Abuso di psicofarmaci e autogestione

Gentili medici,

Vi scrivo per farVi un quadro completo della situazione. A seguito di un periodo di autogestione farmacologica in cui ho assunto laroxyl a dosi anche di 75 mg, entumin, carbolithium e comunque con una forte spinta pulsionale a comprare farmaci di questo genere e a informarmi su quale "facesse più al caso mio" Vi chiedevo se questo potesse inquadrarsi più che come un disturbo da discontrollo degli impulsi, che come un quadro di abuso di sostanze pur non essendo le sostanze quelle tipiche da cui si dipende, ma che comunque avevo spinta impulsiva a comprare anche per vie non proprio legali! Se la risposta in questo caso è si, si potrebbe pensare di instaurare una terapia contro questo disturbo da abuso di sostanze o discontrollo impulsivo che dir si voglia, che possa comprendere farmaci come il naltrexone o farmaci comunque simili oppure sarebbero del tutto inutili nel mio caso, non essendo la mia una dipendenza da sostanze da "manuale"? Al momento la terapia è una classica terapia antibipolare con Abilify alla dose massima 30mg, depakin 2000 mg e rivotril 6 mg che tuttavia ancora non riescono a correggere questo difetto di base, sento sempre questa spinta soprattutto nei momenti in cui sto peggio, l'umore è a terra ma al contempo la spinta per cercare di risollevarmi da questa situazione c'è ed è molto pressante. Vi ringrazio per il tempo dedicatomi.
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
gentile utente
i comportamenti impulsivi che riferisce sono tipici di un disturbo bipolare la cui terapia deve esssere assuolutamente personalizzata; le consiglio di rivolgersi allo specialista per le decisioni in merito alla terapia e evitare il fai da te

Tommaso Vannucchi

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Gentile dott. Vannucchi,

Visto che però la terapia mi provoca degli effetti collaterali non indifferenti o atrimenti il periodo di malattia che sto passando in cui mi sento molto agitato ma al contempo non riesco a far nulla per incanalare questa energia, perchè come detto il mio umore è a terra, sarebbe praticabile la cosiddetta "terapia del sonno", nel senso che preferirei dormire gran parte del tempo piuttosto che star così per la maggior parte del giorno? E' un ipotesi che eventualmente si può proporrre alla mia curante? La ringrazio in anticipo per l'attenzione
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.6k 389 1
la terapia deve mirare alla stabilizzazione dell'umore, ne parl icon la colega che la segue
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