lobo DX: DAP 17 mm - DT 18 mm
Lobo SN: DAP 16 mm - DT 18 mm
L'ecostruttura appare disomogenea, meno ecogena della norma, di tipo parvinodulare, con aumento della componente fibrotica, (quadro compatibile con esiti di processo tiroiditico cronico).
Trachea in asse.
Presenza di sub-centimetrici linfonodi, di aspetto reattivo, a sede laterocervicale bilaterale.
Il medico mi ha detto che sicuramente ho una tiroidite di Hashimoto e mi ha detto di fare le analisi per gli anticorpi, a cui sono risultata positiva:
ANTIC. ANTITIREOGLOBULINA: 1.106,0 (fino a 40 UI/mL)
ANTIC. ANTIPEROSSIDASI: 235,0 (fino a 35 uI/mL)
TIREOGLOBULINA: 1,3 (fino a 60 ng/mL)
Sono andata quindi da un endocrinologo che mi ha detto di prendere un integratore al selenio e di tornare da lui a inizio febbraio con delle nuove analisi. Eccole:
TSH: 4,460 (limite 0,400 - 4.00 uUI/mL)
FT3: 4,7 (limite 1,8 - 4,2 pg/mL)
FT4: 19,4 (limite 8,9 - 17,6 pg/mL)
Il mio endocrinologo non mi è parso preoccupato da questo aumento, mi ha detto di continuare a prendere il selenio e di rivederci ad aprile. Vorrei quindi chiedervi se è normale che i valori ormonali siano tutti e tre sopra la norma (ho letto che in genere se il TSH è alto gli ormoni tiroidei sono bassi e viceversa), e se non c'è da preoccuparsi che i valori continuino ad aumentare. Ho letto di patologie in cui tutti e tre questi ormoni sono elevati: sindrome da resistenza agli ormoni tiroidei e adenoma ipofisario TSH secernente. So che sono patologie molto rare, ma volevo sapere se possono coesistere con la tiroidite di Hashimoto oppure una esclude l'altra, e nel caso, da queste analisi è possibile già escluderle oppure sono possibili?
Grazie in anticipo per la gentile risposta.
sono una ragazza di 22 anni e da dicembre ho scoperto di avere la tiroidite di Hashimoto. Premetto che già 6 anni fa circa, da delle analisi di routine, emerse che c'erano dei problemi con i valori ormonali TSH FT3 e FT4 che erano quasi al limite e il mio medico mi disse di rifare le analisi dopo sei mesi, ma io non le ho più fatte. All'inizio dell'anno 2014 le persone intorno a me hanno iniziato a notare che avevo il collo un po' gonfio e hanno cominciato a insistere sul fatto che mi controllassi, così a dicembre ho fatto le analisi e i risultati sono i seguenti:
TSH: 4,260 (limite 0,400 - 4.00 uUI/mL)
FT3: 3,9 (limite 1,8 - 4,2 pg/mL)
FT4: 18,7 (limite 8,9 - 17,6 pg/mL)
il mio medico di base mi ha detto allora di fare un'ecografia, ecco il referto:
Tiroide in sede, di dimensioni nei limiti, margini lievemente ondulati.
Lobo DX: DAP 17 mm - DT 18 mm
Lobo SN: DAP 16 mm - DT 18 mm
L'ecostruttura appare disomogenea, meno ecogena della norma, di tipo parvinodulare, con aumento della componente fibrotica, (quadro compatibile con esiti di processo tiroiditico cronico).
Trachea in asse.
Presenza di sub-centimetrici linfonodi, di aspetto reattivo, a sede laterocervicale bilaterale.
Il medico mi ha detto che sicuramente ho una tiroidite di Hashimoto e mi ha detto di fare le analisi per gli anticorpi, a cui sono risultata positiva:
ANTIC. ANTITIREOGLOBULINA: 1.106,0 (fino a 40 UI/mL)
ANTIC. ANTIPEROSSIDASI: 235,0 (fino a 35 uI/mL)
TIREOGLOBULINA: 1,3 (fino a 60 ng/mL)
Sono andata quindi da un endocrinologo che mi ha detto di prendere un integratore al selenio e di tornare da lui a inizio febbraio con delle nuove analisi. Eccole:
TSH: 4,460 (limite 0,400 - 4.00 uUI/mL)
FT3: 4,7 (limite 1,8 - 4,2 pg/mL)
FT4: 19,4 (limite 8,9 - 17,6 pg/mL)
Il mio endocrinologo non mi è parso preoccupato da questo aumento, mi ha detto di continuare a prendere il selenio e di rivederci ad aprile. Vorrei quindi chiedervi se è normale che i valori ormonali siano tutti e tre sopra la norma (ho letto che in genere se il TSH è alto gli ormoni tiroidei sono bassi e viceversa), e se non c'è da preoccuparsi che i valori continuino ad aumentare. Ho letto di patologie in cui tutti e tre questi ormoni sono elevati: sindrome da resistenza agli ormoni tiroidei e adenoma ipofisario TSH secernente. So che sono patologie molto rare, ma volevo sapere se possono coesistere con la tiroidite di Hashimoto oppure una esclude l'altra, e nel caso, da queste analisi è possibile già escluderle oppure sono possibili?
