Metadone e alcol
Salve,sono in cura presso una struttura privata e assumo 90mg di metadone al giorno,tutti i giorni da ormai 3 mesi.Vorrei sapere cosa comporta l'assunzione contemporanea di metadone e alcol,non riesco a capire se l'alcol diminuisce gli effetti del metadone o avviene il contrario,sono coscente del fatto che l'uso contemporaneo delle due sostanze è sconsigliato ma visto che nn posso far a meno di bere qualke bicchiere ogni tanto vorrei sapere gli effetti e le conseguenze,cordiali saluti e spero di ricevere risposta al piu presto grazie.
[#1]
Gentile utente,
l'alcool, al momento di assunzione, può incrementare gli effetti sedativi del metadone, perche' entrambi hanno effetti sedativi; entrambi competono inoltre per le vie di eliminazione epatiche (del fegato), e ciò può portare all'incremento delle concentrazioni di entrambi.
Dall'altra parte, alcool può avere anche un effetto disinibente (ciò dipende dalla dose, dalla tolleranza sviluppata, dall'organismo individuale e dalla predisposizione personale), contrastando effetti sedativi del metadoone, potenziando i suoi effetti rilassanti.
Assunto d'abitudine, l'alcool col tempo accelera le vie metaboliche epatiche, accelerando anche l'eliminazione del metadone, e riducendone l'effetto.
Assunto per più tempo, alcool danneggia il tessuto del fegato, rendendo più difficoltosa l'eliminazione della maggior parte dei farmaci e delle scorie naturali dell'organismo.
In ogni modo, in ognuno di questi casi, l'effetto del metadone è influenziato dall'alcool, e ciò può rendere più problematico il monitoraggio della terapia col metadone. Inoltre, l'uso di alcool può avere di per sé un carattere di dipendenza, esere, in altre parole, il "Disturbo di Dipendenza da Alcool", tanto più se una persona non ne' può fare a meno ogni tanto e se ha anche un'altra storia di dipendenza, ed è una condizione che non va banalizzata e che va assolutamente curata. E' scorretto curare solo una dipendenza (ad esempio, dagli oppiacei) e trascurare le altre dipendenze che una persona può avere, perche' hanno dei meccanismi in comune (inducono la sensazione di gratificazione a livello di alcune aree cerebrali, dalla quale è difficile svezzarsi).
Non posso essere d'accordo con il Suo presupposto: "... visto che nn posso far a meno di bere qualche bicchiere ogni tanto...", perche' significherebbe di dare per scontato che ha una malattia che non vuole curare...
Spero di esserLe stato utile; Buona sera!
l'alcool, al momento di assunzione, può incrementare gli effetti sedativi del metadone, perche' entrambi hanno effetti sedativi; entrambi competono inoltre per le vie di eliminazione epatiche (del fegato), e ciò può portare all'incremento delle concentrazioni di entrambi.
Dall'altra parte, alcool può avere anche un effetto disinibente (ciò dipende dalla dose, dalla tolleranza sviluppata, dall'organismo individuale e dalla predisposizione personale), contrastando effetti sedativi del metadoone, potenziando i suoi effetti rilassanti.
Assunto d'abitudine, l'alcool col tempo accelera le vie metaboliche epatiche, accelerando anche l'eliminazione del metadone, e riducendone l'effetto.
Assunto per più tempo, alcool danneggia il tessuto del fegato, rendendo più difficoltosa l'eliminazione della maggior parte dei farmaci e delle scorie naturali dell'organismo.
In ogni modo, in ognuno di questi casi, l'effetto del metadone è influenziato dall'alcool, e ciò può rendere più problematico il monitoraggio della terapia col metadone. Inoltre, l'uso di alcool può avere di per sé un carattere di dipendenza, esere, in altre parole, il "Disturbo di Dipendenza da Alcool", tanto più se una persona non ne' può fare a meno ogni tanto e se ha anche un'altra storia di dipendenza, ed è una condizione che non va banalizzata e che va assolutamente curata. E' scorretto curare solo una dipendenza (ad esempio, dagli oppiacei) e trascurare le altre dipendenze che una persona può avere, perche' hanno dei meccanismi in comune (inducono la sensazione di gratificazione a livello di alcune aree cerebrali, dalla quale è difficile svezzarsi).
Non posso essere d'accordo con il Suo presupposto: "... visto che nn posso far a meno di bere qualche bicchiere ogni tanto...", perche' significherebbe di dare per scontato che ha una malattia che non vuole curare...
Spero di esserLe stato utile; Buona sera!
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Gentile utente,
l'uso è sconsigliato per tutti i motivi detti dal collega. Mi permetto di aggiungere che questo aspetto dell'uso di alcol piuttosto spesso si insinua in situazioni terapeutiche per dipendenza da oppiacei, con il risultato che o subito, o nel tempo la persona sviluppa un rapporto non controllato con l'alcol, e perde il potenziale riabilitativo indotto e mantenuto dalla terapia metadonica.
Da tener presente che in persone tolleranti al metadone, specialmente a dosi medio-basse, l'effetto dell'alcol tende a produrre una situazione narcotica. C'è però da precisare che in realtà la dose per bocca di metadone non ha sempre un correlato preciso: persone che assumono 20 mg o 100 mg possono avere livelli simili per effetto metabolico, per cui le interazioni sono influenzate anche da questo. L'epatite C attiva ad esempio è un fattore che influenza questi parametri.
E' consigliabile che la sua situazione sia bene inquadrata presso un centro specializzato, in maniera da darLe indicazioni più precise.
l'uso è sconsigliato per tutti i motivi detti dal collega. Mi permetto di aggiungere che questo aspetto dell'uso di alcol piuttosto spesso si insinua in situazioni terapeutiche per dipendenza da oppiacei, con il risultato che o subito, o nel tempo la persona sviluppa un rapporto non controllato con l'alcol, e perde il potenziale riabilitativo indotto e mantenuto dalla terapia metadonica.
Da tener presente che in persone tolleranti al metadone, specialmente a dosi medio-basse, l'effetto dell'alcol tende a produrre una situazione narcotica. C'è però da precisare che in realtà la dose per bocca di metadone non ha sempre un correlato preciso: persone che assumono 20 mg o 100 mg possono avere livelli simili per effetto metabolico, per cui le interazioni sono influenzate anche da questo. L'epatite C attiva ad esempio è un fattore che influenza questi parametri.
E' consigliabile che la sua situazione sia bene inquadrata presso un centro specializzato, in maniera da darLe indicazioni più precise.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 26.3k visite dal 20/12/2010.
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