Scompenso cirrosi epatica da hcv

Salve,
scrivo per spiegare la situazione di mio padre, età 49 anni ed e' affetto da hcv dal 1993, che si e tramutata in cirrosi epatica, ma da l 23 dicembre del 2010 e' stato ricoverato al policlinico Umberto primo, presso il reparto di malattie infettive per uno stato confusionale con valore di ammonio molto elevato e presenza di liquido ascitico che si estendeva fino a sopra l'ombelico. Grazie ad una forte terapia di lassativi e diuretici il liquido e' scomparso, e riesce finalmente ad uscire dal reparto il 13 gennaio, con terapia orale da mantenere a casa. Dopo due giorni papà si e' dovuto ricoverare di nuovo presso un reparto di medicina interna ripresentando lo stato confusionale con una bilirubina molto elevata, il liquido ascitico assente dimostrato dopo una paracentesi con esito negativo. E' stato sottoposto a prelievi ematici che evidenziano la bilirubina sempre molto alta e il sodio abbassato, cosi hanno deciso di sospendere i diuretici e integrare la terapia con degli antibiotici, perche nasce il sospetto di un infezione dei dotti biliari della colecisti, viene sottoposto a risonanza magnetica che evidenzia le pareti della colecisti un po' ingrossate che viene smentita dalla scoperta di presenza di trombosi della vena porta con eziologia sconosciuta, anche se e stata esclusa l’ipotesi del carcinoma da una risonanza. Tuttora presenta valori di albumina molto bassi, e deve sottoporsi a breve ad una gastroscopia per verificare l’eventuale presenza di varici. I valori attuali oltre alla albumina sono; sodio 120 e emoglobina 9. Per quanto riguarda lo stato generale non presenta un elevata quantità di liquido ascitico nella zona addominale ma localizzato solo nella zona circostante il trombo, inoltre presenta uno stato soporoso e delle piccole emorragie nella zona del canale anale dove e presente una rachide. In questo momento sta facendo tutte le pratiche per poter entrare nella lista, ma prima si devono ripristinare i valori.
Vorrei sapere se mi potreste dare il nominativo di qualche gastroenterologo o epatologo nel Lazio molto bravo che possa ricoverare mio padre affinché vengano ripristinati i valori cosi da poter essere inserito nella lista dei trapianti. Devo essere sincera la sensazione che ho rispetto alla professionalità dell’equipe che sta seguendo mio padre, e' di poca affidabilità e che lo stiano lasciando un po' andare.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Oreste Pascucci Geriatra 1.1k 39
Gentile utente,
data la giovane età di suo padre, occorrerebbe sicuramente una massima attenzione.Vi sono bravi epatologi nel Lazio,che lavorano nei vari ospedali, con molta professionalità.
Un ottimo centro, che conosco bene, è però fuori il Lazio e vanta una percentuale molto alta di pazienti curati per la patologia di suo padre. Il centro si trova a Torino ( Le Molinette) e chi se ne occupa è il Prof. Salizzoni. Capisco la lontananza e la difficoltà, ma il centro indicato è uno dei migliori in Europa.
Le invio cordiali saluti e rimango a sua disposizione.

Dr. Oreste Pascucci
orestepascucci@virgilio.it