Grazie in anticipo per la gentile risposta.
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
lei ha in atto ancora l'attacco immunitario della tiroide che provoca distruzione del parenchima funzionante e evoluzione fibrotica.
Quando il processo si sarà spento e la ghiandola sarà completamente fibrotica noterà un progressivo calo della FT4 a fronte di un aumento del TSH a valori più o meno elevati.
Il suo TSH non risulta soppresso verosimilmente perchè Ella è ancora compensata avendo del parenchima funzionale residuo che lavora sotto la "frusta" del TSH, che va già aumentando.
E' tutto spiegabile, compresa l'integrazione di Selenio per la quale tuttavia non vi sono evidenze da grossi trials clinici controllati che rallenti o blocchi l'evoluzione del processo autoimmune.
Nè tantomeno vi sono prove scientifiche che la carenza sia la causa dell'aumento delle tiroiditi linfocitarie.
Ma dopo tutto male non fa e in Medicina il motto ippocratico "primum non nocère" è sempre valido.....
Cordialità.
lei ha in atto ancora l'attacco immunitario della tiroide che provoca distruzione del parenchima funzionante e evoluzione fibrotica.
Quando il processo si sarà spento e la ghiandola sarà completamente fibrotica noterà un progressivo calo della FT4 a fronte di un aumento del TSH a valori più o meno elevati.
Il suo TSH non risulta soppresso verosimilmente perchè Ella è ancora compensata avendo del parenchima funzionale residuo che lavora sotto la "frusta" del TSH, che va già aumentando.
E' tutto spiegabile, compresa l'integrazione di Selenio per la quale tuttavia non vi sono evidenze da grossi trials clinici controllati che rallenti o blocchi l'evoluzione del processo autoimmune.
Nè tantomeno vi sono prove scientifiche che la carenza sia la causa dell'aumento delle tiroiditi linfocitarie.
Ma dopo tutto male non fa e in Medicina il motto ippocratico "primum non nocère" è sempre valido.....
Cordialità.
[#2]
Utente
Grazie per la sua gentile risposta, è stato molto chiaro! Quindi per adesso non c'è nient'altro che dovrei prendere, nonostante tutto va bene continuare con il selenio? Il mio medico di base dice che secondo lui dovrei prendere l'eutirox, ma non so, l'endocrinologo non me ne ha proprio parlato!
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Sig.ra,
assumere l'Eutirox in questa fase, in cui è ancora perfettamente compensata, non ha alcun senso.
Era una vecchia metodica quella di somministare ormoni tiroidei nella tiroidite linfocitaria con il fine di metterla in "riposo funzionale" sicchè le sue cellule esprimessero meno antigene e il processo autoimmune fosse meno aggressivo.
Si è rilevato da studi clinici che tale strategia è del tutto inutie; nel suo caso sarebbe dannosa perchè lei non è affato ipotiroidea e quindi potrebbe essere molto sensibile anche a dosi molto basse di Eutirox.
Stesso discorso vale per i cortisonici la cui validità terapeutica nella titoidite linfocitaria è praticamente nulla.
Sul selenio le ho già detto.
Il comportamento corretto è quello di una vigile controllo per intervenire con integrazione ormonale appena il TSH salirà oltre 7 e/o i valori dei suoi ormani tiroidei cominceranno a configurare un quadro di ipotiroidismo.
Buona giornata.
assumere l'Eutirox in questa fase, in cui è ancora perfettamente compensata, non ha alcun senso.
Era una vecchia metodica quella di somministare ormoni tiroidei nella tiroidite linfocitaria con il fine di metterla in "riposo funzionale" sicchè le sue cellule esprimessero meno antigene e il processo autoimmune fosse meno aggressivo.
Si è rilevato da studi clinici che tale strategia è del tutto inutie; nel suo caso sarebbe dannosa perchè lei non è affato ipotiroidea e quindi potrebbe essere molto sensibile anche a dosi molto basse di Eutirox.
Stesso discorso vale per i cortisonici la cui validità terapeutica nella titoidite linfocitaria è praticamente nulla.
Sul selenio le ho già detto.
Il comportamento corretto è quello di una vigile controllo per intervenire con integrazione ormonale appena il TSH salirà oltre 7 e/o i valori dei suoi ormani tiroidei cominceranno a configurare un quadro di ipotiroidismo.
Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 09/02/2015.
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